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Rinnovabili

I prezzi di petrolio e gas nel 2022 hanno reso le rinnovabili più economiche dei combustibili fossili

Secondo il rapporto di IRENA sulle rinnovabili, il costo medio ponderato dell’elettricità è diminuito del 3% per il solare fotovoltaico su scala industriale, del 5% per l’eolico onshore, del 2% per il solare a concentrazione, del 13% per la bioenergia e del 22% per l’energia geotermica

L’impennata dei prezzi dei combustibili fossili lo scorso anno ha reso le fonti di energia rinnovabile più competitive. Nel 2022 l’86% di tutta la nuova capacità rinnovabile installata presenterà costi inferiori rispetto all’elettricità alimentata da combustibili fossili. È quanto ha affermato ieri l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) in un nuovo rapporto.

Secondo l’agenzia, lo scorso anno 187 GW – pari all’86% di tutta la nuova capacità rinnovabile messa in servizio – avranno costi inferiori rispetto all’elettricità generata da combustibili fossili. La capacità di energia rinnovabile aggiunta negli ultimi due decenni nel 2022 ha contribuito a ridurre la bolletta del settore elettrico di almeno 520 miliardi di dollari. Nei Paesi in via di sviluppo il solo risparmio nel corso del ciclo di vita delle nuove aggiunte di capacità nel 2022 ridurrà i costi fino a 580 miliardi di dollari.

IL 2022 È STATO UN ANNO DI SVOLTA PER LE RINNOVABILI

“IRENA vede il 2022 come un vero punto di svolta nella diffusione delle energie rinnovabili, poiché la sua competitività in termini di costi non è mai stata maggiore, nonostante la persistente inflazione dei costi delle materie prime e delle attrezzature in tutto il mondo”, ha affermato il direttore generale di IRENA, Francesco La Camera, che ha aggiunto: “le regioni più colpite dallo storico shock dei prezzi hanno mostrato una straordinaria capacità di resistenza, in gran parte grazie al massiccio aumento del solare e dell’eolico nell’ultimo decennio”.

PREZZI DI FOTOVOLTAICO, EOLICO E GEOTERMICO IN CALO

Secondo il rapporto di IRENA, il costo medio ponderato dell’elettricità è diminuito del 3% per il solare fotovoltaico su scala industriale, del 5% per l’energia eolica onshore, del 2% per l’energia solare a concentrazione, del 13% per la bioenergia e del 22% per l’energia geotermica.

I costi per l’energia eolica e idroelettrica offshore sono aumentati rispettivamente del 2% e del 18%, a causa della ridotta quota della Cina nello sviluppo dell’energia eolica offshore nel 2022 e del superamento dei costi in una serie di grandi progetti idroelettrici.

GLI OBIETTIVI GLOBALI SULLE RINNOVABILI AL 2030

Secondo La Camera, se il business case per l’energia rinnovabile diventa sempre più convincente, per mantenere lo scenario di 1,5 gradi Celsius a portata di mano il mondo entro il 2030 deve più che triplicare la capacità annuale delle installazioni.

All’inizio del 2023 l’Agenzia Internazionale per l’Energia ha affermato che gli investimenti globali nella produzione di energia solare quest’anno sono destinati ad eclissare quelli nella produzione di petrolio, per la prima volta in assoluto. Nei 12 mesi che termineranno il prossimo 31 dicembre, l’AIE prevede investimenti totali nell’energia pari a 2,8 trilioni di dollari, di cui 1,74 trilioni di dollari andranno all’energia e alle tecnologie pulite e i restanti 1,05 trilioni di dollari ai combustibili fossili.

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