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Bollette: Segnali di ripresa dalle industrie, preoccupano i rincari dell’energia.

Franco: Evitare che aumenti blocchino ripartenza

I dati positivi su le industrie, mostrano un aumento del fatturato rispetto ai valori pre-covid. A preoccupare, però, sono i rincari energetici. “Per sostenere i settori in difficoltà e contenere il prezzo dell’energia il governo ha appena varato nuovi interventi per oltre 3 miliardi. Sommate a quella previste nella legge di bilancio le misure per contenere il costo dell’energia per famiglie e imprese nel primo trimestre ammontano a circa 5,5 miliardi. Altri interventi potranno essere adottati in relazione all’evolvere della situazione. Bisogna assolutamente evitare che gli aumenti blocchino la ripresa”, ha affermato il ministro dell’Economia, Daniele Franco.

UNC SU ANDAMENTO INDUSTRIE E PREZZI BOLLETTE

Sull’andamento delle industrie si esprime anche il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, che in una nota afferma: “Bene, dati ottimi. Prosegue l’andamento positivo delle nostre industrie. Per la nona volta consecutiva il fatturato è superiore ai valori pre-crisi sia di gennaio che di febbraio 2020. Un flusso favorevole iniziato a marzo 2021 e che non si e’ ancora interrotto”.

“Se si confronta il fatturato di oggi con quello del febbraio 2020, ultimo mese pre-lockdown, e’ superiore del 16,8%, mentre rispetto a gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia, e’ maggiore del 14,7%. Ancora meglio per il fatturato interno che segna, rispettivamente, +20,6% e +18,2%. Inoltre, anche andando indietro di due anni, rispetto a novembre 2019, ora il livello, nei dati corretti per gli effetti di calendario, e’ piu’ alto del 17,1%, +17,1% anche su novembre 2018”, prosegue Dona.

“Per i prossimi mesi, però, preoccupa l’incognita caro bollette. Se ora i rincari dell’energia stanno facendo fare extra-profitti miliardari alle industrie energetiche, facendo da traino al fatturato complessivo, extra-profitti che andrebbero tassati, per le altre industrie significa invece un rialzo astronomico dei costi di produzione che rischia di mandare in tilt i loro bilanci e di avere effetti nefasti su produzione e fatturato” conclude Dona.

CODACONS SU CARO BOLLETTE E INFLAZIONE

Il fatturato industriale registra numeri molto positivi a novembre. La crescita è del +2,4% su mese, +22,2% su anno.

Sull’industria italiana, però, pende la spada di Damocle del caro-bollette e della ripresa dell’inflazione. Queste, infatti, rischiano di rallentare fortemente la ripresa economica del paese. Lo afferma, in una nota, il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat.

“I numeri sul fatturato di novembre, che si aggiungono a quelli positivi sulla produzione industriale, sono senza dubbio un segnale importante per la nostra economia e per la ripresa del paese”, spiega il presidente Carlo Rienzi.

“L’industria italiana, tuttavia, dovrà adesso fare i conti con il caro-prezzi e i rincari delle bollette che stanno caratterizzando il nuovo anno. Si tratta di un’emergenza che rischia di avere ripercussioni non solo sui consumi delle famiglie, ma anche sulla salute della nostra industria. Emergenza contro la quale il Governo non ha finora adottato adeguate misure di contrasto”., conclude Rienzi.

SOSTEGNI E AIUTI ANCHE PER GAS

Un’altra preoccupazione riguarda la richiesta di aiuti ai costi di funzionamento degli impianti di erogazione del gas. In merito, l’assessore regionale della Basilicata, Francesco Cupparo, afferma: “Stiamo lavorando per procedere ad una notifica ad hoc alla Commissione Europea, in merito alla possibilità di attivare degli aiuti. È una questione particolarmente rilevante per la continuità produttiva delle nostre imprese. In particolare, in una situazione di difficoltà perché la ripresa post-Covid deve ancora concretizzarsi e i rincari energetici potrebbero allontanarla”.

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