Lo stop a nuovi permessi di esportazione del GNL costeranno all’amministrazione Biden diverse cause. Ecco perché
Il GNL mette nei guai Biden. Infatti, 16 Stati americani hanno citato in giudizio il governo federale per lo stop a nuovi permessi di esportazione del gas naturale liquefatto. Una decisione presa a gennaio per placare le proteste degli attivisti per il clima, che non ha portato al risultato sperato. Come se non bastasse, anche l’industria del petrolio è sul piede di guerra. Cosa rischia l’amministrazione Biden?
IL GNL INGUAIA BIDEN
Florida, Louisiana, Texas e altri 13 Stati trascineranno il Governo federale in Tribunale. Le motivazioni sono che la sospensione di nuovi permessi di esportazione per il GNL avrebbe danneggiato l’economia degli Stati Uniti e messo a rischio miliardi di dollari di investimenti.
Inoltre, la decisione avrebbe interferito anche con la fornitura di gas agli alleati europei, secondo i querelanti.
“Il divieto porterà miliardi di dollari in investimenti lontano dal Texas, ostacolerà la nostra capacità di massimizzare le entrate per le scuole pubbliche, costringerà i produttori del Texas a bruciare il gas naturale in eccesso invece di portarlo sul mercato e annientare i posti di lavoro critici,” ha scritto il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, in una dichiarazione, riportata da Oil Price.
“Il divieto interromperà lo sviluppo e la produzione di gas naturale e non ci dà altra scelta se non rivolgerci ai tribunali per far rispettare la legge”, ha affermato il Procuratore generale della Louisiana, Liz Murrill.
L’INDUSTRIA DEL PETROLIO INSORGE
La scelta dell’amministrazione Biden ha suscitato, com’era prevedibile, anche le proteste dell’industria delle fonti fossili. Infatti, sette organizzazioni guidate dall’American Petroleum Institute hanno presentato una petizione al Dipartimento dell’Energia contro la sospensione dei permessi poiché avrebbe violato le indicazioni della stessa istituzione. Linee guida che prevedono la possibilità di aumentare la capacità, a meno che non ci siano chiare prove del fatto che danneggerebbe il pubblico interesse.
GNL, GLI ATTIVISTI CHIEDONO LO STOP DEFINITIVO
La pausa ai nuovi permessi di esportazione del GNL scontenta anche gli attivisti per il clima. Una situazione paradossale, se pensiamo che la decisione è stata presa dalla Casa Bianca proprio allo scopo di placare le proteste degli attivisti per il clima. I manifestanti, infatti, considerano il GNL peggiore rispetto al carbone per la salute dell’ambiente e chiedono
Ora gli attivisti hanno alzato ancora di più la posta. Infatti, chiedono lo stop definitivo dell’intera filiera per l’impatto negativo sulle comunità costiere in Louisiana e sul clima globale.