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Prezzi Energia

Bollette e Superbonus: gli interventi slittano ancora, ecco perché. Ma Draghi promette: Interventi di ampia portata nei prossimi giorni

Salvini ribadisce la necessità di interventi. Per Mazzoncini (A2A) gli aumenti delle bollette sono colpa del gas. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore lancia l’allarme sui comuni

C’è ancora da aspettare per vedere come saranno gli interventi del governo sulle bollette e sul Superbonus. I primi chiesti insistentemente ormai da settimane soprattutto dalla Lega che vorrebbe finanziarli con uno scostamento di bilancio, quelli sul Superbonus dettati dalla necessità di sbloccare i lavori senza però “depotenziare la stretta voluta in chiave antri-frode”, sottolinea La Repubblica.

QUANDO CI SARANNO GLI INTERVENTI

Secondo il quotidiano romano “il decreto bollette slitta alla prossima settimana e potrebbe inglobare anche una revisione ‘chirurgica’ – come ripetono da Palazzo Chigi – della norma del Sostegni Ter, (l’articolo 28) che impedisce la cessione multipla dei crediti legati ai bonus edilizi permettendo un solo passaggio”.

COME VERRANNO ATTUATI

Ma come? “Concedere più cessioni ma solo tra soggetti autorizzati dalla Banca d’Italia. Potrebbe anche essere rafforzato, in via preventiva, il vaglio dell’Agenzia delle entrate con una sorta di ‘bollino’ di autenticità del credito ceduto”, si legge ancora.

LE BOLLETTE

Sul fronte delle bollette invece, il Carroccio vorrebbe un intervento per piccole imprese e famiglie in difficoltà finanziato in deficit. “Il governo però non ha intenzione di fare un altro scostamento e lavora a un decreto di almeno 5 miliardi dopo gli 11 già stanziati a cavallo tra il 2021 e primo trimestre 2022, anche qui chirurgico – per famiglie e imprese in difficoltà – e a valere sul secondo trimestre”, ha precisato La Repubblica.

COSA HA DETTO DRAGHI

“Il Governo non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica. Il Governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi durante il suo intervento a Palazzo San Giorgio (Genova).

LE PAROLE DI SALVINI

Questa mattina Matteo Salvini a Radio Capital ha ribadito la necessità di un intervento “entro una settimana con una nuova tranche da cinque miliardi, per aiutare famiglie e imprese”. Per il leader della Lega, l’emergenza energetica si supera “stoccando ed estraendo più gas: senza cambiare la norma si puo’ raddoppiare il gas italiano”. E “superando i no ideologici che stanno bloccando l’Italia”. Poi su Facebook ha replicato alle parole di Draghi: “Dopo due mesi di proposte, richieste e insistenze della Lega, finalmente ci siamo. C’è chi parla e c’è chi fa. Avanti così”.

MAZZONCINI (A2A): AUMENTO PREZZI COLPA DEL GAS

L’amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini, in un’intervista a La Stampa ha invece ribadito che gli incrementi in bolletta “sono tutti legati alla crescita enorme del costo del gas” e “finché non si riuscirà a trovare un accordo con i grandi fornitori esteri, sarà difficile abbassare i prezzi”. Per questo ha auspicato una “normalizzazione” dei rapporti con la Russia, spazzando via le ipotesi che la colpa sia legata alla transizione energetica e ipotesi di un ritorno all’uso del nucleare.

L’ALLARME DEI COMUNI

Altro punto dolente riguarda i Comuni. A lanciare l’allarme sempre dalle pagine de La Repubblica è il sindaco di Bologna Matteo Lepore (Pd): “L’Anci stima un ammanco di 550 milioni di euro sui bilanci dei Comuni” a causa del caro bollette. Per il sindaco è necessario “un fondo”. “Non chiediamo extra deficit – afferma -, ma che vengano pensate delle misure sia economiche, sia di riduzione delle bollette, mettendo mano alle politiche energetiche e di approvvigionamento”. A questo problema si aggiunge la gestione del Pnrr: “Dobbiamo immaginare con i cantieri del Pnrr ‘l’effetto 110′” – ovvero l’aumento del costo delle materie prime con il Superbonus – “moltiplicato per 100”. “Dobbiamo costruire un programma di convivenza col Pnrr o i fondi Ue diventeranno un boomerang”.

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