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Ford

Ford perde 3.800 ingegneri in Europa lungo la strada che porta all’elettrico

Il team europeo di ingegneri Ford potrà contare su 3.800 membri in meno. I tagli più consistenti riguarderanno i siti di Colonia e Aquisgrana in Germania, che perderanno 2.300 lavoratori, circa il 12% del capitale umano totale

Il team europeo di ingegneri Ford potrà contare su 3.800 membri in meno. I tagli più consistenti riguarderanno i siti di Colonia e Aquisgrana in Germania, che perderanno 2.300 lavoratori, circa il 12% del capitale umano totale. Al secondo posto della classifica negativa troviamo il Regno Unito (1300), seguito dal resto d’Europa (200). È la strategia decisa dalla casa automobilistica per tagliare i costi e diventare competitivi sul mercato dei veicoli elettrici. Reuters riferisce che la casa automobilistica americana ha sottolineato che non si tratterà di licenziamenti perché la scelta di lasciare il team spetterebbe ad ogni lavoratore. La notizia ha scosso i sindacati, ma era nell’aria già da un paio di settimane. Reuters sottolinea infatti che i primi di febbraio il Chief Financial Officer, John Lawler, ha annunciato che la società avrebbe adottato una strategia “molto aggressiva” per ridurre le spese di produzione e supply-chain.

QUALI SONO LE RAGIONI DEI TAGLI?

John Lawler ha puntato il dito contro l’aumento dei costi di 5 miliardi di dollari, che ha colpito la casa automobilistica nell’ultimo anno. Aumenti che sono il risultato dei rincari di energia, materie prime e logistica.

Ma secondo il Chief Financial Officer del produttore americano ci sarebbe anche un secondo responsabile: gli ingegneri. Lawler ha detto infatti che la produttività del team europeo è del 25-30% inferiore rispetto a quella che sarebbe dovuta essere.

I SINDACATI TEMONO LICENZIAMENTI IN MASSA, FORD RASSICURA

La notizia dei tagli al personale ha messo in agitazione i sindacati, che temono licenziamenti in massa. I numeri forniti a gennaio dalle maggiori associazioni sindacali europee parlano di 2.500 licenziamenti nel settore sviluppo dei prodotti e 700 in amministrazione nel 2022.

Reuters riferisce che la casa automobilistica ha sottolineato che non sono previsti licenziamenti obbligatori nei suoi siti di Colonia o Aquisgrana prima della fine del 2032.

“I lavoratori sanno che la gamma di modelli ridotta nei prossimi anni significa meno posti di lavoro. L’esclusione dei licenziamenti operativi garantisce la sicurezza che non stiamo cacciando nessuno fuori”, ha affermato Benjamin Gruschka, presidente del Consiglio di fabbrica, in una nota stampa.

FORD PUNTA FORTE SULL’ELETTRICO

Ford fa sapere che la maggior parte dei fondi risparmiati sarà destinata allo sviluppo dell’elettrico.
L’obiettivo dichiarato è offrire un modello di auto completamente elettriche entro il 2030 e una flotta europea full electric entro il 2035.

Per realizzare questi propositi, sino ad oggi l’azienda ha speso 50 miliardi di dollari. Una strategia che si sta dimostrando sempre più costosa per la casa produttrice, che deve far fronte all’aumento esponenziale dei costi di produzione di auto elettriche legato alla crisi globale.
A detta della stessa società, il business delle EV non sarà redditizio fino al 2025, quando inizierà la produzione dei primi modelli di prossima generazione.

Martin Sander, Ceo di Ford Germania, ha affermato in una nota stampa riportata da Reuters che i 3.400 ingegneri che saranno ancora operativi nelle fabbriche europee produrranno veicoli basati sulla tecnologia di base fornita dai colleghi americani. Tecnologia che verrà poi adattata per rendere le vetture elettriche più appetibili per i clienti europei.

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