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Nucleare Reattori SMR

Gli Stati Uniti (e non solo loro) scommettono molto sui piccoli reattori nucleari

Lo sviluppo dei reattori tradizionali è molto costoso, quindi diverse start-up e aziende energetiche stanno valutando i piccoli reattori nucleari (SMR), che potrebbero essere costruiti ad una frazione del costo

Gli Stati Uniti sono pronti ad accelerare la realizzazione di nuove centrali e reattori nucleari in seguito all’approvazione, a marzo, di una nuova legge ad hoc. Ciò segue un allontanamento dall’energia nucleare durato diversi decenni, a causa della scarsa percezione politica e pubblica dell’atomo dovuta ai numerosi e importanti disastri avvenuti negli anni.

Ora, in linea con i piani per una transizione verde, gli Stati Uniti si stanno rivolgendo ancora una volta al nucleare per fornire abbondante energia a basse emissioni di carbonio e contribuire a decarbonizzare la propria economia.

L’ATOMIC ENERGY ADVANCEMENT ACT DEGLI USA

Questo mese – scrive Felicity Bradstock su Oilprice – la Camera, con un voto di 365 a 36, ha approvato una legge volta a sviluppare la capacità nucleare degli Stati Uniti nei prossimi anni. L’Atomic Energy Advancement Act è stato ampiamente approvato sia dal partito democratico che da quello repubblicano, in quanto si prevede che contribuirà a ridurre le emissioni di gas serra, rafforzando al tempo stesso la sicurezza energetica del Paese. A differenza di altre fonti energetiche, non esiste una divisione ideologica sull’energia nucleare, che negli ultimi anni è diventata sempre più popolare.

La legge vedrà la Nuclear Regulatory Commission (NRC) razionalizzare i suoi processi per l’approvazione di nuovi progetti di reattori, e aumenterà le assunzioni presso la commissione, ridurrà le tasse per i richiedenti, stabilirà premi finanziari per nuovi tipi di reattori e incoraggerà lo sviluppo di energia nucleare nei siti delle centrali a carbone in dismissione. Si prevede che la legge sosterrà il massimo sviluppo dell’energia nucleare statunitense di questa generazione.

IL NUCLEARE NEGLI USA

Attualmente il nucleare produce il 18% dell’elettricità statunitense. Tuttavia, l’interesse per il suo sviluppo è rallentato negli ultimi decenni, con soli 3 nuovi reattori diventati operativi dal 1996. Mentre l’energia atomica mostra grandi promesse, sostenendo una transizione verde, lo sviluppo di centrali e reattori è estremamente costoso . La costruzione dei due nuovi reattori della centrale di Vogtle, in Georgia, è costata 35 miliardi di dollari, il doppio rispetto alle stime iniziali.

I VANTAGGI DEI REATTORI SMR

Poiché lo sviluppo dei reattori tradizionali è proibitivo per molte aziende, diverse start-up e aziende energetiche stanno esplorando il potenziale dei piccoli reattori nucleari (SMR), che potrebbero essere costruiti ad una frazione del costo. Circa una dozzina di aziende oggi stanno sviluppando la tecnologia SMR. Se questi reattori riuscissero a produrre energia, potrebbero essere replicati per aumentare la capacità del sito.

La NRC in precedenza è stata criticata per non aver approvato nuovi progetti innovativi di reattori, e molti sostengono che sia rimasta ancorata al passato. Gli SMR potrebbero essere fondamentali per aumentare la capacità nucleare degli Stati Uniti, ma senza il sostegno della NRC, le aziende USA non saranno in grado di implementare la tecnologia. La nuova legge mira a rendere più semplice per le aziende ottenere l’approvazione per testare la nuova tecnologia dei reattori da utilizzare in siti più piccoli. Tuttavia, coloro che si oppongono all’approvazione del ddl temono che ciò possa compromettere la sicurezza dei reattori.

BIDEN SI MUOVE SUL NUCLEARE

L’amministrazione Biden ha ripetutamente dimostrato il suo sostegno all’energia nucleare, approvando leggi e approvando finanziamenti per mantenere a galla i progetti esistenti. Due politiche, approvate nel 2021 e nel 2022, hanno fornito i finanziamenti necessari per salvare 22 reattori, con ulteriori investimenti in programma quest’anno.

Si prevede che questo finanziamento manterrà operativa la flotta di reattori nucleari statunitensi esistente almeno fino al 2032, data in cui il governo spera che vengano fatti maggiori investimenti in nuovi progetti. Le politiche forniscono anche finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo della prossima generazione di impianti nucleari modulari e più flessibili.

I REATTORI SMR IN EUROPA E IN ITALIA

E in Europa? Ad inizio febbraio, la Commissione europea ha comunicato di stare istituendo una nuova alleanza industriale europea con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo, la dimostrazione e l’implementazione di piccoli reattori modulari (SMR) in Europa entro l’inizio degli anni 2030. Lo scorso 9 febbraio la Commissione ha lanciato quindi un invito a presentare domande di adesione all’Alleanza SMR.

“L’Alleanza – si leggeva sul sito della Commissione europea – si rivolge ad un’ampia gamma di stakeholder degli SMR, tra cui fornitori, utilities, aziende nucleari specializzate, istituzioni finanziarie, organizzazioni di ricerca, centri di formazione e organizzazioni della società civile. L’obiettivo principale dell’Alleanza è rafforzare la catena di approvvigionamento nucleare in Europa sfruttando la sua capacità di produzione e innovazione e rafforzando la cooperazione Ue”.

“Il lancio dell’Alleanza industriale dell’Unione europea sui piccoli reattori modulari – aveva commentato il commissario Ue all’Energia, Kadri Simson – riunirà il lato tecnologico e le aziende energetiche per sfruttare al massimo le nuove tecnologie nucleari sicure e versatili”.

LA VISITA DEL MINISTRO PICHETTO A FRASCATI

Sempre ad inizio febbraio il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha visitato il Centro di ricerche ENEA di Frascati, soffermandosi in alcuni laboratori impegnati in attività sulla fusione nucleare. “Ringrazio tutti i ricercatori, tecnici e addetti che sono qui impegnati nel grande sforzo della ricerca e dello sviluppo tecnologico nel campo dell’energia nucleare”, aveva dichiarato il ministro, aggiungendo che “si tratta di una sfida cruciale in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione. Consente di dare continuità su scala globale, ovviando al limite intrinseco delle rinnovabili, che sono discontinue, ma anche sotto l’aspetto della sicurezza, su cui ENEA è in prima linea”.

Nell’occasione, Pichetto ha ricordato anche che “a settembre abbiamo istituito al MASE la Piattaforma per il nucleare sostenibile, presidio di competenze tecniche a livello nazionale. Il nostro obiettivo è di mettere insieme istituzioni, enti universitari e di ricerca, aziende private intorno all’ipotesi di ritorno dell’Italia al nucleare.

L’ALLEANZA ENEL-ANSALDO SUI REATTORI SMR

Un mese più tardi, lo scorso 8 marzo, Enel e Ansaldo Nucleare hanno siglato un accordo di collaborazione per esaminare e valutare nuove tecnologie e modelli di business per la produzione di energia dall’atomo, come gli Small Modular Reactor (SMR) e gli Advanced Modular Reactor (AMR), e la loro applicabilità industriale. La partnership “è finalizzata a valutare le prospettive di queste due tecnologie di frontiera, analizzandone in particolare le opportunità in chiave industriale”.

L’accordo prevede che, “oltre a valutare progressivamente il grado di maturità dei nuovi reattori SMR e AMR e i relativi ambiti operativi, le due società costruiscano un percorso comune in cui l’analisi, il monitoraggio e l’eventuale valutazione di iniziative congiunte concorrano a verificare l’effettiva applicabilità delle due tecnologie, con particolare attenzione al coinvolgimento della filiera di fornitura italiana. L’obiettivo è dunque usare tecnologie innovative come leva di sviluppo per un futuro vantaggio competitivo del Paese in tema di nucleare di nuova generazione”.

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