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Gse candidato ad assolvere a ruolo di volano della transizione energetica

È quanto emerso durante il convegno di due giorni promosso alla Camera dal GSE per ripercorrere le tappe salienti del processo di liberalizzazione insieme ai protagonisti di ieri e di oggi a 20 anni dall’avvio del mercato elettrico

Tracciare un bilancio del processo di liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica in Italia, anche alla luce del contesto europeo e dei nuovi obiettivi al 2030. Questo lo scopo del convegno di studi promosso dal GSE, che si è aperto a Roma nella Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi dei Parlamentari.

VALUTAZIONI E ANALISI SUGLI ESITI, IN TERMINI DI CONCORRENZA, TUTELA DEL CONSUMATORE, SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E QUALITÀ DEI SERVIZI

Il convegno, introdotto dal Presidente del GSE Francesco Vetrò e incentrato sull’evoluzione del rapporto tra Stato e mercato in un contesto regolamentare mutevole, ha stimolato valutazioni e analisi sugli esiti, in termini di concorrenza, tutela del consumatore, sostenibilità ambientale e qualità dei servizi, di un processo che, a venti anni, non sembra affatto concluso. Infatti, le sfide poste dalla transizione energetica e dagli ambiziosi obiettivi ambientali europei, rendono la liberalizzazione un percorso in continuo divenire, sia sotto il profilo delle dinamiche di mercato, sia sotto quello dell’evoluzione normativa. E con il paradigma ambientale ormai sempre più centrale nelle scelte politico-regolatorie.

VETRÒ: GSE CANDIDATO A PIENO TITOLO AD ASSOLVERE AL RUOLO DI VOLANO DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

“In questo contesto le competenze e l’autorevolezza acquisite negli anni, fanno sì che il GSE possa candidarsi a pieno titolo ad assolvere al ruolo di volano della transizione energetica, che però non sarebbe possibile se non ci fosse uno sforzo sinergico da parte delle Istituzioni, degli operatori, dei cittadini e della Pubblica Amministrazione”, ha detto il Presidente del GSE, Francesco Vetrò, ricordando che “questo impegno corale sarà necessario non solo ai fini del raggiungimento degli obiettivi posti dal PNIEC al 2030, ma anche per garantire all’Italia quel ruolo fondamentale che merita nella lotta ai cambiamenti climatici”.

CHI C’ERA AL CONVEGNO

Al convegno hanno partecipato tutti i protagonisti che, a vario titolo, hanno caratterizzato il processo di liberalizzazione del mercato negli ultimi 20 anni, a partire dall’autore del Decreto del 16 marzo 1999, Pierluigi Bersani, ai tempi Ministro dell’Industria. La prima sessione del 29 maggio è stata coordinata da Aristide Police, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università degli Studi di Roma, Tor Vergata ed ha visto la partecipazione di autorevoli studiosi. Gli “autori” e gli “attori” della liberalizzazione, oltre a Bersani, hanno preso parte alla sessione pomeridiana: si sono alternati nella tavola rotonda Alberto Clô, Tullio Fanelli, Pippo Ranci, Luigi Ferraris, Andrea Peruzy, Pietro Maria Putti, Carlo Tamburi e Giovanni Valotti.

DOMANI LA CHIUSURA. GLI OSPITI ATTESI

Il convegno si concluderà domani, 30 maggio, con i saluti introduttivi di Roberto Moneta, Amministratore Delegato del GSE, cui seguiranno gli interventi delle Istituzioni del settore. La sessione sarà presieduta da Luigi Carbone, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato e vedrà la partecipazione di Filippo Arena (AGCM), Gabriele Carlotti (Consiglio di Stato), Alberto Pototschnig (ACER) e Rosaria Fausta Romano (MiSE). Chiuderà la sessione Stefano Besseghini, Presidente dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

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