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eolico rinnovabili

Alla Giornata Mondiale Vento di ANEV focus su rinnovabili, indipendenza energetica e bollette

Durante l’evento è stato sottolineato come per le rinnovabili sia fondamentale applicare le tempistiche attualmente previste e spesso disattese, poi intervenire sul quadro normativo per semplificare e velocizzare ulteriormente i processi autorizzativi e infine investire in infrastrutture e reti intelligenti

In occasione della Giornata Mondiale del Vento 2025, si è tenuto oggi a Roma il convegno organizzato dall’ANEV dal titolo “Semplificare l’eolico per accelerare la transizione energetica e ridurre i costi in bolletta”. L’evento ha riunito Istituzioni, operatori del settore energetico e rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste per un confronto concreto sul ruolo strategico dell’energia eolica nella decarbonizzazione del sistema energetico italiano.

L’energia eolica è oggi una delle tecnologie più promettenti per raggiungere gli obiettivi climatici dell’Italia e dell’Europa: produce energia elettrica in modo sostenibile, riduce la dipendenza dai combustibili fossili e consente un abbattimento dei costi energetici, a beneficio di cittadini e imprese.

LA QUESTIONE DELLE TEMPISTICHE PER LE RINNOVABILI

Durante l’evento è stato sottolineato come sia fondamentale innanzitutto applicare le tempistiche attualmente previste e spesso disattese, poi intervenire sul quadro normativo per semplificare e velocizzare ulteriormente i processi autorizzativi e infine investire in infrastrutture e reti intelligenti, favorire l’innovazione e potenziare gli uffici preposti con competenze e risorse adeguate. Inoltre, dall’eolico offshore e dalle tecnologie digitali come l’intelligenza artificiale, potrà arrivare un ulteriore significativo impulso per rendere il sistema elettrico più efficiente, stabile e competitivo, e per ridurre la dipendenza energetica italiana.

TOGNI (ANEV): VELOCIZZARE TEMPI AUTORIZZAZIONE DI IMPIANTI RINNOVABILI

L’apertura dei lavori è stata fatta da Simone Togni, presidente dell’ANEV, che ha dichiarato: “Avvicinare i tempi previsti dalle normative ai tempi reali di autorizzazione degli impianti è la priorità da seguire e per farlo servono risorse in qualità e quantità adeguate alla sfida. Rendere poi più semplice lo sviluppo dell’eolico è doveroso e significa rimuovere ostacoli che oggi rallentano una delle soluzioni più efficaci per affrontare la crisi climatica, economica ed energetica. Non si tratta solo di modificare regole o procedure, ma di compiere una scelta strategica per il futuro del Paese. Oggi, l’energia eolica rappresenta una delle fonti rinnovabili più mature, sostenibili e competitive, ma è ancora frenata da iter autorizzativi complessi e tempi troppo lunghi per il loro rilascio. Snellire questi processi e potenziare gli uffici pubblici significa accelerare concretamente la transizione energetica, contribuire in modo diretto al raggiungimento degli obiettivi climatici europei e, soprattutto, generare un impatto positivo per famiglie e imprese, attraverso una riduzione strutturale dei costi in bolletta. In un momento in cui la sicurezza energetica e l’indipendenza dalle fonti fossili sono priorità strategiche, dare slancio all’eolico è una risposta concreta, efficace e non più rinviabile”. I saluti istituzionali sono stati affidati, invece, a Luca Barberis, Direttore Fonti Rinnovabili GSE.

DEL PIZZO (TERNA): AUMENTO RINNOVABILI SFIDA CRESCENTE PER SISTEMA ELETTRICO

Per Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento Terna “l’incremento della produzione da fonti rinnovabili, fondamentale non solo per la decarbonizzazione ma anche per contribuire all’indipendenza energetica del nostro Paese, rappresenta una sfida crescente per il sistema elettrico. Dal punto di vista operativo, le giornate con elevata penetrazione di rinnovabili e basso carico residuo sono sempre più frequenti e il contributo alla sicurezza fornito dagli impianti eolici, già oggi fondamentale, sarà sempre più rilevante. Sul fronte dei mercati, stiamo assistendo a un aumento delle ore a prezzi bassi o nulli. Tale fenomeno rappresenta un’opportunità da cogliere per ridurre i costi dell’energia. È quindi fondamentale affiancare ai mercati spot dei meccanismi di contrattualizzazione a termine: strumenti come il FER-X e l’Energy Release, entrambi basati su contratti per differenza (CfD), possono garantire la sostenibilità finanziaria delle FER e il loro contributo al sistema elettrico nazionale in termini di sicurezza e stabilità. La partecipazione attiva delle FER ai mercati è un elemento imprescindibile che richiederà la definizione di ciò che serve per garantire l’equilibrio ottimale tra efficienza del sistema e tutela degli investimenti”.

ARMANI (EF): CHIARIRE CHE LE RINNOVABILI PORTANO COMPETITIVITÀ

Il presidente di Elettricità Futura, Gianni Vittorio Armani, ha parlato dell’accettabilità delle fonti rinnovabili spiegando che, “ovviamente, finché portano lavoro non ci sono problemi. Bisogna portare chiarezza sul fatto che le rinnovabili portano competitività e semplificare il processo di repowering dell’eolico. Con il DL Rinnovabili porteremo un’ulteriore semplificazione del fotovoltaico, insieme al provvedimento di Terna sulle connessioni, che dovrebbe essere un fattore di accelerazione, perché non si consuma nuovo territorio”.

RICCI (ARERA): SERVE PIÙ COORDINAMENTO CON LA PARTE AUTORIZZATIVA

Secondo Massimo Ricci, direttore della Divisione Energia di Arera, “il fattore comune è il coordinamento. Spesso abbiamo delle infrastrutture che, con poca spesa, possono funzionare meglio, quindi il dualismo tra infrastrutture e gestione è quotidiano. Serve più coordinamento con la parte autorizzativa, che richiede molto lavoro, ed è uno degli elementi che finora hanno rallentato i processi. Sula gestione è stato fatto un grande lavoro sulla parte del dispacciamento, in modo da utilizzare al meglio quello che abbiamo. Se infatti le fonti rinnovabili, quando non servono, non si staccano, c’è il rischio di blackout. Si sta lavorando sul dispacciamento della distribuzione – cosa che non è mai stata fatta in passato – per ottimizzare la gestione delle rinnovabili”.

PERUZZI: SEMPLIFICARE PROCESSI PER DARE AL PAESE GENERAZIONE AFFIDABILE E COMPETITIVA

Per Marco Peruzzi, executive vicepresident di Edison, “serve una semplificazione dei processi per garantire al Paese una generazione affidabile e competitiva. Sull’eolico dobbiamo cercare di semplificare i processi di permitting e di sviluppo, per raggiungere l’obiettivo della competitività, cioè mettere a disposizione dei volumi crescenti di energia al minor costo possibile. Questo deve essere l’elemento guida di qualunque discussione”.

“Quando parliamo della saturazione della rete – ha aggiunto Peruzzi -, dobbiamo avere in mente la neutralità tecnologica, quindi senza privilegiare nessuna fonte di decarbonizzazione; dall’altra parte, dobbiamo fare in modo che le norme aiutino a semplificare la vita agli operatori che navigano in questa complessità che a volte ci creiamo. La proposta antisaturazione portata avanti da Terna può essere discussa, ma è un passo nella giusta direzione. Dobbiamo cercare di evitare il mercato degli stalli e l’accumulo di costi inutili che rendono il nostro settore oggetto di attacchi. Dobbiamo avere una generazione tale che, quando arriva al consumatore, non superi i 100 euro al megawattora”.

MINISTERO AL LAVORO PER REALIZZARE 50 GW ENTRO IL 2030

“Sia le aree idonee che le aree di accelerazione, ai fini del permitting, sono concetti molto simili perché l’articolo di legge che attiva le accelerazioni prevede tempi ridotti per la valutazione. L’unico vero aspetto qualificante è che gli impianti nelle are di accelerazione non dovranno essere sottoposte alla VIA”. Così Alessandro Noce, direttore generale della DG MIE (Mercati e Infrastrutture Energetiche).

“Gli obiettivi del PNIEC – ha aggiunto Noce – sono sfidanti, perché per traghettarli dovremo realizzare oltre 50 GW da qui al 2030, e sono tantissimi. Vogliamo farli, il Ministero ha il compito di farli fare, e gli strumenti di supporto servono proprio a questo. Il FER X a nostro avviso è uno strumento all’avanguardia, e infatti molti Paesi europei ci stanno osservando. Il FER X ha lo strumento che l’operatore sarò pagato sulla producibilità, e non sula produzione effettiva. Questo rende l’operatore più responsabile”.

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