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I clienti vulnerabili potranno passare al servizio a Tutele graduali dell’energia elettrica

Dal 1° gennaio al 30 giugno 2025 i clienti vulnerabili potranno passare al servizio a Tutele Graduali dell’energia elettrica, che prevede delle tariffe più convenienti sia rispetto al mercato libero che alla Tutela della vulnerabilità

Il decreto Concorrenza approvato dal Senato alla fine del 2024 contiene un’importante novità per il settore energetico. Dall’inizio di gennaio – e fino al 30 giugno 2025 – i consumatori vulnerabili potranno passare al servizio a Tutele graduali dell’energia elettrica, che prevede delle tariffe più convenienti sia rispetto al mercato libero, sia rispetto alla Tutela della vulnerabilità.

La novità dovrebbe essere approvata oggi da Arera, che nelle prossime settimane comunicherà le modalità operative.

I CLIENTI VULNERABILI E IL BONUS SOCIALE

Nella categoria dei vulnerabili, ai quali Arera garantisce una protezione in più, rientrano 11,5 milioni di utenti. Sono considerati vulnerabili tutti gli over 75; chi percepisce il bonus sociale per condizioni economiche svantaggiate; chi versa in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni); i soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92; chi ha un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi.

Dal luglio 2024 per la maggioranza dei consumatori è terminata la maggior tutela, che prevedeva delle tariffe stabilite ogni tre mesi direttamente dall’Arera. Gli unici a restare in questo regime – che da luglio ha cambiato nome – sono proprio i vulnerabili, che ora potranno scegliere se passare al mercato libero oppure andare (o rientrare) nel mercato tutelato.

IL SERVIZIO A TUTELE GRADUALI

Per i vulnerabili, quindi, finora il regime delle Tutele Graduali era sempre stato precluso, mentre vi sono confluiti tutti i clienti non vulnerabili che, al luglio 2024, erano ancora in tutela e non avevano scelto nessun operatore del mercato libero.

Il Servizio a Tutele Graduali si è rivelato molto conveniente, consentendo circa 130 euro l’anno di risparmio rispetto alla tutela della vulnerabilità. Le Tutele graduali, infatti, sono state assegnate solo ad un esiguo numero di operatori che, per guadagnarsi questo diritto, hanno vinto un’asta al ribasso.

IL PASSAGGIO DAL MERCATO LIBERO ALLE TUTELE GRADUALI

Ecco spiegato il motivo per cui, nei mesi precedenti la fine della tutela, moltissimi consumatori non vulnerabili nel mercato libero si sono affrettati a tornare in tutela, per finire poi nel Servizio a Tutele Graduali a luglio e godere degli sconti. Una situazione che, per i clienti vulnerabili, costituiva una beffa: se, infatti, sulla carta erano i più protetti, in realtà pagavano le bollette più alte di tutti gli altri.

Ora però, grazie al via libera all’emendamento al Ddl concorrenza del presidente della Commissione Attività Produttive alla Camera, Alberto Luigi Gusmeroli, è arrivato l’importante correttivo. “Si rendono possibili dei significativi risparmi in bolletta per milioni di consumatori vulnerabili” ha spiegato Gusmeroli, che ha aggiunto: “anche le utenze vulnerabili che si trovano nel mercato libero dell’energia o nel mercato tutelato potranno richiedere di confluire nel sistema a tutele graduali, al momento il più vantaggioso dal punto di vista economico”.

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