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A2a, Del Bono: nessun impedimento su Mazzoncini

Nulla a questo punto lascia presagire che ci sia un rinvio dell’elezione dei nuovi vertici A2A. L’assemblea dei soci si terrà il 13 maggio al termovalorizzatore di Brescia.

“Non c’è alcun impedimento giuridico alla nomina dell’ingegner Renato Mazzoncini (ex numero uno di Ferrovie dello Stato) alla guida di A2A. Perché non risulta indagato a Parma e anche se è stato rinviato a giudizio per ‘truffa’ dalla procura di Perugia non c’è ancora alcuna sentenza di condanna e quindi è eleggibile anche secondo la legge Severino. Questa in buona sostanza la risposta che il sindaco Del Bono ha dato ieri in consiglio comunale — a microfoni spenti per via della legge sulla privacy — al capogruppo Guido Ghidini, il quale l’ha ‘interrogato in merito alle vicende giudiziarie del futuro amministratore delegato della multiutility partecipata dai comuni di Brescia e Milano’”. È quanto si legge sul Corriere della Sera nell’edizione di Brescia.

LE RAGIONI DI DEL BONO

“Il primo cittadino ha ricordato che è stato il rettore del Politecnico di Milano a presentare al sindaco Beppe Sala la candidatura del bresciano Mazzoncini (che insegna nella sua università), scelta suffragata dal prestigioso curriculum del manager classe 1968. Del Bono ha anche ricordato che il comitato legalità dello stesso comune di Milano — che non ha adottato la Carta di Pisa, a differenza di Brescia — ha dato il suo via libera alla candidatura. Un punto questo, non digerito appieno da Ghidini, che ricordava nell’interrogazione le perplessità del presidente del comitato legalità del comune di Milano, l’ex magistrato di Mani Pulite Gherardo Colombo”, ha proseguito il quotidiano.

GHIDINI: RESTA QUALCOSA DI POCO TRASPARENTE IN QUESTA NOMINA

“Del Bono ha dettagliato le mosse fatte dal comitato per la legalità del comune socio: ha richiesto i carichi pendenti del futuro manager al casellario giudiziario di Brescia, dove non è risultato nulla. Stessa cosa ha fatto con Parma, dove la Procura — in data 4 marzo 2020 — ha risposto che non vi è alcuna pendenza a carico di Mazzoncini (…) Nomina che sarebbe rispettosa anche della Carta di Pisa (codice etico per gli enti locali sottoscritto dalla Loggia nel 2014) visto che la stessa prevede le dimissioni dell’amministratore di una società pubblica qualora sia rinviato a giudizio per reati quali corruzione, concussione, estorsione, mafia, traffico di rifiuti. Ma non per truffa. ‘Resta qualcosa di poco trasparente in questa nomina e il comune di Milano dovrà affrontare questa situazione. Sarebbe stato opportuno che l’ingegner Mazzoncini avesse fatto un passo indietro’ la replica del consigliere Ghidini”.

NESSUN RINVIO

“Nulla a questo punto lascia presagire che ci sia un rinvio dell’elezione dei nuovi vertici A2A. L’assemblea dei soci si terrà il 13 maggio al termovalorizzatore di Brescia. Del Bono ha grandi aspettative su Mazzoncini in quanto manager attento alla sostenibilità ambientale, quindi in grado di far proseguire alla partecipata la sterzata green incardinata dai vertici uscenti, Valotti-Camerano”, ha concluso il quotidiano.

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