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Tesla

Che fine ha fatto la guida autonoma completa di Tesla?

Musk promette una flotta FSD per metà degli USA entro il 2025, ma oggi Tesla schiera poche decine di robotaxi con supervisori umani e un tasso di collisioni quasi doppio rispetto a Waymo

Che fine ha fatto la guida autonoma completa? È la domanda che molti analisti si pongono dopo la promessa di Musk di coprire “metà della popolazione degli Stati Uniti” con una flotta dotata di Full Self-Driving (FSD) entro fine 2025. Ad oggi, però, le Tesla con il sistema di guida autonoma che percorrono le strade americane sono un centinaio, con a bordo un supervisore umano per frenate d’emergenza. Nonostante questo, dai dati emerge che il tasso di collisioni dei robotaxi Tesla è quasi doppio rispetto a quello di Waymo, il principale concorrente, che invece opera senza personale a bordo. Intanto, Musk attacca definisce i 2.500 veicoli di Waymo in servizio “numeri da principianti”.

LA GUIDA AUTONOMA (IN) COMPLETA DI TESLA

Dal 2018 Musk ripete a intervalli regolari che Tesla “risolverà la questione della guida autonoma entro l’anno” o “al massimo entro il prossimo”. Ma non è mai successo. Questa volta il miliardario sudafricano ha promesso che Tesla coprirà “metà della popolazione degli Stati Uniti” con una flotta dotata di FSD entro fine 2025. Quest’anno l’azienda ha lanciato il suo servizio di robotaxi ad Austin, in Texas. Il servizio, però, in questa zona si limita a una trentina di vetture, in un’area rigorosamente geofenced e con un supervisore umano a bordo armato di un “killswitch” per fermare l’auto in caso di rischio.

TESLA VS WAYMO

I robotaxi di Tesla si trovano a competere con un competitor agguerrito: Waymo. L’azienda parte del gruppo Alphabet, che orbita nella galassia di Google, ha 2.500 veicoli che percorrono le strade americane. Una flotta priva di conducente che Musk ha liquidato come “numeri da principianti”. Tuttavia, i robotaxi Tesla operativi oggi sono appena 30 in Texas e poco più di 100 in California. E soprattutto hanno un supervisore umano a bordo.

I dati interni e le offerte di lavoro indicano che Tesla sta assumendo migliaia di autisti. Secondo Electrek, Musk li metterà su Model Y dotate di FSD e adesivi “robotaxi”, una sorta di Uber con la guida assistita, per poi proclamare che Tesla ha una flotta più grande di Waymo.

CHI PREVIENE PIU’ INCIDENTI?

Il numero di incidenti è il principale indicatore della maturità della tecnologia della guida completamente autonoma completa. I dati mostrano che nonostante la presenza dei supervisori umani il tasso di collisioni dei robotaxi Tesla è quasi doppio rispetto a quello di Waymo, che invece opera senza personale a bordo. Inoltre, i dati sulla sicurezza forniti dalla casa di Musk non convincono diversi esperti poiché potenzialmente fuorvianti. I grafici diffusi da Tesla vogliono dimostrare la tesi che il FSD è più sicuro del conducente umano.

IL NODO DELLA SICUREZZA DI TESLA

Il primo elemento potenzialmente fuorviante, secondo gli esperti, è che si tratta di dati auto-segnalati e Tesla conteggia solo incidenti con airbag o dispositivi di sicurezza attivati. Le piccole collisioni, invece, non compaiono nelle statistiche. In secondo luogo, l’Autopilot si utilizza soprattutto in autostrada, già di per sé molto più sicura delle strade urbane.

Inoltre, è importante tenere in considerazione anche il profilo dei conducenti Tesla. Solitamente si parla di veicoli nuovi, utenti più benestanti e attenti alla tecnologia, categorie che statisticamente causano meno incidenti. Infine, diversi esperti osservano che molti conducenti evitano di attivare FSD proprio nelle situazioni più difficili o pericolose, dove avvengono la maggior parte degli incidenti “umani” con cui Tesla si confronta.

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