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rigassificatore di Vado

Rigassificatore Vado, Toti: opera rischiosa? Vero pericolo è non avere il gas

Giovanni Toti, presidente Regione Liguria, ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24, affronta la questione relativa al rigassificatore di Vado, alzando il tiro della rivendicazione del progetto

Continua la querelle sul futuro del rigassificatore di Vado e continuano le proteste del fronte del ‘no’, che dopo i 16mila in protesta in spiaggia di domenica scorsa, ha ripreso a muoversi sia in campo politico che amministrativo. Giovanni Toti, presidente Regione Liguria, a tal proposito, è intervenuto ai microfoni di 24 Mattino, su Radio 24, rilanciando sul valore del progetto che, proprio a detta del presidente, è tutt’altro che pericoloso.

RIGASSIFICATORE DI VADO ARRIVERÀ DOPO LUNGO ITER

“Il rigassificatore di Vado non verrà posto lì con procedura d’emergenza, come è stato fatto prima… passerà. La valutazione di impatto ambientale è fatta dal ministero dell’ambiente, che è un ministero molto occhiuto su queste cose, anzi talvolta accusato quasi di “talebaneria” ambientale da gran parte del Paese. Poi ci sarà una conferenza dei servizi a cui partecipano 53 enti: dai vigili del fuoco, alle capitanerie di porto, alla autorità portuali, all’Asl, l’ARPA, l’Ispra, tutte le agenzie. Se qualcuno pensa che tutti questi enti di stato congiurino per mettere una bomba atomica davanti ai cittadini della Repubblica italiana, io temo ci sia un problema serio di fiducia nelle istituzioni”, ha detto Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24.

TOTI: IL VERO PERICOLO È L’ASSENZA DI GAS

“L’unico danno d’immagine lo stanno facendo coloro che descrivono quella nave (rigassificatrice, ndr) o pericolosa o oscena, quando in realtà ce n’è una di fronte a Livorno dove c’è l’arcipelago toscano che è una delle perle del nostro turismo da tanti anni e non ha dato alcun fastidio e ce n’è una accanto alle Cinque Terre, a Porto Venere, in una zona che è patrimonio dell’UNESCO. Il turismo in Liguria è cresciuto del 5% anche quest’estate nonostante il Mediterraneo sia complessivamente in calo, quindi in controtendenza. Io penso che sarebbe assai più pericolosa per gli operatori del turismo un’altra stagione come quella che abbiamo passato, quando gli alberghi chiudevano perché non riuscivano a pagare il costo del gas per riscaldare le loro camere, o i ristoranti chiudevano perché pagavano delle bollette dieci volte quelle dell’anno precedente”, ha detto il presidente della Regione Liguria, nel suo intervento.

CHI SONO I TERRAPIATTISTI?

“Paradossalmente c’è un progetto che è quello di Snam, che è l’ente attuatore incaricato dal governo di realizzare il piano, dopodiché se il ministero dell’ambiente non dovesse concedere la valutazione positiva di impatto ambientale, teoricamente non se ne farebbe niente. Se in conferenza dei servizi qualcuno riterrà che 4 km dalla costa siano tanti o pochi, o che ci siano da fare altre modifiche, chiaramente verranno fatte. Il progetto deve ancora passare il vaglio di sicurezza e di impatto ambientale, quando sarà passato avremo un progetto reale. Oggi stiamo parlando di un’ipotesi di progetto che deve ancora essere approvato dagli enti. Ho definito terrapiattisti soprattutto per quello che riguarda gli uomini dell’istituzione, perché rispetto le paure e le preoccupazioni del cittadino, ho molto meno rispetto per chi questa paura la stimola, la evoca e in qualche modo l’alimenta. Perché un uomo dell’istituzione che dice che un progetto del genere può essere pericoloso, quando sa perfettamente che ci saranno centinaia di devoti, funzionari dello stato che lo realizzeranno nel dettaglio, vuol dire avere una crisi di fiducia, o una strumentalità aldilà del bene e del male”, ha dichiarato il presidente della Regione Liguria, a 24 Mattino su Radio 24.

 

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