Advertisement Skip to content
Elettriche

Ansia da ricarica elettrica addio? Arriva la Piattaforma Unica Nazionale

La ricarica dell’auto elettrica potrebbe non essere più un problema. Chi c’era e cosa si è detto durante la presentazione della PUN

La batteria dell’auto elettrica è quasi scarica e non trovi nessuna colonnina di ricarica lungo il percorso. Da oggi potrebbe non essere più un problema, eliminando uno degli ostacoli allo sviluppo della transizione elettrica. È l’obiettivo che sperano di realizzare il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Gestore Servizi Energetici e Ricerca sul Sistema Elettrico grazie Piattaforma Unica Nazionale (PUN). È online lo strumento realizzato da allo scopo di localizzare le infrastrutture attive e acquisire informazioni riguardo tipologia di alimentazione, potenza massima erogabile e operatore. Uno strumento che nei prossimi mesi si arricchirà di sempre nuove funzionalità e potrebbe contribuire ad accelerare la transizione elettrica, secondo il Governo. Chi c’era e cosa si è detto durante la presentazione della PUN.

COS’é LA PUN

Il 26 luglio la PUN conterrà tutti i dati dei gestori sulle 42.500 infrastrutture di ricarica attualmente attive in Italia. A dicembre verranno inaugurate nuove funzioni quali la disponibilità della colonnina e verrà rilasciata l’APP per dispositivi mobili.

“L’evoluzione di questa piattaforma, che nei prossimi mesi si arricchirà di nuove funzionalità potrà renderla sempre più utile alla vita quotidiana dei cittadini e alla pianificazione amministrativa”, ha affermato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso della presentazione della PUN.

“La PUN darà un contribuito importante alla mobilità sostenibile permettendo di geolocalizzare le colonnine e individuare la potenza e le caratteristiche tecniche, tra qualche mese anche la disponibilità”, ha aggiunto Paolo Arrigoni, Presidente del GSE.

RICARICA ELETTRICA, CHI AIUTA LA PUN

Infatti, il contributo della Piattaforma Unica sarà utile non solo per i cittadini, ma anche per i gestori e le pubbliche amministrazioni secondo Franco Cotana, Amministratore Delegato di RSE, che ogni anno produrrà una relazione sullo strumento.

“L’importanza di questa piattaforma è legata anche ai servizi che le colonnine possono offrire. In futuro il flusso dell’energia potrebbe essere bidirezionale, le auto collegate potrebbero offrire alla rete un servizio di stabilizzazione, sopperendo alla volatilità delle rinnovabili”, ha aggiunto Cotana.

Il portale, consultabile all’indirizzo web www.piattaformaunicanazionale.it e sui siti web del MASE e del GSE.

TRANSIZIONE ELETTRICA, LE COLONNINE NON BASTANO

Mappare le colonnine non basta però ad accelerare la transizione elettrica.

“Invece di intervenire con incentivi di bonus per le auto elettriche si potrebbe pensare a interventi che riguardano sistemi di ammortamento. L’abbassamento dell’Iva significa un sussidio ambientalmente dannoso, che creerebbe problemi con vincoli europei. Credo che dobbiamo riformare il meccanismo di bonus attuale e arrivare a una forma più di sistema, perché a singhiozzo non contribuisce a raggiungere l’obiettivo”, ha affermato il Ministro Gilberto Pichetto Fratin.

“Il target di 6 milioni di auto elettriche è una previsione sul 2019. Credo che nei prossimi anni ci sarà una progressività. Attualmente la maggiore difficoltà alla diffusione di auto elettriche riguarda il prezzo. Stiamo valutando soluzioni che usano melme oppure il geotermico moderno, che può esser una fonte di produzione di litio senza consumare acqua. Stiamo mappando il Paese con Ispra per verificare se una serie di giacimenti abbandonati possono essere fonte di minerali rari e materie prime, non solo per l’elettrico”, ha aggiunto.

IL RUOLO DI DISTRIBUTORI E BIOCARBURANTI

La rete di distributori di carburanti ha un ruolo centrale nella transizione elettrica, secondo Pichetto Fratin.

“La transizione elettrica delle auto deve essere accompagnata dalla rete. Proprio ieri abbiamo definito il sistema di interventi di bonifica della rete di distribuzione di carburanti, che conta circa 22.000 unità, prevedendo un sistema di aiuti di Stato. Oggi il veicolo elettrico è per le classi più abbienti. Sicuramente in futuro le auto elettriche saranno preponderanti, ma avranno un ruolo importante anche i biocarburanti”, ha affermato Pichetto.

Il Ministro, a margine della conferenza stampa, è tornato poi a parlare del ruolo dei biocarburanti nel futuro della mobilità del futuro, sottolineando che “a livello europeo bisogna ammettere tutti quei motori endotermici che non hanno emissioni, ad esempio il biometano”.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su