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Piano Mattei

Eni compie 70 anni e torna il Piano Mattei

Eni compie 70 anni di attività e torna il Piano Mattei, la strategia del suo fondatore. Meloni è tornata a parlare della strategia per trasformare l’Italia in hub energetico dell’Europa

Il Piano Mattei è stato il grande protagonista delle celebrazioni dei 70 anni di Eni. Infatti, nella suggestiva cornice del Gazometro di Roma Ostiense, primo distretto di innovazione tecnologica dedicato alle nuove filiere energetiche, la Premier Giorgia Meloni ha rilanciato il “modello di cooperazione non predatorio, in cui entrambi i partner devono poter crescere e migliorare”.

70 ANNI DI ENI, TORNA IL PIANO MATTEI

Giorgia Meloni è tornata a parlare del Piano Mattei, che ricalca la strategia del fondatore dell’azienda, atteso a giorni in Parlamento.

“Celebrare i 70 anni di Eni vuol dire celebrare 70 anni della nostra storia nazionale. Gli italiani si erano rialzati, stavano ricostruendo quando la società è nata. In molti non vedevano di buon occhio il fatto che l’Italia potesse diventare una potenza industriale. Mattei ha dettato anche alcune regole al mondo dell’Oil&Gas, sfruttando anche il metano di cui era ricca la Pianura Padana. Le nostre aziende sono diventate così competitive sul mercato globale, un passaggio di svolta per il nostro Paese”, ha affermato il Presidente del Consiglio.

La strategia della Premier punta sulla costruzione di un partenariato con il Continente Africano, con benefici per entrambi.

“La guerra in Ucraina ha innescato una crisi che potrebbe anche diventare un’opportunità dalla nostra posizione geografica. Possiamo ambire a diventare hub nazionale di approvvigionamento energetico dell’intera Europa costruendo un partenariato vantaggioso per tutti con l’Africa. Intendiamo conciliare il progresso con il diritto dei nostri partner. La transizione deve camminare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica. Dobbiamo sperimentare tutte le tecnologie che consentono di trasformare l’economia da lineare a circolare. C’è poi la prospettiva dell’energia da fusione. C’è tanta strada da fare ancora insieme, il Governo italiano sarà al vostro fianco”, ha aggiunto Meloni.

PIANO MATTEI, PAROLA D’ORDINE SOSTENIBILITÁ ECONOMICA E SOCIALE

Sostenibilità economica e sociale sono due pilastri della transizione ecologica e della strategia industriale di Eni.

“Chi parla di transizione ecologica senza tenere conto della componente sociale e industriale fa ideologia e rischia di farci fare un passo indietro rispetto ai progressi che facciamo con Eni. Quando un’azienda di Stato destina parte delle proprie risorse al futuro vuol dire che fa appieno il proprio mestiere, certo poi servono gli uomini. Il presidente ha un curriculum che gli consente di essere il vertice di questa grande azienda. Anche l’amministratore delegato è qui da 10 anni. Cambiano i governi ma il riconoscimento al percorso di competenza, capacità e visione va a tutto il management e a tutte le persone che lavorano in questa azienda”, ha affermato Ignazio La Russa, Presidente del Senato.

L’azienda fondata da Mattei rappresenta uno dei ponti energetici naturali verso l’Africa, in considerazione dell’esperienza maturata negli anni nel Continente Africano.

“L’interesse per gli altri è il nostro terzo elemento distintivo. L’interesse che manifestiamo per gli altri si traduce nella creazione di un grande valore nel lungo periodo, che supera quello del profitto nel breve. Questo significa anche lasciare buona parte dell’energia che produciamo al mercato nei Paesi che ci ospitano, creare lavoro e promuovere l’accesso all’energia, la diversificazione dell’economia, lo sviluppo sanitario, imprenditoriale, agricolo, scolastico. Quello che oggi è definita sostenibilità è sempre stato un paradigma essenziale nella crescita e nello sviluppo industriale di Eni: ed è la ragione per cui ci sentiamo a casa in tutti i Paesi in cui operiamo”, ha affermato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni.

L’IMPORTANZA DELL’INNOVAZIONE

L’innovazione è un elemento centrale della transizione energetica, ma è altrettanto importante fare ricerca e sviluppo in modo attento.

“La capacità di governare da protagonista le fasi di trasformazione, di cavalcarle dominandole senza mai subirle. Proprio in questo sta una delle caratteristiche chiave di Eni, uno dei suoi principali punti di forza. Sicurezza energetica e transizione energetica sono due concetti che possono coesistere, possono essere coniugati e possono trovare un virtuoso momento di sintesi, a condizione che la seconda sia realizzata in modo ordinato e pragmatico, con la tempistica necessaria affinché le nuove soluzioni energetiche giungano a piena maturità tecnologica. 7 centri di ricerca in Italia, 1000 ricercatori, collaborazioni scientifiche in tutto il mondo per progetti che riguardano i vari ambiti della sostenibilità e della transizione energetica: dal risanamento del suolo e delle acque, alle nuove fonti energetiche rinnovabili, fino alla fusione a confinamento magnetico”, ha affermato Giuseppe Zafarana, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Eni nel corso delle celebrazioni dei 70 anni dell’azienda.

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