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Clima

Climate tech, il report PwC sugli investimenti in un settore in grande crescita

Tra la seconda metà 2020 e la prima metà 2021 gli investimenti di venture capital e di capitali privati sono aumentati fino a 87,5 miliardi di dollari

Gli investimenti privati nelle tecnologie climatiche sono in crescita, ma vi è ancora un disallineamento tra dove si stanno indirizzando i fondi e le aree in cui concentrarsi, in quanto potenzialmente più idonee per ridurre le emissioni. È quanto emerge da un nuovo studio condotto da PwC sugli investimenti e gli accordi stretti nel settore delle tecnologie dedicate al clima.

LA CRESCITA DEL SETTORE CLIMATE TECH

Dallo studio si scopre che tra la seconda metà del 2020 e la prima metà del 2021 (il periodo analizzato da PwC) gli investimenti di venture capital e di capitali privati sono aumentati fino a raggiungere una cifra complessiva di 87,5 miliardi di dollari. La cosiddetta climate tech, nel suo complesso, vale ora 14 centesimi per ogni dollaro di venture capital investito.

LE 5 MAGGIORI AREE TECNOLOGICHE

“Nelle nostre analisi abbiamo rilevato che vi sono ancora delle aree significative di potenziale inespresso”, si legge nel report. “Delle 15 aree tecnologiche analizzate le prime 5 – che rappresentano oltre l’80% della potenziale riduzione delle emissioni future entro il 2050 – tra il 2013 e la prima metà del 2021 hanno ricevuto solo il 25% degli investimenti totali nel climate tech”.
Le 5 aree in oggetto sono Energia Solare, Energia eolica, Tecnologia contro lo spreco alimentare, Produzione di Idrogeno verde e Cibi alternativi. Lo studio non mira ad illustrare l’intero panorama degli investimenti, ma ad analizzare i finanziamenti volti a ridimensionare le nuove innovazioni.

SI INVESTE SOPRATTUTTO IN MOBILITÀ E TRASPORTI

PwC ha identificato oltre 6.000 investitori unici tra venture capitalist, private equity, corporate VC, business angels, filantropi e fondi governativi. Insieme, tutti questi soggetti tra il 2013 e il primo semestre del 2021 hanno finanziato oltre 3.000 startup di tecnologie climatiche, coprendo quasi 9.000 round di finanziamento.

Nel secondo semestre 2020 e nel primo semestre del 2021 hanno operato circa 2.500 investitori, che hanno partecipato a quasi 1.400 round di finanziamento. Nei 12 mesi precedenti vi erano stati meno di 1.600 investitori attivi, e ciò dimostra la crescente concorrenza negli affari sulle climate tech man mano che la comunità di investitori comprende le opportunità che offre questo asset.

L’area Mobilità e Trasporti continua ad essere quella che riceve le maggiori quote di finanziamenti, questo perché i veicoli elettrici, la micromobilità e gli altri modelli di trasporto innovativo continuano ad attirare l’attenzione degli investitori. Delle 10 startup che hanno attirato la maggior parte degli investimenti nel secondo semestre 2020 e nel primo semestre 2021, 8 erano di Mobilità e Trasporti.

Mobilità e Trasporti guidano anche la classifica del tasso di crescita, seguiti da Industria, Produzione e Gestione delle Risorse (IM&R) e Servizi Finanziari, che registrano ciascuno una crescita di oltre il 260% su base annua tra il secondo semestre 2019 e il primo semestre 2021. Solo un’area di sfida verticale, la Built Environment, ha registrato un tasso di crescita inferiore al 90%, arrivando ad una crescita del 20%. Le aree di Cattura, rimozione e stoccaggio dei gas serra e Gestione e rendicontazione dei cambiamenti climatici hanno registrato tassi di crescita su base annua rispettivamente del 27% e del 16%.

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