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Energia Lega

Cosa hanno detto Starace, Descalzi e Donnarumma alla kermesse della Lega

I manager di Enel, Eni e Terna hanno chiesto un cap al prezzo del gas e un potenziamento della rete di trasporto dell’energia

“L’aumento del prezzo del gas “è destinato a perdurare finché non si pone un tetto alla volatilità, senza motivo, che il gas sta avendo in Europa”. Senza un price cap “saremmo costretti a rincorrere ulteriori aumenti”. Lo ha detto l’ad di Enel Francesco Starace intervenendo al convegno “È l’Italia che vogliamo” organizzato dalla Lega negli spazi della Lanterna di Roma. “È fondamentale che l’Italia diventi molto meno dipendente dal gas. Essenzialmente è stupido bruciare gas per produrre energia elettrica e per il riscaldamento. In Italia ci sono però dei settori industriali che hanno bisogno del gas, come il settore della carta, del vetro e della ceramica. Per questi settori non c’è un’alternativa possibile, non possiamo farli andare avanti con le rinnovabili. Sono settori – ha aggiunto il manager – che devono essere protetti. Dobbiamo quindi smettere di usare il gas e ridurne il consumo tutte le volte che è possibile farlo”.

“La gestione di un processo autorizzativo di un impianto industriale richiede un grosso lavoro. Come è già avvenuto in Spagna e in Germania, anche in Italia serviranno 2.000-3.000 persone in più nella Pubblica Amministrazione per portarci a sviluppare 40.000-50.000 MW di rinnovabili. Una quantità che, unita con i 10.000 MW degli stoccaggi, azzererebbero la dipendenza dell’Italia dal gas”, ha ammesso Starace.

Per quanto riguarda l’energia nucleare, Starace ha concluso infine che “in Italia ci sono delle tecnologie molto interessanti, come quella dei mini reattori che non sono alimentati al torio, quindi più sicuri. Queste tecnologie rappresentano il futuro, ma per l’applicazione commerciale bisognerà attendere il 2040”.

DESCALZI: TROPPE SPECULAZIONI

Sui prezzi del gas “ci sono tanti elementi speculativi, come il timore che possano fermarsi gli approvvigionamenti, la paura che non si possano riempire gli stoccaggi. Negli ultimi 7-8 anni c’è stata una forte riduzione degli investimenti a livello globale sul petrolio e sul gas. Le risorse vanno messe nel cambiamento, nelle rinnovabili e nelle bioraffinerie, ma non sono infinite”, ha detto nel suo intervento l’ad di Eni Claudio Descalzi. “In questa situazione eccezionale bisogna mettere un limite al prezzo del gas a livello europeo. Si può fare ed è la soluzione più efficace e più immediata, ma va fatta a livello europeo”.

DONNARUMMA: FONDAMENTALE PIANIFICARE I PROSSIMI ANNI

“Come rete di trasporto dell’energia stiamo dialogando continuamente con le istituzioni e con gli altri operatori per cercare delle soluzioni nell’immediato. È però fondamentale pianificare quello che dovrà avvenire nei prossimi anni: bisogna accelerare il ritmo delle rinnovabili per produrre 5-6 GW l’anno per i prossimi 7-8 anni e per farlo bisogna agire sulle autorizzazioni. Un paio di anni fa le richieste di connessione alla rete degli impianti di energia rinnovabile ammontavano a qualche decina di gigawatt, oggi abbiamo richieste per 180 GW, che equivale a 3 volte il valore del nostro gap al 2030”, ha concluso l’ad di Terna Stefano Donnarumma.

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