L’impianto fotovoltaico è stato soggetto a test molto rigorosi, viste le condizioni ambientali estreme del sito
La base italiana “Mario Zucchelli” in Antartide punta ad essere 100% da fonti rinnovabile. La transizione, avviata lo scorso anno con un impianto eolico, continua con una centrale fotovoltaica, entrata in funzione nel corso della 34° Campagna estiva del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziata con 23 milioni di euro dal MIUR, attuata dall’ENEA per gli aspetti tecnici e logistici e dal CNR per la programmazione e il coordinamento scientifico.
Come è facile immaginare, l’impianto è stato sottoposto a test molto rigorosi, viste le condizioni ambientali estreme del sito antartico, dove le temperature raggiungono valori fino a -40 °C .
La centrale fotovoltaica, costituita da 250 moduli in silicio monocristallino della potenza unitaria di 250 Wp, è situata sul corpo centrale della base “Mario Zucchelli”, sulla copertura del corpo principale, sottoposta a una completa ristrutturazione per migliorare l’isolamento termico della Stazione.
“L’interesse verso questo tipo d’impianto è nato dalla possibilità di sfruttare l’energia solare durante l’estate antartica senza necessità di utilizzare un accumulo elettrochimico, con notevoli semplificazioni in termini di gestione e manutenzione”, ha affermato Francesco Pellegrino, responsabile tecnico della Stazione Zucchelli.
“Il prossimo obiettivo sarà quello di incrementare la potenza dell’impianto fotovoltaico e quindi la quota di fabbisogno di energia elettrica prodotta da fonte solare. Il target è una riduzione dei consumi annui di combustibile fossile almeno pari al 30-40%, con vantaggiose ricadute in termini economici connessi con la fornitura, il trasporto e lo stoccaggio dello stesso e notevoli benefici in termini di impatto ambientale sul sito antartico”, ha aggiunto Pellegrino.