La grande sfida per il primo della classe è quella di migliorare e consolidare la posizione e dobbiamo spingere in questa direzione
“Nel caso dell’agrofood italiano partiamo da primi della classe e il rischio è che ci si possa sedere in una zona comfort. La grande sfida per il primo della classe è quella di migliorare e consolidare la posizione e dobbiamo spingere in questa direzione”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani parlando al summit Coldiretti “Recovery ‘food’ – L’Italia riparte dal cibo”. A parte ciò “il Recovery fund può diventare un acceleratore anche per i primi della classe, per aumentare, orgogliosamente, il gap con la concorrenza internazionale e migliorare la nostra leadership”. Quindi occorre approfittarne per “migliore e consolidare la nostra posizione”.
“Tutto quello che stiamo dicendo compresa una filiera agricola autosufficiente alla base ha la necessità di cambiare i meccanismi che ora ci consentono di mettere a terra non più del 10% dei progetti. È fondamentale. Sulla banda larga mi atterrei a quanto detto da Colao oggi, internet come un diritto universale, una sfida su cui non possiamo perdere il treno. Per quanto riguarda la zootecnia è parte di quel concetto di primi della classe dobbiamo cercare di mantenere quel gap con la concorrenza il più alto possibile, ci vuole un po’ di orgoglio italiano”, ha concluso Cingolani che ha chiuso ricordando l’impegno di tutto il governo per cercare di raggiungere gli obiettivi previsti.