Skip to content
Iran

Gros (Bocconi): “Iran non chiuderà Stretto di Hormuz. Russia e Arabia guadagnano da guerra”

“Non penso che l’Iran chiuderà lo Stretto di Hormuz. Se il prezzo del petrolio sale, a livello economico la Russia ci guadagna due volte. L’Ue è impotente”. L’intervista di Daniel Gros (Bocconi) a La Stampa

Il timido tentativo di de-escalation placa momentaneamente i mercati, ma sullo sfondo rimane lo spettro della chiusura dello Stretto di Hormuz. Un’eventualità che preoccupa analisti, governi e mercati. Lo stesso ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ieri ha riunito alla Farnesina tutti gli ambasciatori dell’area per un appello affinché Hormuz resti aperto. “Non penso che l’Iran chiuderà gli stretti. Ma tutto dipende dai negoziati”, sottolinea Daniel Gros, direttore dell’Institute for European policymaking dell’Università Bocconi e consulente del Parlamento europeo, nell’intervista oggi in edicola su La Stampa. “Non credo a una fiammata duratura del prezzo del petrolio”, aggiunge l’economista, sottolineando però che “se il prezzo del petrolio sale, a livello economico la Russia ci guadagna due volte” e l’Arabia Saudita ringrazia. L’Ue deve uscire dal suo immobilismo e puntare sull'”autonomia energetica” diversificando le fonti e accelerando nella sostituzione delle energie fossili con le rinnovabili.

GROS: DIFFICILE IRAN CHIUDA LO STRETTO DI HORMUZ

La chiusura dello Stretto di Hormuz è l’ultima spiaggia dell’Iran, secondo Gros. Infatti, l’antica minaccia dei pasdaran sarebbe vuota, perché danneggerebbe in primis l’economia del Paese. Tuttavia, la diplomazia avrà un ruolo centrale in questa partita.

“L’Iran non chiuderà gli stretti. Non penso succederà, non potrebbe sopravvivere senza esportare petrolio, ne ha bisogno. Ma tutto dipende dai negoziati”, ha detto l’economista nell’intervista rilasciata a La Stampa.

CHE SUCCEDERA’ AI PREZZI

L’aumento dei prezzi dei giorni scorsi è un trend temporaneo, che si sgonfierà sempre più nei prossimi giorni. Il petrolio ha già iniziato la discesa, scendendo sotto i 70 dollari al barile. Un toccasana dopo gli aumenti di Wti e Brent del 7% dei giorni scorsi. Resta però da capire quanto durerà.

“Non credo a una fiammata duratura del prezzo del petrolio. L’abbiamo visto molte volte: le quotazioni salgono per le tensioni in Medio Oriente e dopo qualche giorno vanno giù. L’Iran è un esportatore marginale, tra l’altro verso la Cina”, ha sottolineato Gros.

GROS VEDE NERO PER L’UE

Il conflitto tra Iran e Israele ha conseguenze negative su tre fronti, secondo Gros.

“Innanzitutto sul piano economico, per i rialzi dell’oro nero. In secondo luogo in termini politici, perché questo conflitto mostra l’Europa impotente. Infine sul piano strategico perché rafforza la Russia. Al momento non mi aspetto un impatto significativo sull’inflazione, ma questo scenario indurrà la Banca centrale europea a essere più cauta”, ha detto l’economista.

Fino ad oggi l’Ue è stato il grande assente al tavolo delle trattative. Ma, in questo scenario, secondo Gros l’Unione Europea non ha altra scelta che puntare sull'”autonomia energetica” diversificando “le fonti. Per sostituire le energie fossili con quelle rinnovabili servono 25-30 anni, abbiamo fatto progressi ma siamo indietro”.

GUERRA IN IRAN, CHI SI FREGA LE MANI

L’aumento dei prezzi del petrolio sarebbe un assist per Putin, conferma Gros.

“Se il prezzo del petrolio sale, a livello economico la Russia ci guadagna due volte. Per Mosca, ogni rincaro del greggio è benvenuto, soprattutto dopo i cali recenti delle quotazioni, e questo denaro extra sarà investito nella guerra, rendendo più difficile la resistenza ucraina”, ha sottolineato l’economista.

C’è un altro player importante che può sorridere per il conflitto tra Iran e Israele: l’Arabia Saudita.

“L’Arabia Saudita è molto contenta che altri facciano il lavoro sporco per lei attaccando l’Iran, che era il concorrente regionale più forte. Non vuole essere vista come un alleato di Israele, mi aspetto si offra come mediatrice quando Teheran sarà pronta a negoziare”, ha sottolineato Gros.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su