La compagnia emiratina ha acquistato la quota del 10% di Galp nella concessione dell’Area 4 del progetto in Mozambico, in cui da anni è operativa anche Eni
La Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC) ha acquistato la quota del 10% di Galp nella concessione dell’Area 4 del progetto multimiliardario sul gas naturale nel bacino di Rovuma, in Mozambico. L’accordo, annunciato oggi da ADNOC, segue l’acquisizione di una partecipazione dell’11,7% nell’impianto di esportazione di GNL di Rio Grande di NextDecade in Texas, confermata lunedì scorso.
I PIANI DI ADNOC IN MOZAMBICO
ADNOC ha grandi ambizioni nel settore del gas e del GNL che, insieme alle energie rinnovabili e ai prodotti petrolchimici, considera dei pilastri per la futura crescita. La compagnia emiratina prevede di aumentare la capacità di GNL da 6 milioni di tonnellate all’anno (mtpa) a 15 mtpa. La domanda di gas naturale è aumentata vertiginosamente, mentre l’Europa si affrettava ad assicurarsi le forniture per sostituire il gas russo a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.
IL RUOLO DI GALP
Galp ha dichiarato che riceverà circa 650 milioni di dollari per le sue azioni e i prestiti degli azionisti, una volta completato l’accordo, previsto quest’anno. “Ulteriori pagamenti contingenti di 100 milioni di dollari e 400 milioni di dollari saranno pagabili con la decisione finale di investimento di Coral North e Rovuma LNG”, ha affermato Galp in una nota. Secondo i termini dell’accordo, ADNOC avrà accesso ad una quota della produzione di GNL dalla concessione, che avrà una capacità combinata di oltre 25 mtpa.
LA CONCESSIONE “AREA 4” NEL BACINO ROVUMA IN MOZAMBICO
La concessione dell’Area 4 comprende l’impianto operativo Coral South Floating LNG (FLNG), il previsto sviluppo del Coral North FLNG e gli impianti onshore di Rovuma LNG, che secondo Galp dovrebbero entrambi ricevere il via libera nel 2024/2025. Coral South ha una capacità produttiva di 3,5 mtpa, mentre Coral North dovrebbe aggiungere altri 3,5 mtpa. Si prevede che lo sviluppo onshore di Rovuma produrrà 18 mtpa.
L’investimento “integra gli sforzi di ADNOC per espandere il suo portafoglio di GNL a basse emissioni di carbonio, per soddisfare la crescente domanda di gas e sostenere la transizione energetica”, ha affermato la società. Il gigante petrolifero statale vede il gas come un combustibile di transizione verso le fonti energetiche rinnovabili.
ENI E IL PROGETTO CORAL SOUTH
Nel bacino Rovuma in Mozambico è attiva da anni anche Eni. Coral South – si legge sul sito della compagnia – è il progetto che valorizza il gas degli enormi giacimenti offshore del Mozambico trasformandolo in gas naturale liquefatto. Questo, trasportato via nave, può essere distribuito a livello globale. Al centro del progetto vi è l’unità galleggiante di liquefazione Coral Sul FLNG, un concentrato di tecnologia e sostenibilità.
Con il primo cargo di GNL partito dalla Coral Sul, il Mozambico è diventato un Paese produttore di energia, acquisendo la capacità di sostenere in autonomia il proprio percorso di sviluppo e di contribuire alla sicurezza degli approvvigionamenti. Frutto di una serie di nostri successi dell’esplorazione in un’area considerata di frontiera, Coral South è la dimostrazione delle grandi potenzialità del GNL.