L’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, illustra i piani del primo operatore per i servizi idrici in Italia e rimarca la necessità e l’urgenza dello sviluppo di una rete idrica nel Paese
Il primo operatore per i servizi idrici in Italia, Acea, sotto la guida dell’amministratore delegato Fabrizio Palermo, investirà 1,2 miliardi per raddoppiare lo storico acquedotto del Peschiera. Inoltre, secondo le dichiarazioni dell’amministratore delegato a La Repubblica, si dichiara pronto a destinare una cifra imponente per il termovalorizzatore della Capitale se si aggiudicherà la gara che il sindaco Roberto Gualtieri indirà ad agosto.
Decine sono i cantieri aperti nel Paese, finanziati dal Pnrr.
UN INVESTIMENTO DA 1,2 MILIARDI
Acea punta a raddoppiare l’acquedotto del Peschiera al quale destinerà un investimento di 1,2 miliardi. La storica opera si dirama per 130 chilometri di tubature e l’amministratore delegato, Fabrizio Palermo, dichiara a La Repubblica la necessità di “creare un struttura parallela, moderna, che metta in sicurezza la fornitura per 3 milioni di abitanti di Roma e per due altre città chiave: Fiumicino – con l’aeroporto più importante del Paese – e Civitavecchia, Capitale del turismo delle crociere”.
La realizzazione della rete idrica integrata, secondo Palermo “è modello da replicare su scala nazionale” che consentirà di indirizzare l’acqua quando e dove necessaria “in base alle necessità di imprese e famiglie”.
L’ASSENZA DI RETE IDRICA IN ITALIA
Per Palermo l’assenta di una rete in Italia è allarmante. Difatti, l’amministratore delegato di Acea evidenzia che “tutti i settori strategici hanno una grande infrastruttura nazionale: le tlc, l’elettricità, il metano. L’acqua, invece no. (…) Senza elettricità puoi sopravvivere, senza acqua no. Noi non possiamo prevedere dove e quando pioverà. Quindi dovremmo essere pronti a raccogliere l’acqua dovunque piova per spostarla, dovunque serve”.
IL TERMOVALORIZZATORE DI ROMA
Acea, per la costruzione del termovalorizzatore di Roma, ha presentato una manifestazione d’interesse. In merito, l’amministratore delegato, a La Repubblica, sottolinea : “il nostro progetto per la Capitale prevede l’uso delle migliori tecnologie al mondo in termini di emissioni”.
A presentare il progetto, però, non è soltanto primo operatore per i servizi idrici in Italia. Anche Hitachi e Vianini hanno manifestato il proprio interesse e la partita non è affatto chiusa. Palermo, infatti, riconosce che “dove fare il termovalorizzatore della Capitale è una scelta della classe politica”.
ACEA PUNTA SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Acea da tempo investe sull’intelligenza artificiale. Le reti idriche, infatti, secondo quanto sottolinea Palermo “sono presidiate da sensori che monitorano i flussi di acqua con sistemi di rilevazione digitale e logiche predittive. Algoritmi che consentono di abbattere i guasti fino al 25%”.
L’utilizzo di AI, però, apporta ulteriori benefici e Acea punta a “installare una nuova generazione di contatori intelligenti” che – a detta i Palermo – “permetterebbe di monitorare in tempo reale i consumi di ogni condominio e abitazione”.
L’APPELLO AL GOVERNO
In Italia, la tariffa idrica è di 2,11 euro per metro cubo e l’amministratore delegato di Acea fa il confronto con la media Europea che risulta essere di 3,5 euro per metro cubo.
In merito, secondo Palermo, “il governo e le autorità di regolazione dovrebbero stringere un patto con gli italiani e spiegare che investimenti miliardari sono indispensabili per mettere in sicurezza uno dei beni pubblici più preziosi. Investimenti tempestivi, nel medio e lungo periodo portano le tariffe a flettere”.