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Ecco come il gas russo potrebbe continuare a transitare attraverso l’Ucraina

La Commissione europea ha affermato che l’Unione europea è pronta a vivere senza il gas russo che sta ancora transitando in Ucraina (14 miliardi di metri cubi nel 2023) e che non farà pressione su Kiev affinché rinnovi l’accordo

Il 1° gennaio 2025 l’Accordo di transito – che ha fornito basi politiche, commerciali, tecniche e legali per il transito del gas russo attraverso l’Ucraina nel periodo 2020-2024, scadrà. Una volta che ciò accadrà – e se non verrà concordata alcuna estensione o accordo di transito alternativo – il transito di gas cesserà.

L’UCRAINA NON VUOLE RINNOVARE L’ACCORDO SUL GAS CON GAZPROM

Il governo ucraino ha ripetutamente dichiarato che non estenderà l’accordo a causa della sua riluttanza ad avere una relazione diretta con il governo russo e Gazprom finché continuerà il conflitto armato tra i due Paesi. La Commissione europea ha affermato che l’Unione europea “è pronta a vivere” senza il gas russo che sta ancora transitando in Ucraina (14 miliardi di metri cubi nel 2023) e che non farà pressione su Kiev affinché rinnovi l’accordo.

Il governo russo ha dichiarato che fornirà il gas per la consegna attraverso l’Ucraina se verrà messo in atto un quadro giuridico per il transito. Sebbene ad oggi non sia stato concordato alcun quadro normativo del genere (e né la Commissione Ue, né le dichiarazioni del governo ucraino lasciano presagire nulla di buono in merito), l’interruzione del transito non è comunque una conclusione scontata.

GLI SCENARI SUL TRANSITO POST 2024: STOP, PROSECUZIONE E RIAVVIO RITARDATO

Secondo un’analisi dell’Oxford Institute for Energy Studies, vi sono tre possibili scenari: “Stop”, “Continuazione” e “Riavvio ritardato”, ognuno dei quali potrebbe verificarsi una volta scaduto l’accordo di transito il 1° gennaio 2025:

– “Stop”: il transito del gas si fermerà e non riprenderà mai più, rendendo così necessaria la dismissione di gran parte della rete di trasmissione del gas ucraina e ponendo fine al ruolo dell’Ucraina come Paese di transito;

– “prosecuzione”: il transito continuerà ininterrottamente;

“Riavvio ritardato”: il transito si fermerà e riprenderà con un ritardo (che potrebbe durare mesi o anni).

LO SCENARIO “STOP” SUL GAS RUSSO IN UCRAINA

In uno scenario di “Stop”, il transito del gas si fermerà e non riprenderà nel prossimo futuro, rendendo così necessaria una significativa dismissione del sistema di trasmissione ucraino, ponendo fine al ruolo dell’Ucraina come paese di transito del gas. Questo scenario si verificherà se l’accordo di transito scade senza rinnovo o sostituzione con un altro accordo entro il 1° gennaio 2025.

Ciò avrebbe un impatto su diversi Paesi Ue che attualmente ricevono il loro gas tramite l’Ucraina (così come la Moldavia e la stessa Ucraina), costringendo i loro acquirenti di gas ad acquistare forniture alternative sul mercato spot e ad organizzare il trasporto fino ai confini nazionali.

LO SCENARIO “PROSECUZIONE”

In uno scenario di “Prosecuzione”, il transito continuerà senza interruzioni anche dopo il 31 dicembre 2024. Questo scenario si verificherà se l’accordo di transito verrà esteso (un’ipotesi ripetutamente esclusa dall’Ucraina) o sostituito da un altro accordo che consenta al transito di continuare, ma senza Gazprom come controparte di Naftogaz.

Ciò potrebbe essere realizzato all’interno di diversi quadri giuridici, negoziati (“Accordo di transito 2.0”) o regolamentati (“Modello CAM NC”). Se dovesse risultare impossibile estendere l’accordo di transito o concordare la sua sostituzione entro il 1° gennaio 2025, il transito si fermerà, ma riprenderà nel prossimo futuro, entro gli stessi quadri giuridici negoziati o regolamentati di uno scenario di “Prosecuzione”, una volta soddisfatte le condizioni predefinite, come la fine delle ostilità militari tra Russia e Ucraina (scenario di “Ripresa ritardata”), e a condizione che la logica commerciale continui a sussistere. Più a lungo durerà l’interruzione del transito del gas, una volta che quest’ultimo si sarà fermato, più difficile sarà concordare la sua ripresa.

LE CONDIZIONI CHE CONSENTIREBBERO LA PROSECUZIONE DEL TRANSITO DI GAS

Secondo l’Oxford Institute for Energy Studies, affinché il transito continuativo del gas post 2024 sia possibile, dovrebbero essere soddisfatte almeno le seguenti condizioni: il sostegno politico da parte degli Stati membri dell’Unione europea che sarebbero maggiormente colpiti dalla potenziale cessazione del transito (in particolare Slovacchia e Austria) per gli sforzi dei loro acquirenti di raggiungere un accordo sul transito continuo, che consenta loro di prenotare capacità nel sistema di trasmissione del gas ucraino al confine tra Ucraina e Russia; la mancanza di obiezioni, chiaramente comunicata dalla Commissione europea, affinché questi Stati membri e i loro acquirenti di gas lo facciano; e, soprattutto, la volontà dell’Ucraina di far transitare il gas russo come confermato dalla firma (o rinnovo) dell’accordo di interconnessione tecnica tra l’operatore del sistema di trasmissione ucraino (GTSOU) e Gazprom.

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