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Reattore Nucleare ITER

Cos’è il nucleare civile e quali sono i piani dell’Italia

A fine febbraio Noi Moderati ha presentato una proposta di legge sul nucleare di nuova generazione, e il governo Meloni considera l’atomo un elemento cardine della strategia energetica italiana

Nel lungo e delicato percorso che, un giorno, potrebbe vedere il nostro Paese riutilizzare il nucleare nel mix energetico nazionale, un ruolo verrà svolto anche dalla cosiddetta “fissione nucleare civile”. Il governo Meloni ne fece accenno già in campagna elettorale, ma anche l’ad di Eni Claudio Descalzi e Roberto Cingolani – attuale ceo di Leonardo ed ex ministro della Transizione ecologica – la considerano un elemento cardine della strategia energetica italiana.

IL NUCLEARE CIVILE IN ITALIA

La situazione nel nostro Paese non è facile, e l’ingegnere nucleare è sempre stata una figura piuttosto rara. Nel 1987 – dopo il referendum che, a seguito del disastro della centrale di Chernobyl, decretò lo stop all’atomo in Italia, nelle nostre università le iscrizioni crollarono, in particolar modo per quanto riguarda le specializzazioni nelle centrali nucleari.

Inoltre, non tutti lo sanno, ma le radiazioni vengono utilizzate in diversi settori, e in ambito medico sono anche molto utili. La nota scienziata e premio Nobel Marie Curie, ad esempio, costruì una macchina per effettuare le radiografie sul campo ai soldati durante la Prima Guerra Mondiale. Ciononostante, in Italia in pochissimi hanno scelto questi studi rispetto ad altri Paesi, come la Francia, che è sempre stata pro-nucleare.

IL RUOLO DELL’ENEA

Ecco, quindi, perché oggi il governo, soprattutto attraverso il ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, vuole puntare sui giovani. E vuole farlo anche con il contributo dell’Enea. Il governo Meloni ha infatti destinato 135 milioni di euro del fondo Mission Innovation all’Enea e al CNR affinché sviluppino centri di ricerca per costruire tecnologie di fissione nucleare, che le nostre aziende potrebbero poi utilizzare all’estero.

E la questione del referendum? Ad oggi il problema persiste, ma nel governo c’è chi lo considera un ostacolo superabile “in un paio di anni”. Il premier Giorgia Meloni, poi, lo ritiene un obiettivo a lungo termine, una svolta epocale che vorrebbe raggiungere durante la sua legislatura.

LA PROPOSTA DI LEGGE DI NOI MODERATI

Intanto, a fine febbraio Noi Moderati ha presentato una proposta di legge sul nucleare di nuova generazione, che sarà all’esame dell’Aula della Camera a maggio. A deciderlo è stata la Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. “La proposta di legge – si legge nel documento – si prefigge di promuovere una strategia nazionale volta a conseguire gli obiettivi già delineati nel PNIEC, ai fini dell’inserimento del nucleare di nuova generazione come fonte alternativa e pulita per la produzione di energia. A tal fine, la proposta di legge definisce l’impegno del nostro Paese a promuovere linee d’azione per lo sviluppo in ambito nazionale, europeo e internazionale, delle nuove tecnologie nucleari destinate alla produzione di energia per scopi civili”.

LA STRATEGIA PER IL NUCLEARE DI NUOVA GENERAZIONE

Nello specifico, la proposta prevede che, “in conformità agli obiettivi europei e nazionali in materia di energia e clima, al fine di accelerare il processo di decarbonizzazione dell’ Italia, entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Ambiente, sentita la Conferenza Stato-Regioni e province autonome e acquisito il parere delle competenti commissioni parlamentari, adotti una strategia volta a sviluppare gli obiettivi già delineati nel PNIEC per l’inserimento del nucleare di nuova generazione come fonte alternativa e pulita per la produzione di energia”.

IL REATTORE PROGETTATO DA NEWCLEO

All’interno di questo quadro generale, un ruolo importante potrà svolgerlo il centro Enea di Brasimone (in provincia di Bologna), in cui il fisico Stefano Buono, CEO di Newcleo, ha investito per sviluppare un “reattore nucleare, che non è nucleare”. In parole povere, la tecnologia di Newcleo necessiterà di una validazione scientifica per dimostrare che i processi avvengano nell’idrodinamica del piombo (i reattori, cioè, funzioneranno con il metallo liquido, anziché con l’acqua). Una centrale senza materiale radioattivo e, di conseguenza, assolutamente legale.

I PIANI DI ANSALDO NUCLEARE E L’ACCORDO CON WESTINGHOUSE

C’è infine il progetto che coinvolge Ansaldo Nucleare e la Romania. L’azienda energetica genovese intende sviluppare anch’essa una tecnologia al piombo, ma all’estero. Il progetto in Romania coinvolgerà anche la società statunitense Westinghouse.

Al momento c’è un accordo, con Westinghouse che entrerà in azione solo in caso di concrete opportunità commerciali. Nell’ottobre 2022, infatti, Westinghouse Electric e Ansaldo Nucleare – che per oltre 40 anni hanno lavorato insieme per sviluppare la tecnologia avanzata dei reattori ad acqua leggera (LWR) – hanno firmato un accordo di cooperazione per sviluppare una centrale nucleare di prossima generazione, basata sulla tecnologia Lead-cooled Fast Reactor (LFR). In base all’accordo, recitava una nota, “le due società porteranno avanti un progetto comune per massimizzare le sinergie, combinare esperienze nella progettazione, test e licenze e allineare i rispettivi partner e le organizzazioni della catena di approvvigionamento”.

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