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Scozia Carbone

Energia, la Scozia demolisce l’ultima centrale elettrica a carbone e punta al net zero entro il 2045

L’impianto di Longannet ha funzionato per oltre 47 anni, bruciando carbone proveniente da tutto il mondo

La Scozia ha recentemente demolito la sua ultima centrale elettrica a carbone, ponendo fine al regno del combustibile fossile nel Paese con un vero e proprio “botto”, dopo decenni di dipendenza da un elemento ad alto contenuto di emissioni. Lo riporta il sito Cleantechnica.
“Questo evento è un promemoria simbolico: abbiamo messo fine alla produzione di energia elettrica a carbone in Scozia, e stiamo lavorando per diventare una nazione a zero emissioni entro il 2045”. Così il primo ministro scozzese, Nicola Sturgeon, subito dopo aver premuto il pulsante che ha innescato gli esplosivi. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Sturgeon – è generare il 50% dell’energia complessiva da fonti rinnovabili entro il 2030. La Scozia è a buon punto per realizzare gli investimenti chiave nelle energie rinnovabili, nell’idrogeno e nello stoccaggio di energia necessari per raggiungere questo obiettivo”.

LA DEMOLIZIONE CON 700 KG DI ESPLOSIVO

La parte più alta della centrale, chiamata Longannet Chimney, misurava oltre 600 piedi (183 metri) ed era la più grande struttura indipendente della Scozia. Un tempo era anche la più grande centrale elettrica di tutta Europa. Negli anni altre stazioni l’hanno surclassata, ma è rimasta la più grande stazione a carbone della Scozia fino al 2016, quando è stata chiusa. Per i successivi 5 anni è rimasta come un fantasma del carbone, fino a quando ScottishPower non ha deciso di installare degli esplosivi per realizzare una demolizione controllata.
I 700 chili di esplosivo predisposti hanno fatto crollare la torre, chiudendo ufficialmente la storia del carbone nel Paese. Dal 2016, ScottishPower produce solo energia rinnovabile da parchi eolici e solari.

LONGANNET, UNA STORIA LUNGA 47 ANNI

“Alla COP26 di Glasgow siamo stati orgogliosi di mostrare al mondo che la Scozia ha già fatto la storia del carbone. In qualità di azienda energetica al 100%, ci impegniamo ad aiutare il Regno Unito a porre fine alla sua dipendenza dai combustibili fossili”, ha dichiarato Keith Anderson, amministratore delegato di ScottishPower. “Per mezzo secolo il camino di Longannet ha dominato lo skyline del Firth of Forth (l’insenatura creata nella costa orientale della Scozia dall’estuario del fiume Forth, ndr); adesso abbiamo salutato quel punto di riferimento, ma questo è un giorno importante anche per la Scozia. Guardare la ciminiera dell’ultima centrale a carbone della Scozia cadere oggi rappresenta una vera pietra miliare perché il Regno Unito si allontana dalle grandi centrali elettriche inquinanti del passato e accelera sulla strada delle zero emissioni. Sappiamo già che la transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili è essenziale per ridurre al minimo gli impatti peggiori del riscaldamento globale e per affrontare l’emergenza climatica”.
L’impianto di Longannet ha funzionato per oltre 47 anni, bruciando carbone proveniente da tutto il mondo. Consumava generalmente 4 milioni di tonnellate di carbone all’anno e, a piena produzione, era in grado di produrre abbastanza elettricità per alimentare due milioni di case.

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