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Nucleare

Entro il 2030 nuovo giro di vite Ue sulla Co2. Ecco come

Nuovi obiettivi nazionali vincolanti in agricoltura, trasporti, edilizia e rifiuti e compensazione della deforestazione

Le emissioni di CO2 prodotte da agricoltura, trasporti, edilizia e rifiuti dovranno essere ridotte del 30% entro il 2030 e la deforestazione dovrà essere compensata piantando nuovi alberi. Sono questi sono gli obiettivi di due proposte di legge dell’Unione europea adottate in via definitiva.

TAGLI CONTRIBUIRANNO A OBIETTIVO TAGLIO 40% EMISSIONI GAS SERRA UE

Gli obiettivi decisi dal Parlamento Ue – approvato con 343 voti favorevoli, 172 contrari e 170 astensioni – dovranno essere trasformati in obiettivi nazionali vincolanti per i settori che non rientrano nell’attuale sistema comunitario di scambio delle quote di emissione, vale a dire l’agricoltura, i trasporti, l’edilizia e i rifiuti, che insieme rappresentano circa il 60% delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione. Questi tagli contribuiranno a rispettare l’impegno collettivo europeo di ridurre del 40% le emissioni di gas a effetto serra in tutti i settori e riportarle ai livelli del 1990, come previsto dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

GERBRANDY (RELATORE): REGOLAMENTO CHIEDE A TUTTI I GOVERNI DI ACCELERARE GLI INVESTIMENTI VERDI SU AGRICOLTURA, TRASPORTI, RIFIUTI ED EDIFICI

“Abbiamo fatto del nostro meglio per concordare un ambizioso regolamento europeo in materia di azione sul clima, nonostante i tentativi di molti governi dell’Ue di minare la nostra ambizione – ha affermato il relatore Gerben-Jan Gerbrandy (ALDE, NL) -. Grazie alle pressioni del Parlamento, siamo riusciti a ridurre il budget di carbonio consentito con le emissioni di circa quattro milioni di automobili. I governi europei dovranno fare di più e prima. Ritardare l’azione in favore del clima non è più possibile; questo regolamento chiede a tutti i governi di accelerare gli investimenti verdi per affrontare le emissioni provenienti da agricoltura, trasporti, rifiuti ed edifici”.

SILVICOLTURA: UNO STRUMENTO PER COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Il Parlamento europeo ha inoltre adottato un’altra normativa volta a ridurre le emissioni di gas a effetto serra derivanti dall’uso del suolo e dalla silvicoltura e ad aumentare il livello delle emissioni assorbite dalle foreste per far fronte ai cambiamenti climatici. Attualmente, le foreste dell’Ue assorbono l’equivalente di quasi il 10% del totale dei gas a effetto serra prodotti dall’Unione ogni anno. Il provvedimento approvato stabilisce che i Paesi dell’Ue debbano garantire che la deforestazione sia bilanciata da nuovi alberi e introduce le misure da adottare per promuovere l’assorbimento di CO2 delle foreste, delle coltivazioni e dei pascoli. Gli eurodeputati hanno rafforzato queste disposizioni aggiungendo che, entro il 2030, gli Stati membri dovranno impegnarsi affinché l’assorbimento di CO2 superi le emissioni, in linea con gli obiettivi a lungo termine dell’Ue e con l’Accordo di Parigi.

LINS (RELATORE): VOGLIAMO CHE LE NOSTRE FORESTE CONTINUINO A ESSERE GESTITE IN MODO SOSTENIBILE

“Le attività LULUCF riguardano il contributo positivo dell’agricoltura e della silvicoltura per combattere i cambiamenti climatici – ha affermato il relatore Norbert Lins (PPE, DE) -. Il Parlamento si è impegnato per trovare un equilibrio tra flessibilità e le norme contabili comparabili per i 28 Stati membri. Sono convinto che siamo riusciti a rafforzare la bioeconomia – legno per edilizia, mobili e bioenergia (…) Con questa legislazione stiamo inviando un messaggio: desideriamo che le nostre foreste in Europa continuino a essere gestite in modo sostenibile e continuare a mantenere una forte silvicoltura in Europa”, ha concluso.

PROSSIME TAPPE

Il Consiglio dovrà approvare formalmente entrambi i testi, già concordati informalmente in prima lettura con i deputati, prima che possano entrare in vigore.

 

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