Clima, Copernicus: incendi boschivi hanno causato aumento emissioni di carbonio in primavera
Durante i mesi di marzo, aprile e maggio – secondo quanto riporta Copernicus – l’America centrale ha registrato incendi boschivi stagionali leggermente superiori alla media, che hanno provocato il trasporto di alcuni pennacchi di fumo verso il Nord America e l’Atlantico settentrionale.
Durante il mese di maggio si sono verificati incendi boschivi significativi in due diverse regioni dell’emisfero settentrionale: in Eurasia e nel Canada occidentale. Gli incendi boschivi in Eurasia hanno interessato il Kazakistan, la Mongolia e alcune regioni confinanti con la Russia, tra cui Kurgan, Tyumen, Omsk e Novosibirsk. Gli incendi boschivi in questa regione hanno bruciato con un’intensità elevata, e in alcune regioni i livelli sono arrivati a superare la media del periodo compreso tra il 2003 e il 2022, e le loro emissioni complessive stimate per il mese sono state paragonabili a quelle dei mesi di maggio degli ultimi anni.
Gli incendi boschivi su larga scala nel Canada occidentale sono divampati per tutto il mese di maggio 2023. Dall’inizio del mese di maggio, i dati CAMS sulla Potenza Radiativa di Fuoco (Fire Radiative Power – FRP) hanno rilevato una significativa attività di incendi boschivi nella Columbia Britannica, nell’Alberta, nel Saskatchewan e nei Territori del Nord-Ovest, con un aumento dell’attività più a oriente nell’Ontario e nella Nuova Scozia alla fine del mese. Inoltre, il CAMS ha rilevato emissioni significative da questi incendi boschivi, con un trasporto persistente a lungo raggio attraverso il Nord America e l’Oceano Atlantico, fino a raggiungere la Scandinavia e l’Oceano Artico. Il Canada ha raggiunto una delle emissioni più alte mai registrate nel mese di maggio, superando i record totali di Colombia Britannica, Saskatchewan, Territori del Nord-Ovest e Nuova Scozia.
(Energia Oltre – cmr)