Il Gruppo FS ha investito nel 2023 14 mld di euro in infrastrutture stradali e ferroviarie. Gli investimenti continueranno nel solco del PNRR nei prossimi due anni, al fine di ridurre il divario territoriale tra nord e sud
Transizione verde ma anche transizione giusta. È stato questo il tema del convegno, organizzato dal Gruppo FS in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, nel corso del quale sono stati presentati i risultati contenuti del report “Just Transition e Trasporti” che, oltre a presentare il concetto di transizione giusta, passa in rassegna i potenziali impatti sociali, economici e demografici derivanti dalla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Presenti all’iniziativa, che si è tenuta nell’auditorium di Villa Patrizi presso la sede centrala del Gruppo FS, Lorenzo Radice, Responsabile Sostenibilità del Gruppo FS, Elisa Rinelli, Affari Istituzionali del Gruppo FS, Massimo Ciuffini, Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, il Prof. Gian Piero Joime, Università degli studi Guglielmo Marconi-coautore del Report e Fabrizio Dell’Orefice, Responsabile Affari Istituzionali del Gruppo FS.
GRUPPO FS: L’OBIETTIVO È AZZERARE LE EMISSIONI ENTRO IL 2040
Il report “Just Transition e Trasporti” è frutto dell’impegno del Gruppo FS verso la sostenibilità: generare benefici non solo per i territori, ma anche per le persone si traduce in azioni concrete per rendere sempre più Green ed equo il settore della mobilità. “Il 25-30% delle emissioni di C02 è dovuto ai trasporti, il 70% al trasporto su gomma. Il trasporto collettivo e condiviso contribuisce alla transizione energetica e sociale – ha detto Lorenzo Radice (Responsabile sostenibilità Ferrovie dello Stato) -. Obiettivo principale di Ferrovie dello Stato, nell’ambito della sostenibilità, è arrivare a emissioni zero nel 2040 e la riduzione del 50% delle emissioni entro il 2030. E questo impegno importante è stato preso all’interno del piano industriale”.
GRUPPO FS: ELETTRIFICAZIONE DELLA RETE, ENERGIE RINNOVABILI E AUTOPRODUZIONE ENERGETICA
Tali emissioni sono ridotte attraverso diverse attività, riportate all’interno del piano industriale. “L’ampliamento dell’elettrificazione della rete ferroviaria, che è già elettrificata per oltre il 70%, sarà elettrificata per ulteriori 2000 km – dice a EnergiaOltre Lorenzo Radice -. Questa elettrificazione consente di utilizzare energia da fonti rinnovabili. A questo aggiungiamo che utilizziamo sempre meno combustibili fossili per i nostri treni e i nostri autobus. E, infine, poi anche autoproduzione energia da fonti rinnovabile: arriveremo a produrre, a fine piano, il 40% dell’energia elettrica necessaria per far muovere i nostri autobus, i nostri treni e far funzionare i nostri uffici”.
RICICLARE E NON SPRECARE
Un altro tema centrale è l’attenzione all’economia circolare. “Ridurre le risorse naturali vergini da utilizzare, quindi preferire sempre più il riciclo e il riuso e ridurre i consumi idrici – aggiunge il Responsabile Sostenibilità del Gruppo FS -. Poi ci sono gli obiettivi di sostenibilità sociale che riguardano sia le comunità e i territori nei quali esistiamo, quindi una maggiore inclusione e accessibilità ai trasporti, sia le risorse umane che lavorano per il gruppo FS, oltre 90.000 persone, con progetti di inclusione e di miglioramento della diversity”.
NEL 2023 IL GRUPPO FS HA INVESTITO, IN INFRASTRUTTURE, RISORSE PER 14 MLD DI EURO
La sfida primaria della mobilità di domani è entrare in armonia con l’ambiente e il benessere di tutti. Integrare lo sviluppo con il rispetto dell’ambiente, nonché uno degli obiettivi del PNRR. “Il 2023, per il Gruppo FS, è stato un anno straordinario per gli investimenti nelle infrastrutture stradali e ferroviarie: 16,4 miliardi di euro, 14 relativi alle infrastrutture ferroviarie e stradali”, ha detto Elisa Rinelli, Affari Istituzionali del Gruppo FS. Gli investimenti in transizione energetica, però, oltre a ridurre l’inquinamento atmosferico, devono evitare di penalizzare le fasce più vulnerabili della popolazione. L’aumento della disponibilità di soluzioni di mobilità sostenibile e condivisa può, invece, migliorare l’accessibilità del territorio e contribuire a ridurre le disuguaglianze regionali.
GLI INVESTIMENTI DEL GRUPPO FS PER RIDURRE IL DIVARIO NORD-SUD
Gli investimenti continueranno anche nei prossimi anni e punteranno a ridurre anche il divario, tutt’ora presente, tra nord e sud. “Nei prossimi due anni, nel 2024, 2025 e 2026 continueremo a investire. L’impatto sarà evidente anche al Sud – ha detto Fabrizio dell’Orefice (Responsabile Affari Istituzionali Italia – Ferrovie dello Stato) -. La Napoli-Bari e la Salerno-Reggio Calabria sono opere che si inizieranno a vedere. Anche la parte del paese che è stato lungamente dimenticata vedrà opere che attende da lunghissimo tempo. Abbiamo creato nuovi agglomerati urbani con l’Alta Velocità, come Milano-Torino, Milano-Bologna, o Caserta-Roma. Su quest’ultima abbiamo 12mila abbonati, il numero più alto. Significa che ci sono persone che vivono in una città ma vivono in un’altra”.