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A che punto è l'Italia sull'efficienza energetica? Report Enea

A che punto è l’Italia sull’efficienza energetica? Report Enea

Che cosa c’è nel Rapporto annuale sull’efficienza energetica presentato oggi da Enea

Si è svolta stamani a Roma, la presentazione della dodicesima edizione del Rapporto Annuale per l’Efficienza energetica (RAEE) e il Rapporto Annuale sulle Detrazioni Fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. Un report che fotografa lo stato di attuazione delle misure per l’efficienza energetica a livello nazionale, valutando i risultati ottenuti nel 2022 dalle politiche e dagli strumenti attuativi. Per l’anno in corso l’attenzione di Enea si è particolarmente rivolta alle sfide poste dalla nuova Direttiva su Efficienza Energetica e agli impegni che l’Italia sta assumendo, alla luce del nuovo PNIEC.

Tutti i dettagli e le voci dei partecipanti alla presentazione.

Risparmi record di 3 miliardi di euro da misure di efficienza energetica

Un risparmio record di 3 miliardi di euro nella fattura energetica nazionale del 2022 grazie agli interventi di efficienza energetica. Lo ha stimato ENEA in relazione alle minori importazioni di petrolio e gas, che equivalgono a una riduzione delle emissioni di CO₂ di circa 6,5 milioni di tonnellate e a un risparmio di poco più di 2,5 milioni di tonnellate equivalenti petrolio (Mtep), un risultato che avvicina sostanzialmente l’Italia agli obiettivi della nuova Direttiva sull’Efficienza energetica. È quanto emerge dal 12° Rapporto annuale sull’efficienza energetica e dal 14° Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti, elaborati dall’ENEA e presentati nel corso di un convegno tenutosi oggi a Roma a Palazzo Valentini.

“Sono molte le sfide che nell’ultimo biennio hanno indotto la Commissione Europea ad avviare una serie di azioni legislative per sostenere la transizione energetica e a porre obiettivi più ambiziosi per la riduzione dei consumi e la crescita delle fonti rinnovabili”, ha sottolineato il presidente dell’ENEA, Gilberto Dialuce. “In un quadro di trasformazioni profonde – aggiunge – ENEA può svolgere un ruolo di guida tecnica nel processo di recepimento e nell’attuazione delle nuove politiche, fornendo il supporto necessario per interpretare correttamente le direttive europee, adattarle alle specificità nazionali e coordinare gli sforzi dei diversi soggetti coinvolti. Inoltre, attraverso le attività di monitoraggio, ENEA può contribuire a quel processo di policy learning che consentirà di aggiustare il tiro, laddove necessario, lungo il percorso di raggiungimento degli obiettivi”.

Gli obiettivi europei

Ai positivi risultati rispetto agli obiettivi UE hanno contribuito le detrazioni fiscali(Ecobonus, Bonus Casa e Superbonus) con un risparmio di 1,363 Mtep (54,3% rispetto ai nuovi risparmi 2022), pari al 98,1% del risparmio atteso secondo le traiettorie fissate dal PNIEC per il 2023. A seguire gli incentivi per la mobilità sostenibile con 0,423 Mtep (16,8%) e i Certificati Bianchi che hanno coperto il 12,6% del risparmio totale annuo.

Il bilancio delle detrazioni fiscali per incentivi all’efficienza energetica

Sul fronte dell’Ecobonus, il meccanismo per incentivare l’efficienza energetica negli usi finali introdotto nel 2007, i report ENEA evidenziano nel 2022 una riduzione degli interventi a poco meno di 940.700 contro gli 1,04 milioni del 2021, un valore comunque doppio rispetto a quello medio del periodo 2017-2019. Gli investimenti associati corrispondono a 6.823 milioni di euro contro i 7.537 milioni mobilitati nell’anno precedente, mentre il risparmio complessivo a 2.136 GWh/anno, in calo rispetto ai 2.652 GWh/anno del 2021.

La maggior parte degli interventi riguarda l’installazione di impianti di climatizzazione più efficienti (3,08 miliardi di euro, 64,7% degli interventi) e la sostituzione dei serramenti (2,38 miliardi di euro, 20,6% degli interventi). Circa 605 milioni sono inoltre stati investiti per l’isolamento termico dell’edificio, 482 milioni per le schermature solari e circa 124 milioni per la riqualificazione globale degli immobili.

Dal 2007, anno di avvio della misura, il numero di interventi incentivati dall’ecobonus si aggira intorno a 6,4 milioni, con un risparmio complessivo di quasi 25 mila GWh/anno, derivanti soprattutto da interventi parziali su singole unità immobiliari e poco meno di 60 miliardi di euro di investimenti attivati.

Il Bonus Casa nel 2022 ha registrato 508 mila interventi con un calo del 42,36% rispetto al 2021; tuttavia, in termini di risparmio energetico il decremento risulta inferiore (-10%), passando da 925.033 MWh/anno del 2021 ai 833.294 MWh del 2022, tendenza che indica un miglioramento qualitativo degli interventi sugli impianti.

Sul fronte Superbonus i dati ENEA evidenziano che al dicembre 2022 il numero totale di progetti è stato pari a 352.101, con 60,76 miliardi di euro di investimenti ammessi a finanziamento, di cui 45,2 miliardi per lavori già conclusi, e un risparmio complessivo pari a 9.050,04 GWh/anno. I condomini hanno continuato a occupare la parte più rilevante con il 43%; seguono le tipologie di edifici unifamiliari con il 39,3% e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti presenti all’interno di edifici condominiali con il 17,8%.

“Il risparmio record stimato in 3 miliardi di euro risente ovviamente anche della forte impennata dei prezzi dell’energia, ma allo stesso tempo è il segnale dell’importanza che l’efficienza energetica va assumendo nel nostro Paese. Il raggiungimento degli obiettivi presenti nella nuova Direttiva Europea, caratterizzata dal principio dell’efficienza energetica al primo posto, passa anche per il coinvolgimento attivo di cittadini, imprese e professionisti. Come Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, siamo in prima linea in questo campo anche attraverso una serie di attività di formazione e informazione per indirizzare le giovani generazioni verso i green jobs, che rappresentano il motore trainante per la transizione energetica”, ha spiegato Ilaria Bertini, direttrice del Dipartimento ENEA di Efficienza energetica.

Efficienza energetica, Pichetto: “Grande tema nella grande sfida della transizione”

“L’efficienza è un grande tema del momento, che si inserisce nella sfida della transizione energetica. Cito Cop28 dove si sono fatti passi avanti notevoli rispetto alle conferenze precedenti e rispetto agli Accordi di Parigi. L’Italia, eccetto la porzione di idroelettrico e geotermico, è ancora lontana dal poter dire che è in una condizione di utilizzare un sistema energetico decarbonizzato. Anche se da dieci anni ha cominciato con fotovoltaico ed eolico. L’obiettivo è agire sulla costruzione della grande rete. Negli ultimi quattro anni è cambiato tutto, con una nuova centralità del mediterraneo. La rete gas deve accompagnarci per i prossimi trent’anni nella transizione. Abbiamo difficoltà a trasportare l’energia elettrica. Sull’efficienza energetica il riferimento è il meccanismo di consumo dell’energia, con i fabbricati, i veicoli, le aziende agricole. Gli strumenti per agire sono il cronoprogramma, l’individuazione delle azioni fondamentali. Enea è il soggetto titolato a fornire a Mase, Parlamento, operatori, quelli che sono i percorsi migliori. A inizio anno prossimo vogliamo arrivare a chiudere per inserire anche in ambito fiscale certi interventi”.

Così, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin alla Presentazione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2023.

Dialuce (Enea): “E’ importante per impatto su investimenti climatici”

“Il Rapporto fotografa un anno ricco di cambiamenti geopolitici e risposte europee in corso. Una delle misure principali è la quota di 42,5% di rinnovabili nel mix europeo con tendenza al 45%, che è un impegno notevole. Tanti sono gli impegni normativi in corso in Europa.

Per gli accordi di Parigi occorrerebbero 770mld di dollari annui, una cifra evidentemente spaventosa. Rinunciare all’efficienza energetica significa rinunciare a strumento per ridurre questi investimenti. Enea in questo fa da soggetto tecnico, fornisce al decisore politico strumenti di valutazione dell’efficienza. Dunque il rapporto contiene dati per capire il paese a che punto è, in base alle misure adottate e immaginando scenari su quelli che verranno adottati”.

Così, il presidente di Enea Gilberto Dialuce alla Presentazione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2023.

Fiorini (Enea): “Contesto del rapporto con fragilità geopolitiche 2022”

“Il contesto è ancora caratterizzato dalle fragilità causate dalle crisi del 2022. Questo ha richiesto un intervento dei decisori pubblici. I provvedimenti Ue adottati, richiederanno ai Paesi membri di inserire strumenti di programmazione e misure coerenti con la primarietà dell’efficienza energetica. Penso alla direttiva 17/91, quella sulle prestazioni degli edifici che è in dirittura d’arrivo. E cito anche la direttiva sulle rinnovabili. Sarà fondamentale effetto spinta del Pnrr.
Importante è il contributo delle detrazioni fiscali nel risparmio energetico. Al 31 ottobre, gli interventi con Superbonus ammontano a 438mila per 94 miliardi di euro.
Il nostro parco immobiliare è dominato da edifici vecchi, il che viene associato a minore efficienza energetica ma anche a maggior probabilità di ospitare famiglie e individui svantaggiati secondo parametri socio-economici”.

Così, tra l’altro, Alessandro Fiorini (Dipartimento Unità Efficienza Energetica Enea) alla Presentazione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2023.

Gusmeroli: “Direttiva case green resa più accettabile”

“La direttiva case green è stata resa più accettabile, perché come si è visto per efficiente energeticamente gli immobili partendo da categorie di classe più bassa ci vogliono svariati miliardi. Si pone un tema di responsabilità che dovremmo avere tutti, tutte le istituzioni, di fare buon leggi e non sprecare soldi. E’ il tema dei temi, diventato ancora più attuale perché nel 1998 si è deciso di incentivare la ristrutturazione degli immobili. Gli incentivi sono andati molto bene ma non avevano visione, progettualità. Gli incentivi hanno sì creato lavoro, occupazione nelle imprese, spingendo un settore che tradizionalmente in Italia è stato trainante”.

Così, tra l’altro, Alberto Gusmeroli, Presidente X Commissione della Camera dei deputati (Attività produttive, commercio e turismo) alla Presentazione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2023.

Napoli (Confapi): “Educazione allo sviluppo sostenibile per transizione”

“L’impresa oggi deve inserirsi in un contesto virtuoso che valorizzi le ricchezze dell’ambiente, del territorio. E’ chiaro che le imprese devono essere messe nelle condizioni di riconvertire in senso green e digitale i propri sistemi di produzione, la propria organizzazione aziendale, per non perdere la competitività.
L’educazione allo sviluppo sostenibile è obiettivo strategico per oggi e per il futuro per affrontare sfide della transizione green, per governare le nuove tecnologie. Come Confapi abbiamo insistito affinché si lavorasse alle risorse per le pmi, pena la riduzione della loro competitività. Il che è avvenuto nel nuovo RePowerEU.
Come Confapi promuoviamo da anni la transizione green, progetti europei e iniziative. Oggi evidenziamo l’importanza del Parr per gli investimenti nel Paese. L’efficientamento energetico è uno dei pilastri del piano.
Il lavoro di Enea è straordinario, solo ammodernamento delle pmi può portare benefici in consumi, costo energia e produttività, competitività e sostenibilità. A fronte degli errori emersi col Superbonus edilizio, occorre non ripetere gli errori del passato. Abbiamo chiesto interventi legislativi chiari e consequenziali, evitando modifiche o rimaneggiamenti. Abbiamo chiesto razionalizzazione degli incentivi, senza sovrapposizioni, semplificando procedure, azzerando adempimenti burocratici. Le pmi sono gli attori principali del sistema italiano, vanno accompagnate e supportate, non lasciate sole”.

Così, tra l’altro, Francesco Napoli, Vicepresidente Confederazione Italiana Piccola e Media Impresa (CONFAPI) alla Presentazione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2023.

Deldossi (Ance): “Occorrono regole e obiettivi chiari”

“Senza dati diventa difficile avere visioni o determinare strategie. Condivido gli argomenti sin qui esposti da Gusmeroli e gli altri. Serve una visione chiara, anche normativa e legislativa. Questi anni sono stati tortuosi anche per il continuo variare in questo senso. Nn possiamo permetterci di cambiare continuamente obiettivi. Queste variazioni hanno inciso anche sui costi, tra l’altro. Con la direttiva Epbd dovremmo avere forza maggiore, vediamo come verrà tramutato in piano nazionale per tradurlo sul nostro territorio. Servono però dei distinguo, fermo restando il principio che portiamo avanti di neutralità tecnologica. Semplificare processi, richieste, per raggiungere gli obiettivi è una necessità. Lavorare globalmente porta a risultati sulla riduzione delle emissioni. Sugli edifici, però, dovremmo guardare anche il ‘lato estivo’ e non solo quello invernale”.

Così, tra l’altro, Massimo Deldossi, Vicepresidente Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) alla Presentazione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2023.

 

 

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– Leggi anche: Perché l’Ue spinge per ostacolare la transizione energetica della Cina

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