Che cosa ha detto il numero uno di Snam, Marco Alverà
Con l’inquinamento sempre più sul banco degli imputati per gli effetti deleteri su salute e non solo, è cominciata ufficialmente la crociata contro i motori diesel.
TRA GERMANIA E ROMA
In Germania la Corte federale tedesca ha stabilito che i comuni avranno facoltà di mettere al bando i veicoli alimentati a gasolio mentre in Italia la sindaca Virginia Raggi ha dichiarato che la circolazione di vetture diesel verrà vietata dal centro di Roma a partire dal 2024.
LA MOSSA DI MARCHIONNE
Si allunga, insomma, la lista dei contrari a questo tipo di propulsione a cui si aggiungono molte case automobilistiche – da ultima Fca che tramite il suo numero uno Sergio Marchionne ha annunciato lo stop dal 2022 – che darà inevitabilmente la stura a motori elettrici e a metano.
IL COMMENTO DI ALVERA’
“Questo è assolutamente possibile per entrambe le tipologie – ha detto l’amministratore delegato di Snam Marco Alverà intervistato da Radio Montecarlo –. L’auto elettrica avrà sicuramente una penetrazione importante in Italia e in Europa ma ha dei tempi di sviluppo che richiedono delle infrastrutture nuove per le ricariche”. “L’auto a gas invece – ha precisato Alverà – e la stessa automobile, lo stesso motore, costa in alcuni casi la metà di una auto a benzina e diesel e ha zero emissioni. È una tecnologia consolidata. In Italia abbiamo già un milione di auto a metano. Le prestazioni sono assolutamente confrontabili, e il futuro, che è un futuro dove il gas è verde, ci consentirà di trasformare i rifiuti in metano e mettere lo stesso metano nelle automobili. Le automobili andranno, quindi, sostanzialmente a rifiuti”, ha concluso Alverà.