Il Ministro Calenda ha firmato un decreto che permetterà a diverse aziende energivore di avere agevolazioni per la riduzione della bolletta elettrica: favorirà il Made In Italy
Il Ministro Carlo Calenda ha firmato il 21 dicembre il decreto che dal 1 gennaio consentirà a oltre 3.000 imprese manifatturiere potranno usufruire delle nuove agevolazioni per la riduzione della bolletta energetica.
Una nota spiega che il decreto ha ricevuto pareri le osservazioni da parte delle Commissioni parlamentari e dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, la stessa che, nell’ambito delle proprie competenze e in coordinamento con il decreto, renderà contestualmente operativa la nuova struttura tariffaria degli oneri di sistema per i clienti non domestici, necessaria per adeguarsi alle regole europee. Stando a quanto riportato sulla nota il provvedimento è “frutto di un complesso lavoro di confronto con la Commissione europea durato 3 anni” e “consente di ridurre il differenziale di prezzo dell’energia elettrica pagato dalle imprese più esposte alla concorrenza estera, introducendo anche in Italia le nuove misure rese possibili dall’Europa: si potrà così ottenere un progressivo allineamento dei costi per la fornitura di energia elettrica delle imprese italiane ai livelli degli altri competitor europei”.
Le oltre 3.000 imprese che potranno accedere ai nuovi benefici, complessivamente un miliardo e 700 milioni di euro – spiega ancora il Mise – sono una parte fondamentale della manifattura italiana, dal settore alimentare alla filiera di produzione dei materiali di base con oltre 400 mila addetti diretti, 36 miliardi di euro di valore aggiunto, circa 130 miliardi di euro di fatturato e non solo: in termini occupazionali, è prevista una scossa in aumento che interesserà fino a un milione e 200mila posti di lavoro, così come per il valore aggiunto e il fatturato.
Il beneficio prodotto sarà calcolato utilizzando parametri di consumo basati su standard di efficienza energetica, spingendo le imprese energivore a un ulteriore passo avanti in tal senso. Questa riduzione del costo dell’energia a favore delle imprese energivore, insieme al sostegno all’innovazione attivato con il piano Industria 4.0, costituiscono la base per un recupero di competitività del Made in Italy e di tutti i settori industriali, per rilanciare la crescita, contrastando il rischio di delocalizzazioni.
Giovanni Malaspina