Advertisement Skip to content
Exxon UBS

ExxonMobil mette in stand by i piani di Cipro

La società americana ExxonMobil rinvia il programma 2020 nel Blocco 10, nessuna informazione ufficiale sui piani Eni e Total

L’importante programma di perforazioni che ExxonMobil avrebbe dovuto intraprendere per confermare il grande deposito di gas a sud di Cipro è stato sospeso. Ancora una volta a metterci lo zampino è la pandemia da coronavirus che secondo Philenews, citata dal quotidiano cipriota Khatimerini, sta ritardando tutte le operazioni.

TUTTO RINVIATO A SETTEMBRE 2021

Secondo Philenews, le trivellazioni di verifica previste per il blocco 10 della zona economica esclusiva di Cipro sono state rinviate a settembre 2021.

EXXONMOBIL HA SCRITTO AL GOVERNO DI CIPRO

ExxonMobil avrebbe scritto una lettera la scorsa settimana informando il governo della Repubblica di Cipro che la perforazione programmata su due zone veniva messo in stand by a causa dello scoppio globale del coronavirus e delle difficoltà operative che ha causato all’interno dell’azienda.

Il ministro dell’Energia Georgios Lakkotrypis ha in effetti confermato che “la società ci ha informato di alcuni ritardi nella pianificazione” delle operazione del Blocco 10, Pianificazione, ha aggiunto il ministro, “cruciale per stabilire se il deposito di gas naturale nella ZEE della Repubblica di Cipro può essere commercialmente estraibile”.

LE PRIME INDAGINI MOLTO PROMETTENTI

L’anno scorso, il ministro aveva affermato che i primi risultati prodotti dalle indagini erano da considerarsi una buona base per esplorare la prospettiva di costruire un impianto di GNL a Cipro, chiarendo che sarebbero state ancora necessarie maggiori quantità di gas liquefatto per lo sviluppo dell’isola.
Steve Greenlee, presidente della società di esplorazione di ExxonMobil, a quei tempi aveva dichiarato che i risultati iniziali erano incoraggianti in una “zona di esplorazione di frontiera” come il Mediterraneo orientale.

GLAUCUS-1 SI STIMA CONTENGA DA 5 A 8 TRILIONI DI PIEDI CUBI DI GAS

La conferma di come la zona sia particolarmente promettente, semmai ce ne fosse bisogno, era arrivata l’anno scorso, con l’annuncio di ExxonMobil su Glaucus-1, uno delle due zone target del programma portato avanti nel blocco 10, che si stimava potesse contenere da 5 a 8 trilioni di piedi cubi di gas naturale.

La perforazione è stata condotta da ExxonMobil Exploration and Production Cyprus (Offshore) e dalla azienda partnership OPC upstream di Qatar Petroleum International. Al contrario di quanto accaduto con Glaucus-1, non erano invece state scoperte quantità vitali di idrocarburi in Delphyne-1 all’interno dello stesso blocco.
“Il potenziale di questa nuova risorsa scoperta come fonte di energia per i mercati regionali e globali sarà ulteriormente valutato”, aveva aggiunto Greenlee.

ALTRE TRE ESPLORAZIONI PROGRAMMATE PER IL 2020 PER ENI, TOTAL E KOGAS

Altre tre esplorazioni erano state programmate lo scorso anno in vista del 2020, incluso il campo di Kronos nel blocco 6, dopo che Total ed Eni avevano deciso di unire le forze in sette blocchi, con il supporto della coreana KOGAS in alcuni di essi.

ANCORA NIENTE DI UFFICIALE MA SI PENSA A UN RINVIO

Ma i rapporti suggeriscono che sono da registrare anche qui alcuni ritardi poiché la nave perforatrice programmata per l’esplorazione di Total-Eni questo mese era ancora in Libano, con problemi logistici relativi al trasporto di personale e alla spedizione di materiali.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su