Quali sono i dieci progetti dell’Ue che possono accelerare la transizione elettrica delle automobili? Il “Pacchetto dei risultati sulle automobili elettriche”
L’Ue ha scelto i suoi dieci campioni per la transizione elettrica delle automobili. L’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente (Cordis) ha pubblicato l’ultimo “Pacchetto dei risultati sulle automobili elettriche”. Il documento identifica 10 progetti di successo finanziati dal fondo Horizon 2020. Realtà che meglio rappresentano gli sforzi e risultati dell’Europa per superare le principali barriere che ostacolano la diffusione di massa della auto elettriche. Progetti che vedono per la maggior parte un’importante partecipazione italiana.
UE, LE BARRIERE ALLE EV
Costo, durata delle batterie e colonnine di ricarica. Sono queste le tre barriere più alte che ostacolano la diffusione della mobilità elettrica. Nell’ultimo anno le vendite di automobili elettriche in Europa sono aumentate
Tuttavia, serve una decisa accelerazione per raggiungere l’ambizioso obiettivo di ridurre del 90% le emissioni di CO2 del settore da qui al 2050. Emissioni che oggi rappresentano circa un quarto del gas a effetto serra che finisce nell’atmosfera per mano dell’uomo. Per questa ragione, l’UE ha scelto di puntare con decisione sull’elettrificazione del trasporto privato su quattro ruote. I dieci progetti
selezionati da Cordis
BATTERIE, I PROGETTI UE
C’è molta Italia nei progetti europei, in particolare il Piemonte. Infatti, le due realtà italiane più attive nei progetti sono il Centro di Ricerche Fiat e il Politecnico di Torino. Nella lista dei partner troviamo anche Stellantis, il Comune di Torino, 5T, Brembo, Alke.
Il progetto che vede la maggiore partecipazione italiana è INCIT-EV, che si concluderà il 30 giugno dell’anno prossimo. L’obiettivo di Iren, Ireti, Iveco, Prima Electro, 5T, Politecnico e Comune di Torino è comprendere esigenze e aspettative degli utenti riguardo la mobilità elettrica.
In particolare, il progetto organizzerà dimostrazioni delle diverse tecnologie di infrastruttura di ricarica e dei modelli aziendali collegati in cinque città europee al fine di aumentare le conoscenze a livello industriale riguardo le preferenze inconsce degli utenti.
Al secondo posto per partecipazione italiana troviamo FITGEN. Centro Ricerche Fiat ha ricevuto € 918 625,00 euro dall’Ue, la cifra più alta tra tutti i sette partner. Le ricerche condotte sulla piattaforma della 500 e hanno permesso di sviluppare un assale elettrico integrato in modo funzionale (motore-inverter-trasmissione). Il dispositivo aumenta la densità di potenza del motore elettrico del 40 % e quella dell’inverter del 50 % rispetto alla migliore tecnologia disponibile sul mercato. In questo modo la durata della batteria aumenta in maniera sensibile, passando da 740 a 1050 km con tre ricariche rapide. L’assale dovrebbe fare il suo esordio nel mercato del 2025-2026.
UE, ANCORA BATTERIE
Aumentare la capacità delle batterie è l’obiettivo di un altro progetto europeo con partecipazione italiana, intitolato MODALIS2. La sperimentazione conclusa lo scorso agosto ha permesso di mettere a punto un processo di sviluppo completamente integrato. L’impegno del Centro Ricerche Fiat e dell’Università di Torino, insieme agli altri partner europei, ha portato alla implementazione di nuovi strumenti di modellizzazione e simulazione. Innovazioni che promettono di diminuire i costi di produzione, aumentare la sicurezza delle batterie durante il trasporto e il funzionamento, incrementare la circolarità.
La lista di Cordis vede anche COBRA, progetto che ha sviluppato una tecnologia di batterie agli ioni di litio senza cobalto, terra rara che compone le tradizionali batterie agli ioni di litio (Li-ion). Inoltre, il dispositivo ha fatto registrare migliori prestazioni a fronte di un costo minore e un impatto ambientale più ridotto. Il progetto ha visto la partecipazione di AVL Italia come terza parte.
Merita una menzione anche il progetto SAFELIMOVE ha lavorato a nuove tipologie di batterie per migliorare le prestazioni dei veicoli elettrici e l’esperienza degli utenti.
UE, EV
Jac Italy, Brembo e Ideas & Motion hanno collaborato al progetto EVC1000. Le ricerche hanno portato allo sviluppo di componenti innovativi ottimizzati per la produzione in serie. Questo consentirà di integrare i sistemi di propulsione e telaio, aumentando al tempo stesso l’autonomia e l’accettazione dei veicoli elettrici da parte degli utenti. Il progetto si è concentrato sull’integrazione funzionale, sulla connettività del veicolo e sull’automazione della guida per una gestione più efficiente dell’energia.
Anche il progetto SAFELIMOVE ha lavorato a nuove tipologie di batterie per migliorare le prestazioni dei veicoli elettrici e l’esperienza degli utenti.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE CONTRO GLI INCIDENTI
Il quarto campione della transizione scelto dall’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente è UPSCALE. Il progetto ruota intorno all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale durante le simulazioni di incidenti e quelle aerodinamiche e termiche. Operazioni che rappresentano rispettivamente il 50% e il 20% delle risorse HPC (calcolo ad alte prestazioni). Stellantis Europa e Centro Ricerche Fiat hanno avuto un ruolo centrale nel progetto, occupando le prime posizioni per contributi Ue insieme a Volvo e Volkswagen.
LA MOBILITÁ SOSTENIBILE
La mobilità elettrica non sarà solo individuale. Le città del futuro saranno popolate da veicoli modulari commerciali studiati per la consegna dell’ultimo miglio. URBANIZED ha sviluppato un sistema che connette diversi mezzi di trasporto e sistemi per rendere i servizi on-demand urbani più green ed efficienti. Tra le aziende partner figura anche l’italiana Alke.
GLI ALTRI PROGETTI
Batterie ancora protagoniste con DEFACTO, il terzo progetto europeo citato nel “Pacchetto dei risultati sulle automobili elettriche”. Le ricerche hanno portato a raggiungere l’obiettivo di ridurre i costi dei pacchi batteria, attraverso l’aumento della densità energetica e la semplificazione del processo di produzione.