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Ue clima energia transizione

Perché il prezzo del carbonio nell’Unione europea raggiungerà la soglia dei 400 euro

L’obiettivo al 2040 determinerà la fornitura di quote di CO2 nell’ambito del sistema di scambio delle emissioni dell’Unione europea, che pone un limite alle emissioni di carbonio dei grandi emettitori industriali

Il nuovo commissario per il clima dell’Unione Europea, Wopke Hoekstra, ieri ha assunto degli impegni scritti per difendere il taglio del 90% delle emissioni nette di gas serra entro il 2040. Una mossa che, secondo gli analisti finanziari, porterà i prezzi del carbonio nell’Ue sopra la soglia dei 400 euro. Hoekstra ieri ha ottenuto il sostegno della Commissione Ambiente del Parlamento europeo ed è stato formalmente confermato nel suo nuovo ruolo dall’intera assemblea, durante la votazione in plenaria di oggi a Strasburgo.

L’IMPEGNO SUL CLIMA DEL NUOVO COMMISSARIO UE HOEKSTRA

Durante un’audizione al Parlamento, all’inizio di questa settimana, l’ex ministro degli Esteri olandese ha subìto pressioni da parte degli europarlamentari verdi e di sinistra affinché mostrasse il suo impegno nei confronti delle ambiziose politiche climatiche Ue, prendendo posizione sull’obiettivo climatico per il 2040, che dovrebbe essere presentato all’inizio del prossimo. anno. La sua risposta è stata inequivocabile: “difenderemo l’obiettivo minimo di una riduzione netta di almeno il 90% entro il 2040”, ha affermato Hoekstra in una dichiarazione scritta inviata agli eurodeputati.

 L’obiettivo al 2040 determinerà la fornitura di quote di CO2 nell’ambito del sistema di scambio delle emissioni dell’Unione europea, che pone un limite alle emissioni di carbonio dei grandi emettitori industriali. Secondo i ricercatori del London Stock Exchange Group (LSGE), un obiettivo del 90% per il 2040 farà salire i prezzi del carbonio Ue “oltre i 400 euro entro il 2040”.

I PREZZI DEL CARBONIO NELL’UNIONE EUROPEA

I prezzi del carbonio nell’EU ETS attualmente sono pari a 81 euro per tonnellata, dopo che nel febbraio scorso avevano raggiunto il picco di 100 euro/ton. Con l’attuale obiettivo di decarbonizzazione del -55% entro il 2030, si prevede che il prezzo del carbonio Ue salirà a 160 euro/ton entro la fine del decennio.

“L’obiettivo di decarbonizzazione dell’Unione europea del 90%, se raggiunto, vedrà una decarbonizzazione quasi completa nei settori energetico, manifatturiero, dei trasporti e delle costruzioni, creando un sistema di scambio di emissioni che probabilmente sarà molto diverso dall’ETS che abbiamo ora”, ha spiegato Paula VanLaningham, direttrice di LSEG Carbon Research. “È importante sottolineare che il prezzo di 400 euro/ton non rappresenta il costo della decarbonizzazione, ma il costo potenziale che dovranno affrontare le imprese che non riusciranno a decarbonizzarsi nello scenario del 90%”, ha aggiunto VanLaningham.

I NUOVI OBIETTIVI CLIMATICI DELL’UNIONE EUROPEA

La Commissione europea dovrebbe presentare il suo piano di obiettivi climatici per il 2040 nel primo trimestre del prossimo anno, una proposta che sarà sottoposta per approvazione agli Stati membri Ue e al Parlamento europeo, che avrà l’ultima parola.

Hoekstra ha detto che la proposta della Commissione per il 2040 sarà influenzata dal Comitato scientifico consultivo europeo sui cambiamenti climatici, che in un parere presentato a luglio ha sostenuto un intervallo obiettivo del 90-95%. “Faremo una valutazione d’impatto approfondita e analizzeremo diversi scenari, percorsi di riduzione, costi e benefici”, ha spiegato lunedì scorso Hoekstra agli eurodeputati durante la sua audizione parlamentare, affermando che il piano 2040 della Commissione sarà una decisione collegiale presa dai 27 commissari Ue. “Posso offrirvi il mio impegno chiaro: agirò in linea con le indicazioni del Consiglio. Utilizzerò tutti gli strumenti disponibili per consentire all’Ue di raggiungere l’obiettivo minimo raccomandato di riduzioni nette del 90% e lavorerò per portare avanti la nostra industria”, ha detto Hoekstra agli eurodeputati.

SEFCOVIC: NUOVO OBIETTIVO AL 2040 FORNIRÀ CHIAREZZA AD ATTORI ECOMICI E CITTADINI

L’obiettivo del 90% è stato sostenuto anche da Maros Sefcovic, il commissario Ue che fino ad oggi è stato il responsabile delle relazioni interistituzionali presso la Commissione europea e che ora è incaricato di supervisionare il coordinamento generale delle politiche verdi europee. “Il lavoro sulla valutazione d’impatto per un obiettivo climatico 2040 è già ben avviato”, ha affermato Sefcovic nelle risposte scritte agli eurodeputati, aggiungendo che “l’obiettivo 2040 e il corrispondente bilancio del carbonio stabiliranno una chiara traiettoria per il decennio tra 2030-2040, fornendo così chiarezza e prevedibilità per gli attori economici e per i cittadini”.

Alla domanda se le dichiarazioni dei due commissari designati fossero vincolanti per Bruxelles, un portavoce europeo ha risposto che le decisioni nell’esecutivo Ue vengono sempre prese “collegialmente” tra i 27 membri della Commissione, e che non può giudicare in anticipo il risultato. “Non sono uno o due membri a fissare questo obiettivo”, ha affermato Tim McPhie, portavoce della Commissione europea sul clima, aggiungendo che “penso che quello che vediamo sia un chiaro orientamento da parte dei due commissari su questo tema”. Il mercato Ue del carbonio quest’anno è stato rivisto, nel tentativo di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione europea per il 2030.

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