Skip to content
Infrastrutture

Cosa prevedono gli emendamenti al DL Infrastrutture su energia, mobilità e clima

Il Decreto Infrastrutture punta a integrare le politiche infrastrutturali con gli obiettivi di decarbonizzazione, promuovendo lo sviluppo di reti elettriche intelligenti e le fonti rinnovabili

Si avvicina il voto in Parlamento per il Decreto Legge Infrastrutture, un intervento che si prospetta decisivo per lo sviluppo di infrastrutture strategiche e accelerare la transizione energetica del nostro Paese.

IL VOTO DEL DL INFRASTRUTTURE INTORNO AL 20 LUGLIO

Il provvedimento – al momento all’esame delle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera e il cui voto è previsto intorno al 20 luglio – ha ricevuto circa 200 emendamenti, molti dei quali puntano a favorire l’efficienza energetica, la sostenibilità ambientale e il rispetto degli obiettivi del PNRR.

TRANSIZIONE ENERGETICA E DECARBONIZZAZIONE NEL DL INFRASTRUTTURE

Il decreto mira ad integrare le politiche infrastrutturali con i target di decarbonizzazione, incoraggiando lo sviluppo di reti elettriche intelligenti e impianti di energia rinnovabile.

MOBILITÀ ELETTRICA E VEICOLI A BASSE EMISSIONI

Le modifiche proposte intendono rafforzare l’equilibrio tra opere pubbliche e obiettivi climatici, prevedendo degli strumenti di pianificazione per ridurre gli impatti ambientali e incentivare l’uso delle energie rinnovabili.

EFFICIENZA ENERGETICA E GREEN PROCUREMENT

Nel DL troviamo infatti degli emendamenti che introducono l’obbligo di utilizzare materiali sostenibili e certificati nei contratti pubblici, utilizzando i criteri del green public procurement, in modo da ridurre l’impatto ambientale delle opere pubbliche a partire già dalla fase della costruzione.

AREE IDONEE E COMITATO DI MONITORAGGIO PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA

Il decreto prevede poi l’ampliamento delle aree idonee per l’installazione di impianti rinnovabili, come terreni agricoli con limitazioni colturali, porti turistici, bacini idrici e aree industriali.

Si propone inoltre di istituire un Comitato di monitoraggio per la transizione energetica, che valuterà il raggiungimento dei target europei sulle energie rinnovabili e produrrà una relazione annuale al Parlamento.

ENERGIA RINNOVABILE IN AUTOSTRADA

Un altro emendamento prevede che i ricavi derivanti dalla produzione di energia rinnovabile nelle autostrade vengano reinvestiti per ridurre le tariffe delle stesse, a favore degli utenti a basso reddito, e per finanziarie la digitalizzazione e l’adeguamento tecnologico della rete viaria.

INCENTIVI PER VEICOLI ELETTRICI E BUS ECOLOGICI

Ampio spazio poi alla mobilità sostenibile: il DL Infrastrutture prevede infatti 15 milioni di euro per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici, ibridi o a idrogeno, incentivi fino a 40.000 euro per l’acquisto di bus Euro 6 o superiori e 35 milioni di euro annui, fino al 2027, per rinnovare il parco mezzi del trasporto pubblico locale.

IL FONDO PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Il decreto affronta anche il cambiamento climatico e il rischio idrogeologico, proponendo l’istituzione di un fondo nazionale da 6,35 miliardi di euro per finanziare interventi strutturali di prevenzione e mitigazione.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su