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Eastmed

Il governo deve insistere su EastMed. La Esteri della Camera rilancia il gasdotto

“Prestare la massima attenzione possibile ai processi integrativi in atto nel Mediterraneo orientale, regione cruciale ai fini degli approvvigionamenti energetici nazionali e degli equilibri politico-strategici globali”

Il governo deve “continuare le opportune interlocuzioni con i Paesi coinvolti nel progetto Eastmed per valutarne lo sviluppo nell’ottica di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, sulla base del contesto geopolitico internazionale e delle condizioni di fattibilità tecnica ed economica”. Ma anche “prestare la massima attenzione possibile ai processi integrativi in atto nel Mediterraneo orientale, regione cruciale ai fini degli approvvigionamenti energetici nazionali e degli equilibri politico-strategici globali”. È quanto sottolinea la risoluzione della Commissione Esteri della Camera approvata mercoledì.

LE PREMESSE DELLA RISOLUZIONE

Nelle premesse alla risoluzione, la terza commissione di Montecitorio ha ricordato la guerra tra Russia e Ucraina che ha “posto la necessità di ricalibrare le scelte in materia di approvvigionamenti energetici” in particolare guardando ad alternative come “Algeria, Libia e Tap, oltre all’incremento della capacità nazionale di rigassificare il metano liquido, acquistabile, in particolare, da Stati Uniti, e Qatar, Egitto e altri partner africani”.

Da qui lo sguardo rivolto verso il collegamento Eastmed che ha avuto la certificazione internazionale Dnv che ha confermato la fattibilità tecnica dell’infrastruttura e lo scorso anno anche attività di preselezione e pre-commissioning del tratto onshore greco. Mentre per quest’anno si prevede che verranno formalizzate “le offerte vincolanti per la realizzazione della sezione offshore (lunga 1.500 chilometri) dai contrattisti coinvolti sin dal 2020 nella fase di progettazione, i quali hanno già confermato l’installabilità del tratto a mare”.

FORMENTINI: PROVIAMO A RIAVVIARE IL GASDOTTO

“Con la risoluzione approvata in commissione proviamo a rilanciare l’alternativa del gasdotto EastMed nell’ambito della politica degli approvvigionamenti energetici dell’Italia. Si è data una base parlamentare per future decisioni del nostro governo. Abbiamo sottolineato i vantaggi di questo progetto, che coinvolge quattro democrazie ed è tecnicamente fattibile e complementare al gas liquefatto. Continueremo a impegnarci perché il nostro Paese possa diventare sempre più l’hub energetico dell’Europa”, ha dichiarato in una nota, il deputato della Lega, Paolo Formentini, vicepresidente della commissione Esteri di Montecitorio.

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