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Bp, Total, Eni: le Big Oil affondano gli investimenti nel petrolio

Come si muovono (e si muoveranno) Bp, Total, Eni e le altre Big Oil con gli investimenti sul petrolio

Nonostante i prezzi del petrolio siano più che raddoppiati nel secondo trimestre del 2021, le Big Oil frenano sugli investimenti, tagliano i costi e provano a rivoluzionare il proprio business.

Cosa aspettarci dai prossimi piani strategici? Andiamo per gradi.

LA CRESCITA DEI PREZZI DEL PETROLIO

Partiamo dai numeri. I prezzi di riferimento del greggio, nel secondo trimestre del 2021, sono più che raddoppiati rispetto a un anno prima e nelle ultime settimane il mancato accordo sulla produzione all’interno dell’Opec+ ha spinto il barile fino ai 78 dollari, il massimo in quasi tre anni.

CRESCONO LE CASSE DELLE COMPAGNIE

La crescita dei prezzi porta flussi di denaro fresco nelle casse delle compagnie, da Exxon Mobil, Royal Dutch Shell e BP.

“Il flusso di cassa per le major sembra molto forte”, ha detto l’analista di Redburn, Stuart Joyner, aggiungendo che si attende prezzi ancora più alti con una crescita ulteriore della domanda.

VERSO NUOVI PIANI DI SPESA

Che tutto questo si rispecchi nei nuovi piani di spesa che dovranno essere presentati nelle prossime settimane?

Molto “improbabile”, scrive Reuters, nonostante sono diverse le compagnie che concordano che nei prossimi mesi il prezzo al barile dovrebbe toccare i 100 dollari al barile.

COMPAGNIE IMPEGNATE NEI TAGLI

“Le compagnie petrolifere internazionali stanno ancora ricostruendo i loro bilanci”, ha detto a Reuters Brian Gilvary, CEO della divisione petrolio e gas di Ineos Energy ed ex chief financial officer di BP. Le Big Oil provano a tamponare ancora i danni del Covid-19.

LA RIVOLUZIONE DI BUSINESS

E non solo. La verità è che le Big Oil sono anche impegnate in un deciso cambio di passo. Da Bp a Shell, da Total ad Eni e Repsol, le compagnie vogliono contribuire fattivamente alla riduzione delle emissioni di carbonio, con nuovi ed importanti investimenti nelle energie rinnovabili. Questo significa che se le volte precedenti un aumento dei prezzi del petrolio portava a nuovi investimenti nel settore, ora le società si atterranno ad una politica di investimenti più rigida e soprattutto più rinnovabile.

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