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Sardegna

Sardegna, oltre mille emendamenti al provvedimento sulle aree idonee

Nei giorni scorsi avevano preso il via nelle commissioni Governo del territorio e Industria del Consiglio regionale sul provvedimento della Regione Sardegna

Sono poco meno di mille gli emendamenti presentati al Disegno di legge n. 45 (Misure urgenti per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile, e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi) della Regione Sardegna. Lo fa sapere il Consiglio Regionale della Sardegna ricordando che il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto ieri alle 19.

IL DDL APPROVATO IL 19 SETTEMBRE SCORSO

La Giunta regionale aveva approvato il disegno di legge il 19 settembre scorso, “prima Regione d’Italia a proporre una legge sulle aree idonee con circa 3 mesi di anticipo rispetto alla scadenza prevista dal Governo”, aveva la presidente della regione Alessandra Todde.

COSA PREVEDE IL DECRETO

Gli impianti in corso di autorizzazione, o che hanno già ottenuto un’autorizzazione ma non hanno iniziato i lavori, non potranno essere realizzati se l’area prevista nel progetto non è ritenuta idonea.

Il provvedimento garantisce la produzione e la vocazione agricola e la sostenibilità energetica della filiera agroalimentare, anche mediante integrazioni al reddito delle imprese agricole sarde, favorendo pratiche di autoconsumo aziendale. Inoltre, entro 120 giorni, la giunta dovrà approvare il disegno di legge che istituisce l’Agenzia regionale sarda dell’energia.

Come ulteriore garanzia contro la speculazione, si prevede l’obbligo per le imprese di presentare 2 polizze fideiussorie: una finalizzata a garantire la corretta realizzazione dell’impianto e ad evitar di lasciare cantieri incompiuti, e l’altra – dal valore doppio rispetto a quello dell’impianto – finalizzata a garantire la corretta dismissione di questo quando giunto a fine vita.

NEI GIORNI SCORSI AL VIA LE AUDIZIONI SUL PROVVEDIMENTO

Nei giorni scorsi avevano preso il via nelle commissioni Governo del territorio e Industria del Consiglio regionale, i lavori per l’approvazione del provvedimento con una lunga serie di audizioni, iniziata con gli assessori dell’Ambiente, Rosanna Laconi, degli Enti locali, Francesco Spanedda e dell’Industria Emanuele Cani, poi proseguita con i vari stakeholder, a partire dal coordinamento dei comitati territoriali anti speculazione e da quello che ha promosso la legge “Pratobello ’24”, e poi gli ambientalisti del Grig, Italia Nostra, Lipu, Wwf, l’Anci e le associazioni di categoria agricole e industriali.

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