Da una ricerca su giovani americani tra i 16 e i 25 anni è emerso che l’85% degli intervistati sono almeno moderatamente preoccupati, mentre circa il 58% sono “molto o estremamente preoccupati” per il cambiamento climatico e i suoi impatti
Il cambiamento climatico causato dall’uomo, secondo un nuovo studio, sta avendo degli effetti negativi estesi e significativi sulla salute mentale dei giovani in tutti gli Stati Uniti. Lo studio è uno dei più grandi fino ad oggi ad esaminare come i giovani stanno rispondendo ai cambiamenti climatici globali e alle azioni governative.
La ricerca rivela anche nuove intuizioni sugli effetti a livello mentale sugli adolescenti e sui giovani adulti di eventi meteorologici estremi che i cambiamenti climatici hanno provocato o peggiorato.
LO STUDIO LANCET SUL RAPPORTO TRA CAMBIAMENTO CLIMATICO E SALUTE MENTALE
Lo studio peer-reviewed, pubblicato giovedì scorso su The Lancet Planetary Health, fornisce l’ultima, e forse la più autorevole, analisi di ciò che gli autori chiamano “emozioni climatiche”, tra cui disperazione, paura, ansia e depressione, tra le altre.
I ricercatori hanno analizzato i risultati di un sondaggio online condotto, tra luglio e novembre 2023, su circa 16.000 giovani statunitensi di età compresa tra 16 e 25 anni. Dalla ricerca è emerso che una larga maggioranza – l’85% degli intervistati – sono almeno moderatamente preoccupati, con circa il 58% “molto o estremamente preoccupati” per il cambiamento climatico e i suoi impatti.
Un gruppo più piccolo, ma comunque considerevole, ha riferito che queste preoccupazioni stanno danneggiando la loro salute mentale; il 38% ha affermato che i propri sentimenti sul cambiamento climatico stavano interferendo con la loro vita quotidiana. Il sondaggio utilizzato include intervistati da ogni Stato, ed è risultato che gli intervistati che si identificano come democratici o indipendenti tendevano ad essere più preoccupati dei repubblicani.
LA TIPOLOGIA DEL SONDAGGIO E I RISULTATI
Il sondaggio utilizzato nello studio si basa su un campione non probabilistico, il che significa che i risultati non possono essere applicati direttamente alla popolazione complessiva degli Stati Uniti in senso statistico. Differisce dalla maggior parte dei sondaggi epidemiologici, ma può essere utilizzato per osservare le tendenze generali e può essere combinato con altre prove per rafforzare conclusioni particolari.
Gli intervistati che hanno segnalato l’esposizione a più tipi di eventi meteorologici estremi tendevano ad essere più angosciati per il cambiamento climatico e più favorevoli ad azioni per affrontare il problema. “I giovani desiderano azioni da parte di industrie, aziende e governi, incluso il governo degli Stati Uniti”, afferma lo studio. Gli intervistati erano anche più propensi ad avere dei piani per agire su questo problema, come votare per candidati che supportano la riduzione delle emissioni di gas serra, rispetto a chi è meno colpito da condizioni meteorologiche estreme.
GLI IMPATTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO SUL FUTURO DEI GIOVANI
La maggior parte degli intervistati totali, incluso il 37,9% degli intervistati repubblicani, ha affermato che il cambiamento climatico li renderebbe esitanti ad avere figli. Inoltre, la maggioranza di tutti gli intervistati, incluso il 57,8% dei repubblicani, ha affermato che la questione influerà il luogo in cui sceglieranno di vivere.
“Questo è un tipo di questione meno partigiana in questa generazione più giovane”, ha commentato l’autore principale dello studio, Eric Lewandowski della Grossman School of Medicine della NYU. Una percentuale maggiore di democratici (45,7%) rispetto ai repubblicani (33,7%) ha affermato che i sentimenti sul cambiamento climatico influenzano la loro vita quotidiana.
GLI ALTRI STUDI SUL RAPPORTO TRA CAMBIAMENTO CLIMATICO ED EMOZIONI
Altri studi hanno trovato prove di persone più giovani in diversi Paesi, tra cui gli Stati Uniti, che segnalano disagio per il cambiamento climatico. Un risultato interessante della ricerca, ha affermato Lewandowski, è che i giovani cercano di avere più conversazioni sul cambiamento climatico e di essere convalidati nelle loro preoccupazioni, piuttosto che essere respinti dalle generazioni più anziane.
“Parlare del pericolo quando c’è pericolo è utile”, ha detto lo studioso in un’intervista con Axios. “Pensiamo a queste emozioni climatiche come ad una normale reazione umana di fronte a una minaccia: queste statistiche confermano ciò che abbiamo visto nelle trincee”, ha affermato la coautrice dello studio Lise Van Susteren, psichiatra di Washington ed esperta degli impatti psicologici del cambiamento climatico, che ha aggiunto: “i giovani stanno lottando, e lo stanno facendo in modi che non avevamo mai visto prima”.
Susteren si augura che i risultati contribuiscano a portare ad “un punto di svolta sociale sul clima”. Lo studio è stato finanziato da Avaaz, un’organizzazione non-profit rivolta ai giovani che promuove azioni sul clima, sui diritti umani e su altre tematiche.