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Accordo Di Solidarietà Gas Italia Germania Svizzera

Gas, cosa prevede l’accordo tra Italia, Germania e Svizzera?

Un accordo di solidarietà, quello che domani il ministro Pichetto Fratin andrà a siglare a Berlino con il suo omologo Robert Habeck. In un addendum, intesa anche con Berna

Per acquisire indipendenza energetica non basta trovare nuovi partner. Per strutturare al meglio il mondo post Russia, con riferimento alla vecchia dipendenza dal gas di Mosca, occorrono anche intese intra-europee. Va in questo senso l’accordo di solidarietà tra Italia, Germania e Svizzera.

Tutti i dettagli.

COSA PREVEDE L’ACCORDO DI SOLIDARIETÀ SUL GAS

L’imminente accordo prevede un aiuto reciproco in caso di emergenza e prevede che i tre Paesi forniscano gas a clienti protetti come famiglie, ospedali e servizi di emergenza. Anche la Svizzera ha dato il via libera, tramite la conferma dall’Ufficio federale svizzero dell’energia. Il 15 marzo – scrive la testata online elvetica Messenger – il Consigliere federale e Ministro dell’Energia Albert Rösti ha ricevuto il via libera dall’intero Consiglio federale per la firma dell’allegato corrispondente all’accordo tra Germania e Italia. Il Parlamento deve ancora ratificare l’accordo. Secondo quanto riferito da Berna, entro maggio 2024 dovrà essere preparato un progetto di consultazione corrispondente.

I colloqui tra Svizzera, Italia e Germania per un accordo sono in corso da tempo – aggiunge Messenger. L’intesa con l’Italia era arrivata nell’estate del 2023 mentre la Germania ha sempre preferito un accordo trilaterale piuttosto che un accordo di solidarietà puramente bilaterale sul Gas con la Svizzera. Quanto all’accordo a tre, la base è il Regolamento SoS dell’Ue che obbliga gli Stati membri collegati direttamente o tramite un Paese terzo a concludere accordi di solidarietà bilaterali. Da tale intesa, è prevista la fornitura solidale in caso di grave carenza e di dichiarazione di emergenza, anche se solo dopo aver adottato tutte le misure nazionali possibili.

In più, i tre Stati garantiscono di non limitare le capacità di trasporto esistenti nelle loro reti e affideranno le eventuali controversie a un tribunale arbitrale specifico. Sono previsti, ovviamente, obblighi di pagamento che includono i costi per fornitura e trasporto del gas, oltre a eventuali risarcimenti per danni.

L’IMPEGNO DELL’ITALIA

Parlando a La Stampa, il ministro Pichetto Fratin ha confermato che “insieme al vice Cancelliere e ministro dell’Economia e della protezione climatica, Robert Habeck, sottoscriveremo un accordo intergovernativo bilaterale di solidarietà tra i due Paesi: in pratica in caso di necessità sarà possibile invertire i flussi dei gasdotti e anziché prendere noi il gas dal Nord avverrà il contrario. È inoltre prevista la firma di un Addendum trilaterale tra Italia, Svizzera e Germania. In questo modo consolidiamo il nostro ruolo di hub energetico europeo”.

Domani, lo stesso Pichetto parteciperà al Berlin Energy Transition Dialogue (BETD) che si terrà domani a Berlino. La Conferenza 2024 del vertice è intitolata “Accelerating the Global Energy Transition” – “Accelerare la transizione energetica globale”, e si propone di concordare misure specifiche attraverso le quali gli Stati si prefiggono di raggiungere gli obiettivi climatici concordati a livello internazionale.
In particolare, saranno discusse tematiche riguardanti le modalità più efficaci per l’uscita dal carbone e per rendere la mobilità, le infrastrutture, l’industria e gli edifici climaticamente a emissioni zero nette. Quest’anno sono oltre 2.000 i partecipanti alla Conferenza, da oltre 90 Paesi, con circa 50 ministri degli esteri e dell’energia e segretari di stato e 100 relatori di alto livello. Il ministro Pichetto Fratin parteciperà inoltre a due tavole rotonde che serviranno anche ad illustrare l’agenda della presidenza italiana G7 per clima e ambiente e i focus su Africa, sicurezza energetica e decarbonizzazione.

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