Advertisement vai al contenuto principale
Bollette Gas Mercato Tutelato Addio

Il prezzo del gas vola a 290 euro al megawattora, è il 1000% in più di un anno fa

Crescono anche i consumi: a luglio l’Italia ha consumato 31,1 miliardi di kWh di energia elettrica, in aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Prosegue la corsa del gas, che oggi alla borsa olandese TTF di Amsterdam ha superato quota 290 euro al MWh, rispetto ai 26 euro al MWh del 2021 (+1000%). I contratti future sul mese di settembre salgono del 16,9%. Livelli record che si ripercuotono inevitabilmente sul costo dell’energia elettrica: in Italia oggi il prezzo medio risultato delle negoziazioni sul “mercato del giorno prima” è di 567,38 euro al Megawattora, un record storico.

LO STOP DEL GASDOTTO NORD STREAM 1

Venerdì scorso Gazprom ha comunicato l’interruzione completa delle forniture dal gasdotto Nord Stream 1 dal 31 agosto al 2 settembre. Uno stop che ufficialmente è dovuto a ragioni di “manutenzione“, ma che nei fatti rappresenta l’ultimo ricatto energetico di Mosca come reazione alle sanzioni imposte dall’Unione Europea.

I CONSUMI DI LUGLIO IN ITALIA

Per quanto riguarda i consumi, in Italia continuano a crescere: secondo i dati di Terna, a luglio abbiamo consumato complessivamente 31,1 miliardi di kWh di energia elettrica, un valore in aumento del 2,2% rispetto allo stesso mese del 2021. Nei primi sette mesi del 2022 la richiesta di energia elettrica è in crescita del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2021 (+1,8% il valore rettificato).

LETTA (PD): TETTO A PREZZO ENERGIA E PREZZI AMMINISTRATI

E sull’aumento dei costi dell’energia il segretario del Pd, Enrico Letta, propone di “mettere a livello nazionale un tetto al prezzo dell’energia in Italia, introdurre un regime di prezzi amministrati con il disallineamento tra i prezzi del gas e delle rinnovabili. Questo consentirà a imprese e famiglie di avere un prezzo calmierato e non soffrire per questi aumenti”. Per Letta, poi, bisogna “arrivare ad un tetto europeo sul prezzo del gas e incentivare gli impianti di energie rinnovabili”.

GLI EFFETTI DEL GAS RUSSO SUL PIL EUROZONA

I problemi legati all’approvvigionamento di gas si ripercuotono anche sul Pil dei Paesi membri dell’Unione Europea. Ad agosto uno stop delle forniture di gas russo porterebbe ad esaurire le riserve già a fine anno, portando conseguentemente a razionamenti e recessione. È quanto emerge da un’analisi di tre economisti del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), Angela Capolongo, Michael Kühl e Vlad Skovorodov.

“Senza interventi sui consumi – si legge nel rapporto – il Pil dell’eurozona perderebbe l’1,7%, con un impatto del 2,5% per i due Paesi più esposti, Italia e Germania. Riducendo i consumi del 15%, invece, l’impatto nei Paesi euro sarebbe dell’1,1%.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su