Advertisement Skip to content
Tetto Al Gas Russia

Dalla Russia meno gas all’Italia. Cingolani: “Situazione sotto controllo”

Per Gazprom la mancata consegna “dipende dai problemi alla centrale di Portovaya”, che alimenta il gasdotto Nord Stream 1 con cui il gas arriva ad Eni

All’Italia sta arrivando meno gas dalla Russia, con Gazprom che oggi ha inviato il 44% in più di forniture rispetto a ieri. Come ha spiegato un portavoce di Eni, “a fronte di una richiesta giornaliera di gas da parte di Eni superiore di circa il 44% rispetto a quella avanzata ieri – un incremento dovuto al recupero delle quantità non ricevute e alle normali dinamiche commerciali – Gazprom ha comunicato che consegnerà solo il 65% delle forniture richieste. Le quantità consegnate saranno quindi di poco superiori rispetto a ieri, e si attesteranno ad un livello assoluto di circa 32 milioni di metri cubi/giorno”.

LA VERSIONE DI GAZPROM: PROBLEMI ALLA CENTRALE PORTOVAYA

La compagnia petrolifera russa ha spiegato che la mancata consegna “dipende dai problemi alla centrale di Portovaya”, che alimenta il gasdotto Nord Stream 1 con cui una parte dei volumi di gas arriva ad Eni.

Il flusso del gasdotto Nord Stream 1 verso la Germania è stato interrotto due volte questa settimana, secondo Berlino con l’obiettivo di provocare un aumento dei prezzi.

L’ambasciatore russo all’UE Vladimir Chizhov ha dichiarato che un arresto completo dei flussi nel gasdotto – che fornisce gas dalla Russia all’Europa sotto il Mar Baltico – sarebbe una “catastrofe” per la Germania.

IL MINISTRO CINGOLANI: LA SITUAZIONE È SOTTO CONTROLLO

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervenendo al Forum P.A., ha dichiarato che “al momento la situazione è sotto controllo, il danno è limitato”. La riduzione del gas impatta “non tanto sulla nostra attività quotidiana, quanto sugli stoccaggi” in vista dell’inverno. Oggi gli stoccaggi sono intorno al 54% incluse le riserve, entro fine anno dobbiamo arrivare al 90%. Ci sono delle operazioni in corso per accelerare”.

Il ministro ha aggiunto che “con gli operatori c’è un gruppo di monitoraggio con gli operatori, ci sentiamo 4-5 volte al giorno e stiamo seguendo la situazione”. Se nei prossimi giorni la diminuzione dei flussi dovesse perdurare, ha spiegato Cingolani, “per metà della settimana prossima avremo tutti gli operatori pronti ad intervenire. Abbiamo il nostro piano di contingenza, anche con eventuali operazioni di risparmio.  Sono passate 24 ore da quando la Russia ha annunciato una diminuzione delle forniture, per dei motivi che possono essere esterni, tecnici o di altro genere. Noi abbiamo tutte le contromisure pronte, ma la prima cosa è vedere se la situazione si stabilizza oppure no. Vediamo cosa accadrà nei prossimi tre giorni e all’inizio della prossima settimana decideremo”.

GENTILONI: AL MOMENTO SONO SOLO DEI SEGNALI

“Al momento parliamo di segnali che vengono dati ad alcuni Stati membri, non di decisioni solide da parte della Russia, quindi dobbiamo prenderli per quello che sono, dei segnali”. Così il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, a margine della riunione dell’Eurogruppo a Lussemburgo.

“Nelle ultime previsioni economiche – ha spiegato Gentiloni – abbiamo analizzato alcuni scenari negativi, includendo l’interruzione di fornitura del gas, e questo ovviamente porterebbe la crescita annuale in un territorio negativo. Per il momento però non è questo il caso perché abbiamo solo dei segnali, non decisioni”.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su