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Formazione dei manager e sostenibilità: il nuovo Protocollo di Confindustria Energia e Federmanager

Puntare sulla formazione dei nuovi manager e sulla sostenibilità per vincere le sfide del futuro. Ecco cosa prevede il Protocollo di Confindustria Energia e Federmanager

Formare i futuri manager della transizione sostenibile, valorizzare gli investimenti in innovazione e le competenze. Sono gli obiettivi principali dell’accordo firmato da Guido Brusco, Presidente di Confindustria Energia, e Valter Quercioli, Presidente di Federmanager, in occasione dell’evento “Ravenna: Italian Energy Capital – Industrial District Past and Future”, nella cornice di OMC Med Energy 2025”. Tutti i dettagli.

COSA PREVEDE L’ACCORDO

Confindustria Energia e Federmanager collaboreranno per promuovere iniziative nel campo della formazione e della sostenibilità. L’accordo si fonda sulla centralità di manager, esperti e figure junior delle aziende del settore energetico e del sistema industriale ed economico nazionale per creare un sistema sociale più integrato ed inclusivo. Il Protocollo mira a individuare iniziative e strumenti per sviluppare una cultura su temi connessi all’industria, all’ambiente e al lavoro condividendo il know how-delle due realtà.

“Per guidare la trasformazione del settore energetico e industriale verso la decarbonizzazione dei modelli di produzione, non abbiamo bisogno solo di tecnologie e normative, ma soprattutto di informazione e competenze. Abbiamo un forte bisogno di valorizzare le competenze del presente, di accrescere quelle del futuro e di sviluppare la cultura su temi dell’industria, dell’ambiente e del lavoro. Proprio con l’obiettivo di promuovere iniziative congiunte nel campo della formazione e della sostenibilità, come Confindustria Energia, siamo orgogliosi di firmare oggi, in questa cornice dell’OMC Med Energy, un nuovo protocollo di collaborazione con Federmanager. Mettendo a fattor comune conoscenze, competenze e capacità organizzative, questo accordo vuole rafforzare i profili di esperti e figure junior delle aziende del settore energetico e del sistema industriale ed economico nazionale, tramite specifici percorsi di formazione per Manager della Sostenibilità, della Transizione Energetica e dell’Innovazione. Inoltre, promuoveremo studi sulle politiche di sviluppo industriale, sulle tecnologie digitali emergenti e sull’evoluzione degli scenari energetici, al fine di contribuire ad un sistema sociale più integrato ed inclusivo, affrontare le nuove sfide e cogliere le opportunità nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile”, ha affermato Guido Brusco, Presidente di Confindustria Energia.

IL RUOLO DEL MANAGEMENT

I manager avranno un ruolo sempre più centrale nella transizione energetica e sostenibile, sottolinea Quercioli, presidente di Federmanager.

“La qualità e la proattività del management rivestono un ruolo centrale, infatti saranno a fianco delle istituzioni lungo tutta la filiera. Sono i manager a mettere a terra le strategie connesse alla transizione, ma serve un ripensamento dei modelli produttivi e organizzativi. Dobbiamo rinnovare le competenze, il manager deve essere un architetto del futuro: avere una visione strategica del cambiamento, sapere gestire il rischio e le incertezze, soppesare le ambiguità e complessità. Serve un grande piano di finanziamenti europeo. Non si può cambiare paradigma in decenni, al massimo due lustri. Serve una grande opera di reskilling di competenze manageriali e tecniche”, ha affermato Valter Quercioli, Presidente di Federmanager, nel corso della cerimonia di preapertura di OMC Med Energy 2025, intitolata “Ravenna: Italian Energy Capital – Industrial District Past and Future”.

“La firma di questo Protocollo tra le nostre Organizzazioni consolida l’impegno comune per una collaborazione sinergica sui principali temi che riguardano la transizione energetica. Vogliamo lavorare insieme allo sviluppo di una cultura manageriale e industriale che supporti le imprese nell’adozione di modelli organizzativi e produttivi capaci di rispondere alle sfide della sostenibilità. Anche alla luce dei nuovi scenari internazionali che si stanno configurando, come manager sentiamo il dovere di interpretare il cambiamento e offrire il nostro contributo di competenze e conoscenze per aiutare il sistema industriale italiano a imboccare la via della ripresa”, ha sottolineato Valter Quercioli, Presidente di Federmanager.

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