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Superbonus 110 Recovery Fund Efficienza Energetica

Superbonus 110: basta la proroga fino al 2023?

Il Governo proroga il Superbonus 110%. Fatti, numeri e perplessità 

Superbonus 110% prorogato fino al 2023. L’impegno è scritto nell’introduzione della Nadef, la Nota di aggiornamento al Def appena approvata dal Consiglio dei ministri.

La notizia fa gioire il settore edilizio, ma affinché la misura sia efficace e si possano realmente centrare gli obiettivi per cui è nata, sostiene Aicarr, l’Associazione italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione, serve che venga resa strutturale e che il Governo guardi oltre il 2023.

Andiamo per gradi.

LA PROROGA DEL BONUS

Partiamo dalla proroga del Superbonus. “Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI e agli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi”, si legge nella Nadef.

IL SUPERBONUS 110%

La misura, introdotta nel 2020, in piena pandemia da Covid-19, eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. L’obiettivo, oltre che riqualificare il patrimoni edilizio italiano, decisamente vetusto, è quello di far ripartire l’economia.

CHI PUO’ USUFRUIRNE

Il Superbonus si applica agli interventi effettuati da: condomìni; persone fisiche; Istituti autonomi case popolari (Iacp) o altri enti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing” su immobili, di loro proprietà ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica; cooperative di abitazione a proprietà indivisa su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci; Onlus, associazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

GLI INTERVENTI

Il Superbonus spetta in caso di: interventi di isolamento termico sugli involucri; sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti; interventi antisismici; interventi di efficientamento energetico; installazione di impianti solari fotovoltaici; infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici; interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (16-bis, lettera e) del TUIR).

LA POSIZIONE DI AICARR

Per Aicarr la misura dovrebbe essere strutturale e prorogata oltre il 2023. “Bisogna estendere il Superbonus 110% oltre il 2023. Togliendo l’incentivazione rischiamo di fare un buco nell’acqua e perdere un’occasione unica per riqualificare il patrimonio edilizio e far ripartire l’economia”, sostiene Filippo Busato, Presidente dell’Associazione.

“Il nostro patrimonio edilizio – spiega Busato – è costituito da numerosi edifici costruiti prima degli anni ’80, eretti, soprattutto, tra i ’60 e i ’70. Si tratta di abitazioni e condomini che non sono stati costruiti rifacendosi ai criteri di efficienza. Grazie al Superbonus 110% possiamo ridurre il consumo energetico, agendo nella fetta più grossa degli edifici che oggi consumano tanto, specialmente nelle periferie urbane”

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