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Toscana al voto. Le tre visioni per il futuro verde della Regione

Toscana alla urne. Centrosinistra, centrodestra e Toscana Rossa si confrontano su ambiente, energia e mobilità sostenibile. Le tre visioni per la transizione ecologica

La Toscana è chiamata alle urne per eleggere il nuovo presidente regionale. La sostenibilità ambientale, l’energia rinnovabile e la mobilità sostenibile emergono come temi decisivi di una competizione che mette a confronto visioni molto diverse. Ecco i programmi di Antonella Bundu, Eugenio Giani e Alessandro Tommasi.

TRE VISIONI SU AMBIENTE ED ENERGIA

Il centrosinistra ha una visione di crescita sostenuta da innovazione tecnologica, semplificazione burocratica e partenariati pubblico-privati. Il centrodestra punta, invece, sull’efficienza delle risorse, la tutela del territorio e la modernizzazione infrastrutturale, sostenendo l’equilibrio tra sviluppo economico e responsabilità ambientale, con un occhio alla competitività e semplificazione amministrativa. Toscana Rossa oppone un modello basato su giustizia sociale e ambientale attraverso il controllo pubblico delle risorse, la difesa dei beni comuni e un deciso contrasto alla speculazione e militarizzazione.

TOSCANA, IL PROGRAMMA DI GIANI

Il candidato del centrodestra, Eugenio Giani, punta su un modello di sviluppo economico moderno e tecnologico che integra sostenibilità ambientale con innovazione e infrastrutture. Nel programma ufficiale si sottolinea la necessità di una transizione ecologica giusta: «Una transizione non calata dall’alto, ma costruita insieme a cittadinanza, comunità locali, mondo della ricerca e del lavoro» e di un forte investimento nelle energie rinnovabili come fotovoltaico, agrivoltaico, geotermia e impianti eolici in aree idonee, sempre con il coinvolgimento delle comunità locali.

Il centrosinistra promette anche di «promuovere le Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali, favorendo la redistribuzione dei benefici sul territorio» e di rafforzare la multiutility regionale, per difendere le infrastrutture locali da acquisizioni esterne e investire in rifiuti, energie rinnovabili ed efficientamento. La difesa del suolo, la manutenzione del territorio per prevenire dissesti idrogeologici, la tutela delle aree montane e marginali sono al centro delle politiche ambientali. Si prevede inoltre un piano per contrastare il consumo di suolo e un’accelerazione nell’economia circolare con centri di riuso e riparazione, oltre al blocco degli inceneritori.

IL PIANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE TOSCANA

Per la mobilità, il centrosinistra propone l’adozione di un Piano della Mobilità Sostenibile per le città, con incentivi alla mobilità ciclistica, smart mobility e un sistema integrato di infomobilità regionale, oltre a investimenti su trasporti pubblici potenziati e più efficienti.

TOSCANA, IL PROGRAMMA DI TOMASI

Nel programma di Alessandro Tomasi si parla di «sostenere la crescita delle imprese con regole chiare e tempi certi», anche attraverso la rigenerazione di aree industriali dismesse senza consumare suolo nuovo, per favorire la competitività e l’occupazione. In tema di energia, viene sottolineata l’importanza di consolidare una multiutility regionale autonoma che protegga gli impianti toscani da acquisizioni esterne, con investimenti rivolti a rifiuti, energie rinnovabili ed efficientamento energetico, per ridurre le tariffe per cittadini e imprese. Tra le fonti rinnovabili, il programma cita esplicitamente il fotovoltaico, l’agrivoltaico, la geotermia a bassa entalpia e lo sviluppo dell’eolico in aree idonee, sempre con il coinvolgimento delle comunità locali.Sul fronte ambientale, il candidato di destra pone grande enfasi sulla difesa del suolo e dell’assetto idrogeologico, proponendo un piano straordinario di manutenzione e prevenzione per fronteggiare dissesti e alluvioni, oltre a un forte sostegno alla valorizzazione delle aree montane e marginali, in particolare con incentivi fiscali per contrastarne lo spopolamento e promuovendone lo sviluppo sostenibile, agriturismi e filiere agroalimentari. La lotta al consumo indiscriminato del territorio si traduce anche in misure per il blocco della cementificazione e un indice di ripristino del suolo.Per la mobilità sostenibile, si conferma l’intenzione di adottare un Piano della Mobilità Sostenibile nelle città, con investimenti in trasporto pubblico efficiente, elettrico e intermodale, potenziamento delle linee deboli, e la promozione di ciclovie e smart mobility, in sinergia con enti locali. Viene inoltre richiesto il rifiuto dell’ampliamento dell’aeroporto di Peretola e investimenti su infrastrutture portuali ecologiche, soprattutto per l’Arcipelago Toscano.

TOSCANA ROSSA

La coalizione Toscana Rossa si presenta come un’alternativa radicale al centrosinistra, con un forte accento sulla giustizia sociale ed ecologica. Il programma di Tommasi sottolinea la necessità di una transizione energetica guidata dallo Stato e non dal mercato, con un rifiuto netto della privatizzazione e un ritorno alla gestione pubblica di acqua, energia e altre risorse essenziali. La coalizione promette di impegnarsi per «la riconversione ecologica e sociale delle aree militari». Le energie rinnovabili sono considerate uno strumento di giustizia sociale, per «ridurre le emissioni, abbattere i costi sanitari dell’inquinamento, diminuire le bollette e restituire alle comunità il controllo democratico sulle proprie risorse». Il programma parla esplicitamente di «combattere speculazione e consumismo energetico» e rilanciare la biodiversità e la sovranità alimentare, promuovendo «l’agricoltura a km zero di qualità»

GESTIONE PUBBLICA TPL

Toscana Rossa chiede il ritorno a una gestione pubblica del trasporto su gomma, con aziende speciali per bacini territoriali, l’ammodernamento delle flotte con bus elettrici e a gas naturale liquefatto, e il potenziamento dell’intermodalità tra treni, bus, bici e trasporti marittimi, specie per l’Arcipelago Toscano.

NO ALLE GRANDI OPERE

Viene inoltre messo in discussione l’ampliamento e la realizzazione di grandi opere considerate dannose per l’ambiente, come nuove autostrade o grandi navi da crociera, a favore di soluzioni più rispettose del territorio. «No alle Grandi Opere Inutili che deturpano il territorio», si legge nel programma.

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