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Cingolani

Cingolani: Stiamo costruendo una legge di accelerazione del Pnrr

“Sul mini-nucleare valuteremo il da farsi se Bruxelles la considererà tra i progetti verdi”

“I nostri obiettivi sulle emissioni comportano una trasformazione anche sociale. Ovviamente sono possibili aggiustamenti se cambiano le condizioni. Ma con il Piano nazionale di ripresa e resilienza abbiamo cinque anni per partire lanciati in questa corsa che durerà trent’anni e sappiamo cosa vogliamo: nuove infrastrutture, mobilità elettrica, protezione del territorio, acqua, natura, mari. Prendiamo l’idrogeno. Vogliamo una società in cui i mezzi di trasporto o le acciaierie usino idrogeno verde da energia rinnovabile”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani in un’intervista a Repubblica.

ENTRO IL 2030 70 GW DI POTENZA

Come ci si arriva? “Installando entro il 2030 settanta Gigawatt di potenza per la produzione di rinnovabili. L’obiettivo è di 6 ma finora ne abbiamo installati 0,8. Così ci nettiamo novant’anni non nove”, ha spiegato il ministro.

UNA LEGGE PER ACCELERARE

Come si risolve? “Stiamo costruendo una legge di accelerazione più che di semplificazione del Pnrr. Senza quella non c’è niente. Ma il ministero della Transizione ecologica dovrà anche dotarsi di una componente tecnica e di una internazionale capaci, che durino oltre il mio mandato pee sefuire lo sviluppo dei progetti. E quando il governo ogni anno farà la legge di bilancio, il ministero dovrà poter bollinare in maniera vinocolante la sostenibilità ambientale di ogni misura. In futuro ci verrà richiesto se dobbiamo convincere i mercati a investire nel nostro debito. Ma ora la cosa più urgente è cambiare le procedure autorizzative”, ha detto Cingolani.

SUL MINI-NUCLEARE VALUTEREMO IL DA FARSI

La Francia punta ai reattori nucleari da 340 megawatr piccoli come container che Bruxelles valuta di ammettere tra i progetti verdi. “Questa decisione potrebbe cambiare le strategie di molti paesi. Se cambierà la definizione stessa di energia rinnovabile lo scenario competitivo fra economie europee cambia. Se succederà davvero valuteremo il da farsi”, ha concluso il ministro.

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