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Regno Unito Emissioni

Le aziende britanniche non stanno raggiungendo gli obiettivi sulle emissioni

Il governo del Regno Unito punta ad una riduzione del 68% delle emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e, secondo un rapporto al parlamento del giugno scorso, a fine 2022 aveva raggiunto il 46%

La maggior parte delle aziende britanniche non sta fissando degli obiettivi per ridurre le proprie emissioni, mettendole in rotta di collisione con le normative climatiche sempre più rigide. È quanto è emerso dall’analisi di Bain & Co. e CDP pubblicata giovedì scorso. Secondo lo studio, circa il 64% delle emissioni aziendali in Gran Bretagna non è ancora coperto da obiettivi.

“È preoccupante che la maggior parte delle aziende britanniche debba ancora fissare e raggiungere gli obiettivi in linea con le riduzioni annuali delle emissioni necessarie per allinearsi ad un percorso di 1,5°C”, ha affermato Dexter Galvin, Chief Commercial and Partners Officer di CDP. “Soprattutto alla luce delle varie normative sulla divulgazione che sono state già implementate o che lo saranno in tutto il mondo e che avranno un impatto significativo sulle società del Regno Unito”.

LE REGOLE SULLA DIVULGAZIONE DELL’IMPRONTA DI CO2

Le grandi aziende del Regno Unito sono tenute a rivelare la loro impronta climatica dall’aprile 2022. Saranno anche interessate dalle nuove regole europee di rendicontazione sostenibile, che entreranno in vigore il prossimo anno, mentre una versione finale della normativa di divulgazione climatica proposta dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti è prevista entro la fine dell’anno.

Poiché le aziende britanniche non riescono a comunicare le proprie emissioni, ci sono anche dei segnali che i gestori di denaro sono in ritardo. I fondi pensione britannici, ad esempio, stanno “sottostimando drasticamente” il rischio climatico, secondo un rapporto separato di The Economics of Energy Innovation and System Transition, un progetto guidato dall’Università di Exeter.

GLI OBIETTIVI NET ZERO DEL REGNO UNITO

Il dithering aziendale potrebbe portare il Regno Unito a rimanere ancora più indietro nei suoi sforzi nazionali per raggiungere gli obiettivi net zero a breve termine. Il governo punta ad una riduzione del 68% delle emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e, secondo un rapporto al parlamento del giugno scorso, a fine 2022 aveva raggiunto il 46%.

I DATI SULLE EMISSIONI DELLE AZIENDE DEL REGNO UNITO

In media, le aziende britanniche hanno ridotto le emissioni dell’8% da quando hanno iniziato a riferirle attraverso CDP. Secondo lo studio, le aziende del Nord America e dell’Europa sono ancora più indietro, con appena il 4% di riduzione. L’analisi Bain-CDP si è basata sui dati di circa 1.450 società con sede nel Regno Unito e, secondo il rapporto, se fossero state incluse più società i risultati probabilmente sarebbero stati peggiori.

I dati mostrano che le aziende che fanno di più per decarbonizzare possono generare un valore finanziario significativo, diventando più efficienti in termini di risorse o sviluppando nuovi prodotti a basse emissioni e accedendo a nuovi mercati. “Le aziende che collegano la decarbonizzazione alla creazione di valore hanno obiettivi sostenuti da solidi piani di transizione, e includere questi fattori nel loro modello operativo può generare un valore aggiunto significativo”, ha affermato Katherine Kajzer-Hughes, partner nel settore sostenibilità di Bain.

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