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Gas Europa

Al via il price cap sul gas nell’Unione europea, come funziona

Il meccanismo scatterà quando il prezzo del gas sul mercato olandese TTF supererà i 180 euro per Mwh per 3 giorni lavorativi e, contemporaneamente, supererà di 35 euro il prezzo medio internazionale del GNL

Da oggi nell’Unione europea è attivo un tetto massimo flessibile sul gas per proteggere le imprese e i consumatori dai prezzi eccessivi. Il sistema nasce per impedire che i prezzi all’ingrosso del gas nell’Unione europea siano considerevolmente superiori ai prezzi del mercato mondiale per un periodo di tempo più lungo. In futuro l’Ue potrà vietare alcune operazioni di scambio di gas, se il loro prezzo raggiungerà un livello predefinito e l’aumento di prezzo non corrisponderà ad un aumento analogo a livello regionale o sul mercato mondiale.

Il regolamento Ue sul meccanismo di correzione è già entrato in vigore lo scorso 1° febbraio, ma l’attivazione è possibile solo da oggi, 15 febbraio. Lo scorso 19 dicembre i ministri dell’Energia Ue hanno trovato un’intesa politica per attivare automaticamente il price cap.

PRICE CAP SUL GAS: COME FUNZIONA

Il meccanismo scatta quando il prezzo dei prodotti sul mercato olandese TTF supererà i 180 euro per megawattora per 3 giorni lavorativi e, contemporaneamente, supererà di 35 euro il prezzo medio internazionale del GNL sui mercati globali per gli stessi tre giorni lavorativi. Il meccanismo vero e proprio di correzione del mercato si attiverà in automatico con solo un “avviso di correzione del mercato” da parte dell’agenzia Acer, che avrà invece una componente dinamica, come richiesto da alcuni Paesi come l’Italia.

Una volta attivato, il limite verrà applicato per almeno 20 giorni lavorativi, con la possibilità di disattivarlo o sospenderlo in ogni momento attraverso due procedure diverse.

Quando il limite è inferiore a 180 euro/MWh per 3 giorni lavorativi consecutivi, verrà automaticamente disattivato, così come nel caso di un’emergenza regionale – o dell’intera Ue – dichiarata dalla Commissione Ue, ad esempio in caso di razionamento del gas.

Nel caso in cui, invece, vi fossero rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento di gas all’interno dell’Ue o di aumento della domanda, la Commissione europea avrà il potere di adottare una decisione di esecuzione e sospendere immediatamente il price cap.

IL PREZZO DEL GAS IN EUROPA NEGLI ULTIMI MESI

Al momento non sembrano esserci le condizioni tali per far scattare il price cap, considerato che il prezzo del gas europeo di recente è stato compreso tra 50 e 60 euro, molto al di sotto del limite di 180 euro/Mwh. Ieri alla vigilia dell’entrata in vigore, sul mercato TTF di Amsterdam il prezzo ha chiuso a 52,39 euro al MWh. Un valore molto lontano dai massimi dello scorso agosto, che innescarono le prime discussioni sull’opportunità di prevedere un limite di prezzo. Secondo la Commissione europea, in quel momento i prezzi del gas naturale in Europa raggiunsero livelli del 1000% superiori ai valori medi registrati fino ad oggi nell’Unione europea.

Lo scorso anno i prezzi sono aumentati principalmente perché la Russia ha usato le sue forniture come un’arma e ha influenzato il mercato attraverso delle interruzioni deliberate. Poi, ad agosto, il rapporto tra domanda e offerta è stato molto teso perché la riduzione dei flussi di gas è stata aggravata dagli sforzi dei Paesi Ue per riempire gli stoccaggi in vista dell’inverno.

I COMMENTI DELL’ESMA E DELL’ACER

Il regolamento entra in vigore da oggi dopo una prima valutazione preliminare sui suoi rischi e benefici pubblicata il 23 gennaio dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) e l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Acer). I due enti hanno affermato di non aver individuato per ora degli impatti significativi (positivi o negativi) sul mercato direttamente attribuibili all’adozione del regolamento. Tuttavia, per entrambe ciò non esclude che non possa esserci “alcun impatto futuro sui mercati finanziari ed energetici”, perciò hanno proposto una serie di indicatori per continuare a monitorare gli sviluppi del mercato e rilevare i potenziali impatti futuri del price cap.

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