A Dubai, per l’annuale conferenza sul clima, ci sarà anche il Ministero dell’Ambiente con una serie di iniziative. Tutti i dettagli
Ci siamo. Domani inizia la conferenza sul clima, la Cop28 di Dubai che riunirà fino al 12 dicembre 197 Paesi più l’Unione europea per discutere le principali questioni attorno al clima, la transizione, il riscaldamento globale, il ruolo dei combustibili fossili e delle fonti rinnovabili.
I TEMI DELLA CONFERENZA SUL CLIMA DI DUBAI
Sono tante le questioni dirimenti da affrontare negli Emirati Arabi. Altrettante, le contraddizioni di un evento organizzato da un Paese che è tra i più identificati con il mondo dei combustibili fossili. Rispetto a Sharm 2022 e Glasgow 2021 si dovrà dare risposta al tema del fondo sui danni discusso un anno fa e sull’abbandono del carbone. A livello macro, invece, ci sono i parametri di Parigi 2015 che incombono sulla coscienza dei grandi inquinatori e – dal 2009 – il mai affrontato discorso della tassa da 100 miliardi annui promessa per risarcire le malefatte di petrolio e gas.
Secondo il think tank Bruegel, un eventuale (ma remoto) successo del vertice potrà misurarsi solo in rapporto a Parigi 2015 e al suo Global Stocktake. A Dubai dovranno valutarsi mitigazione, adattamento e finanza climatica. Nello specifico, ogni Paese dovrebbe mostrare i suoi progressi o comunque gli sforzi sulla riduzione delle emissioni e sulla spinta alle rinnovabili. Gli occhi puntati, in questo senso saranno sulle potenze del Golfo ma anche su Cina e India.
Oggi presso la sede del GECF, SE Mohamed Hamel, segretario generale del Forum dei paesi esportatori di gas, ha sottolineato il ruolo cruciale del CCUS nella lotta al cambiamento climatico. Dal Wwf, invece, è arrivato un altro monito. “Sia la Cop della credibilità climatica. Gli accordi che saranno presi a Dubai dovranno essere in linea con l’urgenza della crisi climatica e con la portata degli sforzi necessari per affrontarla. Nei negoziati sul clima più importanti da quando è nato l’Accordo di Parigi nel 2015, una decisione chiave riguarderà il “Global Stocktake” e la sua prima valutazione dei progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi dell’accordo. In risposta, la COP28 dovrà fornire una tabella di marcia per correggere la rotta e plasmare il futuro dell’azione per il clima su scala globale”.
IL PROGRAMMA
All’apertura dei lavori di domani parteciperà il Re d’Inghilterra Carlo III e fino a ieri era prevista anche la presenza del Papa, poi frenato dagli ultimi problemi di salute. Ci sarà anche la premier italiana Giorgia Meloni mentre come annunciato nei giorni scorsi mancherà Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d’America. “Su mandato della premier, ci si chiede di investirlo prioritariamente nei paesi dell’Africa. Il governo vuole progetti reali, sui quali piantare la bandiera italiana”, ha detto Francesco Corvaro – inviato speciale per il clima – in riferimento al Fondo da 4,2 miliardi 2022-2026 che porterà l’Italia a Dubai.
Qui il programma delle singole giornate
ANCHE IL MASE A DUBAI PER LA CONFERENZA SUL CLIMA
“Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica rappresenterà l’Italia a Dubai per la COP28, la ventottesima Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si svolge nell’Emirato dal 30 novembre al 12 dicembre. Presenti ai lavori e alle iniziative collaterali il Ministro Gilberto Pichetto e il Viceministro Vannia Gava, assieme a tutte le strutture impegnate nella fase negoziale”. Lo ha comunicato lo stesso Mase in questa nota di oggi.
“Oltre alla partecipazione diretta al negoziato, il contributo dell’Italia alla Conferenza di Dubai si fonda sull’impegno del governo nel promuovere le azioni per affrontare la sfida del cambiamento climatico in tutti gli scenari internazionali, valorizzando le esperienze e le buone pratiche del nostro Paese. Per questo, nel padiglione italiano, organizzato dal MASE, è previsto un ricco programma di eventi, che dalla prima giornata fino alla chiusura del negoziato arricchirà l’appuntamento internazionale sul “climate change” di ulteriori contenuti e motivi d’interesse. Negli spazi del padiglione italiano saranno messe in evidenza esperienze di istituzioni pubbliche e ‘player’ in campo ambientale ed energetico, università e “stakeholder”, per un calendario che si compone di 53 diversi appuntamenti, tutti orientati a promuovere azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico.
Gli eventi ricalcheranno i temi ispiratori delle giornate della COP28, affrontando argomenti quali l’ambizione climatica e il coinvolgimento dei giovani, la transizione giusta e la decarbonizzazione nel settore dei trasporti, il sistema agroalimentare, l’economia circolare e l’adattamento del territorio, le smart-cities e le comunità energetiche, ma anche tematiche quali la comunicazione per la sostenibilità, l’impegno della moda e della musica contro il cambiamento climatico. A proposito di musica, il Maestro Giovanni Allevi, “Ambassador” delle nuove generazioni nella lotta al cambiamento climatico alla Cop28, dedicherà ai giovani un clip inedito girato a Roma durante la Youth4Climate davanti al Colosseo illuminato, che verrà proiettato nel padiglione italiano l’8 dicembre. Tutti gli eventi saranno in “live streaming” sul canale YouTube del Ministero”.