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Caro Energia

Caro energia, le nuove mosse del governo

Per Giuseppe Conte, intervistato dal Sole 24 Ore, servono più estrazioni di gas e rigassificatori. Ma la vera svolta è meno burocrazia per le rinnovabili. Per il sottosegretario al Mef Freni gli aiuti di Stato in arrivo saranno necessari. 

Stasera, dunque, ci sarà il Consiglio dei Ministri. La prima tranche d’intervento dell’esecutivo Draghi è pronta a partire: arrivano le prime misure contro il caro energia. Una situazione sempre più insostenibile per famiglie e imprese. Poi, scrive il quotidiano di Confindustria, un “intervento più ampio a fine mese con revisione al rialzo del deficit”. In concreto, si taglieranno il fisco su benzina e gasolio, verranno allargate le rateizzazioni per le bollette e, infine, “nuovi aiuti alle imprese più colpite”.

UN’AUTOCERTIFICAZIONE CONTRO IL CARO ENERGIA

Inoltre, come riporta il Messaggero, basterà un’autocertificazione per accedere alle agevolazioni d’esenzione dal pagamento delle commissioni. Una misura riguardante “i finanziamenti concessi a sostegno di comprovate esigenze di liquidità delle imprese”, che dunque “non riguarda le garanzie per investimenti” bensì solo le situazioni di necessità da costi del caro energia e carburante.

UN NUOVO DEF A FINE MARZO

A fine marzo, invece, si attenderà un nuovo Def per “rivedere al rialzo gli obiettivi di deficit di quest’anno abbandonando la linea del 5,6% scritta a ottobre scorso”, scrive ancora il Sole. La svolta verrà rappresentata dall'”inserimento nei saldi tendenziali del gettito fiscale aggiuntivo prodotto anche dal caro-carburante: solo a gennaio sono entrati 8,18 miliardi di Iva, con un aumento del 40% rispetto a 12 mesi prima”.

CONTE E LA SVOLTA M5S SULL’ENERGIA

La situazione di ora, invece, rimane complicata. Il contesto della guerra ucraina ha inasprito un quadro di estrema dipendenza unilaterale (dalla Russia, ndr) nota da tempo e colpevolmente ignorata, anzi peggiorata negli anni. Ieri a Palazzo Minerva si è tenuto un incontro tra Movimento Cinque Stelle e associazioni industriali sul caro energia. Oggi, intervistato dal quotidiano diretto da Fabio Tamburini, il capo politico dei grillini Giuseppe Conte dice che “al Paese serve “un’autostrada verde” per investimenti massicci in rinnovabili con ricadute positive per i conti di imprese e cittadini”. Certamente, “sì alla ricerca di fornitori alternativi di gas” vista la  contingenza: “Sì anche ai rigassificatori galleggianti per convertire il gas liquido degli Usa e sì a una maggiore estrazione di gas dai nostri impianti già in funzione”. Mentre la vera svolta, per l’ex premier, deve riguardare le rinnovabili e dunque il futuro. E qui, il richiamo è a meno burocrazia possibile per spianare quell’autostrada sopra citata.

LE PAROLE DEL SOTTOSEGRETARIO FRENI SUL CARO ENERGIA

Parole importanti sul tema arrivano anche dalle colonne del Messaggero, per bocca del sottosegretario al Mef Federico Freni. “Sono necessari allo stesso tempo una iniezione di liquidità ed un supporto concreto al conto economico delle imprese per far fronte al caro energia; servono anche deroghe importanti per importi e durata degli aiuti”, dice. Ecco perché si parla anche di un “alleggerimento della pressione fiscale per il settore” energetico. Conta sostenere famiglie e imprese.

Da stasera, allora, parte una nuova corsa. Il governo muove i suoi (nuovi) passi contro l’emergenza bollette e carburante. L’auspicio è che gli interventi siano quanto più risolutivi.

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