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COP27 Egitto 2022

Alla COP27 l’ONU lancia l’allarme: andiamo verso il precipizio climatico

Von der Leyen: “Esortiamo i nostri partner del Nord globale ad incrementare i loro finanziamenti per il clima al Sud globale”. Michel: “Attingere a tutte le fonti energetiche di transizione”

Al vertice sul clima delle Nazioni Unite in corso a Sharm El Sheikh, in Egitto (di cui parleremo nella prossima puntata del podcast “Capire un tubo”, venerdì 11 novembre), la mattinata di oggi è stata caratterizzata da numerosi interventi istituzionali. Alla Plenaria della COP27 hanno parlato infatti il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e il segretario dell’ONU, Antonio Guterres.

VON DER LEYEN: NORD GLOBALE SI IMPEGNI COME UE, SI PUÒ FARE

“Questa COP deve fare progressi nell’invertire, minimizzare i danni causati dall’emergenza climatica ai Paesi più fragili. È giunta l’ora di mettere questo punto all’ordine del giorno. Esortiamo i nostri partner del Nord globale ad incrementare i loro finanziamenti per il clima al Sud globale. Sono le parole che il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha pronunciato nel suo intervento alla Plenaria della COP27 in corso a Sharm El Sheikh.

“Team Europe – ha proseguito von der Leyen – sta facendo la sua parte per onorare la promessa di mettere a disposizione 100 miliardi di dollari”, formulata alla COP21 di Parigi del 2015. “Per il secondo anno consecutivo abbiamo dato oltre 23 miliardi di euro, nonostante il Covid e la guerra in Ucraina. Si può fare, e chiediamo anche agli altri Paesi di accelerare”.

MICHEL: VOGLIAMO TRANSIZIONE EQUA E INCLUSIVA

“L’Unione Europea vuole una transizione equa e inclusiva e ha un obbligo verso i Paesi in via di sviluppo”. Così il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel. “Abbiamo costruito la nostra prosperità in parte abusando di risorse facili e maltrattando la natura. Ora dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e lo stiamo facendo”.

“Con oltre 20 miliardi di euro nel 2021 – ha spiegato Michel – l’Unione Europea è il principale fornitore di finanziamenti per il clima. Siamo al lavoro per aiutare a decarbonizzare l’industria globale attraverso partenariati per una transizione energetica giusta, insieme ai Paesi G7 e altri. Faremo la nostra parte per assicurarci che nessuno rimanga indietro”.

“Abbiamo anche un obbligo nei confronti delle prossime generazioni – ha proseguito Michel – e dobbiamo dire la verità ai nostri cittadini. In Europa abbiamo basato la transizione climatica su un modello legato al gas facilmente disponibile e conveniente, ma dobbiamo guardare alla realtà così com’è e progettare la nostra strategia di transizione alla luce del nuovo contesto geopolitico. Dovremo attingere a tutte le fonti energetiche di transizione, che dobbiamo diversificare il più possibile per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. È il tempo dell’impegno e della realizzazione, e potrete contare sull’Unione Europea”.

GUTERRES: TOLLERANZA ZERO SU GREENWASHING, BASTA INGANNI DALLE COMPAGNIE

Tolleranza zero per il greenwashing su zero emissioni nette. La richiesta arriva dal segretario dell’ONU, Antonio Guterres, che alla COP27 ha presentato il report del Gruppo di esperti istituto lo scorso anno alla COP26 di Glasgow per affrontare gli impegni sulle zero emissioni nette da parte di attori non statali (imprese, banche, città e regioni). “Sempre più governi e attori non statali si stanno impegnando a non produrre emissioni di CO2, e questa è una buona notizia. Il problema – ha spiegato Guterres – è che i criteri e i parametri di riferimento per questi impegni hanno diversi livelli di rigore e degli escamotage troppo ampi”. Dopo aver ricordato gli obiettivi al 2050, il segretario generale delle Nazioni Unite ha chiesto agli amministratori delegati, ai sindaci e ai governatori di rispettare gli standard e “aggiornare le linee guida immediatamente, sicuramente non oltre la COP28″.

Alle società di combustibili fossili e ad i loro azionisti Guterres ha detto che “devono rivedere a fondo i loro impegni sul net zero e allinearli alla nuova guidance. Usare delle false promesse di ‘net zero’ per coprire l’espansione dei combustibili fossili è vergognoso. È un inganno che potrebbe spingere il nostro mondo verso il precipizio climatico. Questa finzione deve finire”.

VON DER LEYEN: SUL CLIMA SOSTENERE PAESI IN VIA DI SVILUPPO

Sugli obiettivi di Parigi “l’Europa sta mantenendo la rotta: ridurremo le nostre emissioni di gas serra di almeno il 55% al 2030, lo abbiamo stabilito con la legge”. Così il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, durante il suo intervento alla Plenaria della COP27.

Con il pacchetto Fit for 55, ha spiegato von der Leyen, “stiamo attuando il quadro legislativo più ambizioso al mondo, e chiediamo a tutti i principali emettitori di aumentare le loro ambizioni. Servono progressi tangibili per il nostro obiettivo globale di adattamento. I più bisognosi, nei Paesi in via di sviluppo, devono essere sostenuti nell’adattarsi ad un clima più duro”.

Per il presidente della Commissione Europea “il Sud globale ha risorse in abbondanza, dobbiamo fare squadra. È per questo che l’Unione Europea sta firmando nuovi partenariati per l’idrogeno con Egitto, Namibia e Kazakistan e sostiene nella decarbonizzazione partner come il Vietnam e il Sudafrica”.

KERRY: PROSEGUIREMO I NOSTRI IMPEGNI A PRESCINDERE DA ESITO ELEZIONI

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, “è più determinato che mai a continuare quello che stiamo facendo”. Lo ha dichiarato l’inviato per il clima della Casa Bianca, John Kerry, a margine della COP27 dell’Onu in Egitto. Indipendentemente dall’esito delle elezioni di midterm, ha spiegato Kerry, “la maggior parte di ciò che stiamo facendo non può essere cambiata da nessuno che arriverà. Il mercato ha deciso di agire per rispondere alla crisi climatica”. Biden ha riportato gli Usa nell’accordo di Parigi dopo l’uscita dell’ex presidente Trump, e Kerry ha aggiunto che il governo spera in un esito favorevole alle elezioni di stanotte.

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